Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 16 marzo 2005, n.10450

La valutazione dei gravi indizi di colpevolezza – ai fini
dell’emissione delle ordinanze di custodia cautelare – deve avvenire
in modo complessivo, attraverso un apprezzamento unitario dei singoli
elementi probatori, posto che questi ultimi, se esaminati
singolarmente, possono risultare suscettibili di significati neutri,
ambigui o apparentemente contraddittori; detti elementi, invece, dopo
essere stati sottoposti a verifica singola, vanno inseriti in una
composizione organica dell’intero materiale acquisito e collegati
tra loro in una visione necessariamente unitaria (Nel caso di specie,
nel valutare la condotta di soggetti indagati per il reato di
associazione con finalità di terrorismo in Italia, ma facenti parti
di organizzazioni operanti anche in altri Paesi, la Corte ha ritenuto
che l’attività svolta sul territorio italiano debba essere valutata
inserendola nel quadro complessivo delle azioni svolte sul piano
internazionale)

Sentenza 06 aprile 2004, n.6759

Ai sensi dell’art. 15, comma 10, della Legge n. 223 del 1990,
costituisce illecito, colpito da sanzione amministrativa, la
diffusione in prima serata, da parte di emittente radiotelevisiva, del
resoconto di un procedimento giudiziario contenente particolari
raccapriccianti. Secondo il chiaro dettato della disposizione de qua,
infatti, ai fini dall’integrazione dell’illecito in essa prefigurato,
la trasmissione di programmi radiotelevisivi di carattere informativo
non gode di una particolare e differenziata garanzia rispetto ad altri
programmi riconducibili a generi diversi, in quanto il legislatore ha
correttamente “bilanciato” i due interessi costituzionali in gioco,
accordando la prevalenza a quello preordinato alla tutela dei minori e
limitando, perciò, l’esercizio della libertà di informazione
radiotelevisiva – secondo criteri di proporzionalità e non
eccessività – alle ipotesi di pericolo effettivo di nocumento allo
sviluppo psichico o morale dei minori stessi.

Ordinanza 13 dicembre 2004, n.274757

Conseil d’Etat. Ordonnance du juge des référés du 13 décembre 2004, N°274757: “Francia: sospensione della diffusione dei programmi incitanti all’odio religioso”. Président du Conseil supérieur de l’audiovisuel Vu la requête, enregistrée le 1er décembre 2004 au secrétariat du contentieux du Conseil d’Etat, présentée par le président du Conseil supérieur de l’audiovisuel, tendant à ce que, […]

Interrogazione 21 gennaio 2004, n.E-0216

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-0216 di Marco Pannella alla Commissione: “Violazione della libertà religiosa in Vietnam”, 21 gennaio 2004. – Secondo il Rapporto internazionale sulla libertà religiosa 2003 elaborato dal Dipartimento di stato, in Vietnam le attività dei gruppi religiosi non riconosciuti dal governo hanno subito restrizioni significative. – Il Partito comunista ha imposto gravi […]

Interrogazione 29 ottobre 2003, n.E-3292

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-3292 di Claude Moraes alla Commissione: “Legge islamica della Sharia”, 29 ottobre 2003. Il Centre for Legal Aid Assistance and Settlement (CLAAS), un’organizzazione interconfessionale che opera nel mio collegio elettorale, ha portato alla mia attenzione il seguente fatto: molti cristiani residenti in Pakistan sono soggetti a costanti minacce e intimidazioni nella […]

Interrogazione 09 settembre 2003, n.E-2781

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2781 di Maurizio Turco e altri alla Commissione: “Violazione della libertà religiosa in Cina nei confronti dei Falun Gong”, 9 settembre 2003. Premesso che da un lancio dell’agenzia nazionale cinese Xinhua si apprende che il governo di Pechino ha in animo di continuare a perseguire la lotta contro il Movimento Falun […]

Interrogazione 09 aprile 2003, n.E-1417

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-1417 di Bob van den Bos e altri alla Commissione: “Situazione delle minoranze religiose nello Gujarat, India”, 9 aprile 2003. Da alcuni anni, l’India si vede confrontata con un crescente integralismo indù che si esprime in un aumento della violenza nei confronti delle minoranze religiose. Nella primavera del 2002, nello Stato […]

Interrogazione 17 giugno 2003, n.E-2140

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2140 di Maurizio Turco (NI) alla Commissione:”Violazione della libertà religiosa in Uzbekistan”, 17 giugno 2003. – Nel maggio 2003 quattro Testimoni di Geova sono stati vittime di percosse da parte delle autorità locali, presso la stazione di polizia di Kagan, per essere stati sorpresi a pregare per strada. Uno di loro […]

Sentenza 10 gennaio 2002, n.7421

L’art. 3, della legge 13 ottobre 1975 n. 654, nel vietare –
sanzionandolo penalmente – ogni tipo di discriminazione razziale, sia
riconoscibile in atti, individuali o collettivi, di incitamento
all’offesa della dignità di persone di diversa razza, etnia o
religione, sia in comportamenti di effettiva offesa di tali persone,
consistenti in parole, gesti e forme di violenza ispirati in modo
univoco da intolleranza, delinea una figura di reato caratterizzata da
dolo specifico; ossia dalla coscienza e volontà di offendere l’altrui
dignità in considerazione delle caratteristiche razziali, etniche e
religiose dei soggetti nei cui confronti la condotta viene posta in
essere (Nella specie, la Suprema Corte ha ritenuto che il giudice di
merito avesse correttamente riconosciuto, anche sotto il profilo
soggettivo, la configurabilità del reato in questione a carico di
taluni soggetti i quali, senza alcuna motivazione che non fosse
l’intolleranza razziale, avevano aggredito con pugni e calci, dopo
averli ingiuriati, alcuni immigrati senegalesi).