Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 31 luglio 2008, n.40825

A seguito del rifiuto da parte dello Stato austriaco di riconoscere
personalità giuridica alla confessione dei Testimoni di Geova, la
Corte ricorda che l’autonomia delle confessioni religiose è
indispensabile al pluralismo in una società democratica. Il Governo
austriaco non ha fornito le ragioni sufficienti a giustificare il
rifiuto di tale riconoscimento, e l’ingerenza manifestata non può
essere considerata una restrizione “necessaria” per la salvaguardia
della libertà religione, così come previsto dall’art. 9 CEDU, che
pertanto è stato violato. La Corte ha ritenuto che potesse essere
legittimo far attendere dieci anni una comunità religiosa prima di
accordarle lo statuto di associazione confessionale nel caso in cui la
comunità in questione fosse di recente creazione, e dunque
sconosciuta, ma tale comportamento non si giustifica per una comunità
come i Testimoni di Geova, esistenti stabilmente da lungo tempo sia in
ambito nazionale che internazionale, e dunque ben conosciuta dalle
autorità. Per questo tipo di comunità i pubblici poteri dovrebbero
poter verificare più rapidamente se soddisfano le condizioni poste
dalla legislazione nazionale, e pertanto la Corte conclude che la
differenza di trattamento denunciata dai Testimoni di Geova contro il
Governo austriaco non è fondata su un motivo “obiettivo e
ragionevole”, sulla base del combinato disposto degli artt. 14 e 9
CEDU.

Circolare 22 maggio 2007, n.30/E

Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento per le politiche fiscali, Agenzia delle entrate, Direzione centrale servizi ai contribuenti. Circolare 22 maggio 2007 n. 30/E: “Articolo 1, comma 337, legge 23 dicembre 2005, n. 266 – Chiarimenti”. 1. Premessa Il D.P.C.M. 20 gennaio 2006, emanato in attuazione della legge istitutiva del beneficio del 5 per mille […]

Circolare 16 gennaio 2001, n.126

Ministero dell’interno, Direzione generale degli affari dei culti, Servizio affari dei culti. Circolare 16 gennaio 2001 n. 126, D.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361: “Semplificazione dei procedimenti relativi al riconoscimento delle persone giuridiche private – Disposizioni speciali per gli enti di culto”. Come è noto, a seguito dell’entrata in vigore del D.P.R. 10 febbraio 2000, […]

Sentenza 18 settembre 2007, n.19361

Corte di Cassazione. Sezione III Civile. Sentenza 18 settembre 2007, n. 19361: “Enti ecclesiastici e titolarità di beni immobili oggetto di locazione”. (omissis) Svolgimento del processo Con ricorso al pretore di Sorrento la Rettoria di San Martino, in persona del legale rappresentante D.M.N., avendo interesse a sentire determinare l’indennità per l’avviamento commerciale dovuta a Q.M., […]

Legge regionale 10 agosto 2007, n.19

L.R. Molise 10 agosto 2007, n. 19: “Disciplina in materia di Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza operanti nel Molise” TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 (Finalità, oggetto e ambito di applicazione) 1. La presente legge, in conformità agli articoli 18, 38 e 118 della Costituzione e all’articolo 10 della legge 8 novembre 2000, n. […]

Sentenza 26 ottobre 2007, n.2512

In materia di riconoscimento della personalità giuridica vige il
principio per cui l’applicabilità della normativa speciale sui c.d.
“culti ammessi” (legge n. 1159/1929) scatta ogni qualvolta si
rinvenga la presenza di un fine di culto nell’organizzazione,
qualunque importanza questo possa assumere nella sua esistenza
giuridica (cfr. Consiglio Stato, sez. IV, 25 maggio 1979, n. 369, a
proposito delle confraternite delle confessioni diverse dalla
cattolica). Ciò rilevato, compete dunque al solo Ministero
dell’Interno, per legge, l’accertamento delle finalità religiose
(come costitutive ed essenziali) di un ente che intenda ottenere il
riconoscimento della personalità giuridica civile quale ente di culto
(cfr. Consiglio di Stato, sez. I, parere 8 novembre 2006, n. 3621).
Nel caso di specie, tale riconoscimento è stato negato per la non
chiara distinzione – tra gli obiettivi dell’associzione – delle
finalità di carattere più propriamente religioso e per la mancata
previsione statutaria di ministri di culto. La presenza di ministri di
culto riconosciuti – secondo il giudice adito – consente, infatti, sia
di individuare un preciso interlocutore per le autorità civili, nei
rapporti con l’ente religioso e le sue articolazioni/aggregazioni
sul territorio, sia costituisce una fondamentale garanzia interna
sotto il profilo del rispetto della libertà di coscienza degli
aderenti.

Decreto 23 giugno 1873

Arrêté royal grand-ducal du 23 juin 1873 portant reconnaissance de l’évêché de Luxembourg. (Mém. 1873, p. 273) Art. 1er. L’évêché de Luxembourg est reconnu sous les conditions déterminées par la loi du 30 avril 1873. Art. 2. Le diocèse de Luxembourg comprend tout le territoire du Grand-Duché. L’église de Notre-Dame est érigée en cathédrale et […]