Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 20 dicembre 2016

"Per quel che qui interessa, l’attenzione deve essere
rivolta a ciò che, in un caso, ha originato il rifiuto di
svolgere l’ufficio, e, in un altro, avrebbe originato (anche se
così non è stato) la materiale rimozione del simbolo
religioso, cioè l’affiorare nella coscienza individuale
di un conflitto tra l’esposizione del simbolo religioso e il
contenuto dell’ufficio, che, secondo la Corte di Cassazione, si
connota sia in termini di laicità, sia in termini di
imparzialità ai sensi dell’art. 97 Cost : «in
particolare, l’imparzialità della funzione di pubblico
ufficiale è strettamente correlata alla neutralità
(altro aspetto della laicità, evocato sempre in materia
religiosa da corte cost. 15/7/1997, n. 235) dei luoghi deputati alla
formazione del processo decisionale nelle competizioni elettorali, che
non sopporta esclusivismi e condizionamenti sia pure indirettamente
indotti dal carattere evocativo, cioè rappresentativo del
contenuto di fede, che ogni immagine religiosa
simboleggia»."

Fonte del documento:
www.uaar.it

Delibera 23 dicembre 1983, n.15

Conferenza Episcopale Italiana, Delibera n. 15 del 23 dicembre 1983: “Composizione delle controversie”. (da “Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana” n. 7/1983) La Conferenza almeno per ora non costituisce alcun Ufficio o Consiglio stabile per l’equa soluzione delle controversie sorte a motivo dei ricorsi contro i decreti amministrativi e lascia la ricerca di strumenti per la […]

Regolamento 31 maggio 2000

Segreteria di Stato. Prima Sezione – Affari Generali. "Regolamento Generale del Vicariato di Roma", del 31 maggio 2000. (Omissis) A Sua Eminenza Reverendissima il Sig. Card. CAMILLO RUINI Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma Dal Vaticano, 31 maggio 2000 N. 475.137 Signor Cardinale, con lo stimato Foglio N. 39700 del 22 […]

Sentenza 26 ottobre 2000, n.30985/96

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Sentenza 26 ottobre 2000: “Case of Hasan and Chaush v. Bulgaria”. (Application no. 30985/96) The European Court of Human Rights, sitting as a Grand Chamber composed of the following judges: Mr L. Wildhaber, President, Mr J.-P. Costa, Mr A. Pastor Ridruejo, Mr L. Ferrari Bravo, Mr G. Bonello, Mr J. […]

Sentenza 01 luglio 1997, n.61/1996/680/870

SOMMAIRE

I. OBJET DU LITIGE
Devant la Cour, outre l’article 9 de la Convention, le requérant
invoque l’article 6. Ce dernier grief sort du cadre de l’affaire tel
que l’a délimité la décision de la Commission sur la recevabilité.

II. ARTICLE 9 DE LA CONVENTION

A. Exception préliminaire du Gouvernement: Moyen déduit de
l’incompétence ratione materiae non formulé et motivé par écrit
devant la Cour (article 48 § 1 du règlement A) – non-lieu à examen.
Moyen tiré du non-épuisement des voies de recours internes –
maintenu dans le mémoire à la Cour – décision litigieuse échappait
à un contrôle judiciaire.
Conclusion : rejet (unanimité).

B. Bien-fondé du grief:
L’article 9 énumère diverses formes que peut prendre la
manifestation d’une religion ou d’une conviction, à savoir le culte,
l’enseignement, les pratiques et l’accomplissement de rites –
néanmoins, il ne protège pas n’importe quel acte motivé ou inspiré
par une religion ou une conviction – du reste, un individu peut, dans
l’exercice de sa liberté de manifester sa religion, avoir à tenir
compte de sa situation particulière. Le système de discipline
militaire implique, par nature, la possibilité d’apporter à certains
droits et libertés des membres des forces armées des limitations
pouvant être imposées aux civils. En l’espèce, le requérant a pu
s’acquitter des obligations qui constituent les formes habituelles par
lesquelles un musulman pratique sa religion – l’arrêté du Conseil
supérieur militaire décidant de la mise à la retraite d’office du
requérant ne se fonde pas sur ses opinions et convictions
religieuses, mais sur son comportement et ses agissements. La mesure
ne s’analyse donc pas en une ingérence dans le droit garanti par
l’article 9 puisqu’elle n’est pas motivée par la façon dont le
requérant a manifesté sa religion.

Conclusion : non-violation (unanimité).

Références à la jurisprudence de la Cour:
8.6.1976, Engel et autres c. Pays-Bas ; 25.5.1993, Kokkinakis c.
Grèce ; 28.9.1995, Scollo c. Italie ; 21.2.1996, Hussain c.
Royaume-Uni ; 15.11.1996, Ahmet Sadik c. Grèce

(*Rédigé par le greffe il ne lie pas la Cour)

Decreto Presidenza Consiglio Ministri 28 novembre 2000

Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento della Funzione Pubblica. Decreto 28 novembre 2000: “Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 84 del 10 aprile 2001) (omissis) Art. 4. Partecipazione ad associazioni e altre organizzazioni 1. Nel rispetto della disciplina vigente del diritto di associazione, il dipendente comunica […]

Legge 26 novembre 2000

Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano 26 novembre 2000 GIOVANNI PAOLO PP. II Avendo preso atto della necessità di dare forma sistematica ed organica ai mutamenti introdotti in fasi successive nell 'ordinamento giuridico dello Stato della Città del Vaticano e volendo renderlo sempre meglio rispondente alle finalità istituzionali dello stesso, che esiste a […]

Accordo 13 aprile 1994

Accordo fra la Santa Sede e il Land Sassonia-Anhalt, il Land Brandeburgo e lo Stato Libero di Sassonia sull’erezione della diocesi di Magdeburgo. Firmato il 13 aprile 1994. Pubblicato in AAS 87 (1995), pp. 129-137. Fra la Santa Sede e il Land Sassonia-Anhalt come anche il Land Brandeburgo e lo Stato Libero di Sassonia, considerando […]

Accordo 14 giugno 1994

Accordo fra la Santa Sede e lo Stato Libero di Turingia sull’erezione della Diocesi di Erfurt. Firmato il 14 giugno 1994. Pubblicato in AAS 87 (1995), pp. 145-154. Fra la Santa Sede e lo Stato Libero di Turingia, considerando il 4178 vigente Concordato fra la Santa Sede e il Reich Germanico del 20 luglio 1933, […]