Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 29 marzo 2018, n.14503

“(…) i propositi di partire per combattere
‘gli infedeli’, la vocazione al martirio, l’opera di
indottrinamento possono costituire elementi da cui desumere,
quantomeno in fase cautelare, i gravi indizi di colpevolezza per il
reato di ‘partecipazione’ all’associazione di cui
all’art. 270 bis cod. pen. a condizione che vi siano elementi
concreti che rivelino l’esistenza di un contatto operativo che
consenta di tradurre in pratica i propositi di morte.
È
necessario che la condotta del singolo si innesti nella struttura,
cioè che esista un legame, anche flessibile, ma concreto e
consapevole tra la struttura e il singolo.
(…)
Per
configurare la partecipazione alla associazione internazionale con
finalità di terrorismo, è necessario che questa, anche
indirettamente, sappia di avere a disposizione, di ‘poter
contare, su un determinato soggetto.”

Legge 16 giugno 2016

Legge 16 giugno 2016, n. 115: "Modifiche all'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l'umanita' e crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale" (in vigore dal 13 luglio 2016). [in GU Serie […]

Linee guida 14 agosto 1997

Direttive dettate dalla Presidenza Clinton per disciplinare le
modalità di esercizio della libertà religiosa nell’ambiente di
lavoro. Le linee guida si applicano al settore della pubblica
amministrazione e riguardano la libertà di espressione dei
lavoratori, il divieto di discriminazione, l’obbligo per i datori di
lavoro di predisporre aggiustamenti per agevolare i dipendenti
nell’esercizio del culto.

Sentenza 17 settembre 2002, n.2003

L’art. 19 della Costituzione comporta la non perseguibilità
dell’associazione religiosa come tale e della relativa attività di
propaganda ed esercizio del culto, salvo il limite del buon costume;
ma ciò non significa che l’associazione di carattere religioso possa
delinquere, nè che possa liberamente costituirsi per delinquere
dietro il paravento del credo religioso, anche approfittando dello
stato di dipendenza da esso indotto sui partecipanti in forza delle
ritenute capacità taumaturgiche del suo capo carismatico.
Conseguentemente, quando, come nel caso di specie, sia accertato,
addirittura attraverso il compimento di “reati-fine”, che
l’associazione ha avuto non soltanto finalità religiose – per quanto
atipiche, stravaganti ed eterodosse – ma anche delittuose, ben può
essere configurato il reato di cui all’art. 416 c.p. e ben può essere
ritenuta pericolosa, ai fini della reiterazione nel reato e del
pericolo di inquinamento probatorio, anche la predetta dipendenza,
pure se determinata dal credo religioso.

Sentenza 11 giugno 2002

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Sezione quarta. Sentenza 11 giugno 2002: “Sadak e altri contro Turchia. Scioglimento di partito politico e diritto alla libertà di espressione”. AFFAIRE SADAK ET AUTRES c. TURQUIE (No 2) (Requêtes nos 25144/94, 26149/95 à 26154/95, 27100/95 et 27101/95) En l’affaire Sadak et autres c. Turquie (no 2), La Cour européenne […]

Legge regionale 23 dicembre 2004, n.32

Legge regionale 23 dicembre 2004, n. 32: “Disposizioni per le attività di coordinamento, promozione e sostegno del sistema della comunicazione e dell’informazione regionale”. (da “Bollettino Ufficiale della regione Valle d’Aosta” n. 53 del 28 dicembre 2004) CAPO I – DISPOSIZIONI GENERALI ARTICOLO 1 (Finalità) 1. La Regione, per favorire la partecipazione della comunità valdostana alle […]

Sentenza 20 febbraio 2001

United States Court of Appeals. Sentenza 20 febbraio 2001: “Testimoni di Geova ed attività di proselitismo: possibili limitazioni all’esercizio del diritto di libertà religiosa”. Appeal from the United States District Court for the Southern District of Ohio at Columbus. No. 99-00526–Edmund A. Sargus, Jr., District Judge. Argued: September 21, 2000 Decided and Filed: February 20, […]

Sentenza 06 febbraio 1996

Il fatto che un membro di Scientology compia azione di volantinaggio e
di propaganda sulla pubblica via, non è un’illecita operazione
commerciale compiuta in violazione del Codice della strada, ma attiene
ad una delle facoltà del diritto di libertà religiosa. La Chiesa di
Scientology si autofinanzia esclusivamente attraverso la vendita di
materiale informativo e di corsi di formazione spirituale, senza che
queste attività possano essere considerate a fine di lucro, dal
momento che nessun membro ne ottiene un vantaggio economico personale
e diretto.

Parere 27 novembre 1989

Assemblée générale (Section de l’intérieur) – n° 346.893, 27 novembre 1989. Le Conseil d’Etat saisi par le Ministre d’Etat, Ministre de l’Education nationale, de la Jeunesse et des Sports de la question de savoir : 1 – si, compte tenu des principes posés par la Constitution et les lois de la République et eu égard […]

Sentenza 13 marzo 2003

Corte d’Appello di Brescia – Sezione Lavoro. Sentenza 13 marzo 2003. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO La Corte d’Appello di Brescia, Sezione Lavoro, composta dai Sigg.: Dott. Filippo Maria NORA Presidente Dott. Antonella NUOVO Consigliere Dott. Anna Luisa TERZI Consigliere rel. est. ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa civile promossa in grado […]