Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Interrogazione 29 ottobre 2003, n.E-3292

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-3292 di Claude Moraes alla Commissione: “Legge islamica della Sharia”, 29 ottobre 2003. Il Centre for Legal Aid Assistance and Settlement (CLAAS), un’organizzazione interconfessionale che opera nel mio collegio elettorale, ha portato alla mia attenzione il seguente fatto: molti cristiani residenti in Pakistan sono soggetti a costanti minacce e intimidazioni nella […]

Interrogazione 09 aprile 2003, n.E-1417

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-1417 di Bob van den Bos e altri alla Commissione: “Situazione delle minoranze religiose nello Gujarat, India”, 9 aprile 2003. Da alcuni anni, l’India si vede confrontata con un crescente integralismo indù che si esprime in un aumento della violenza nei confronti delle minoranze religiose. Nella primavera del 2002, nello Stato […]

Interrogazione 20 giugno 2003, n.E-2068

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2068 di Marco Cappato e altri alla Commissione: “Introduzione della sharia in una provincia del Pakistan”, 20 giugno 2003. (da GU C 51 E del 26/02/2004, pag. 195) L’assemblea della provincia pakistana della Frontiera di Nordovest (Nwfp) ha approvato un disegno di legge con il quale viene imposta la sharia. Manca […]

Sentenza 26 ottobre 2000, n.30985/96

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Sentenza 26 ottobre 2000: “Case of Hasan and Chaush v. Bulgaria”. (Application no. 30985/96) The European Court of Human Rights, sitting as a Grand Chamber composed of the following judges: Mr L. Wildhaber, President, Mr J.-P. Costa, Mr A. Pastor Ridruejo, Mr L. Ferrari Bravo, Mr G. Bonello, Mr J. […]

Decisione 03 maggio 1993, n.16278/90

Non contrasta con la libertà di religione, tutelata dall’art. 9
della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, la disposizione
regolamentare con la quale una università laica – al fine di
assicurare il rispetto dei diritti di libertà di tutti i suoi
studenti – impone che anche il diploma da essa fornito non rifletta in
alcun modo l’appartenenza ad un determinato movimento religioso e
che quindi la foto in esso riprodotta raffiguri l’allievo a capo
scoperto in una tenuta conforme alla detta norma regolamentare.