Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Resolución 18 ottobre 2000, n.1882/2000

Tribunal Económico-Administrativo Central (Vocalía 5ª), Resolución de 18 octubre 2000. En la Villa de Madrid, a 18 octubre 2000, en el Recurso Extraordinario de Revisión que pende de resolución ante este Tribunal Central, en Sala, interpuesto por don…, en nombre y representación de…, con domicilio a efectos de notificaciones en…, contra la liquidación tributaria resultante […]

Sentenza 15 gennaio 2002, n.6338

In tema di i.v.a., l’attività di bar caffè, con mescita di bevande o
somministrazione di pasti ai propri associati, effettuata verso il
pagamento di corrispettivi specifici, costituisce attività
commerciale assoggettabile a tributo, ai sensi dell’art. 4, commi 4 e
5 del d.P.R. n. 633 del 1972 (nel testo applicabile “ratione
temporis”), il quale esclude da tale obbligo soltanto le prestazioni
effettuate in conformità alle finalità politiche, sindacali,
religiose, assistenziali, culturali e sportive perseguite
dall’associazione. Specificamente nel vigore dell’art. 4 commi 4 e 5
d.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633, nella sua formulazione originaria
(applicabile nella specie “ratione temporis”), le cessioni di beni e
le prestazioni di servizi rese verso pagamento di corrispettivi
specifici in favore dei propri associati devono ritenersi escluse dal
regime i.v.a. solo se effettuate in conformità alle finalità
politiche, sindacali, religiose, assistenziali, culturali e sportive
perseguite dall’associazione stessa.

Interrogazione 21 luglio 2003, n.E-2541

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2541 di Maurizio Turco alla Commissione: “Il caso “Gescartera” e gli accordi tra lo stato spagnolo e la Santa Sede”, 21 luglio 2003. Considerando che – Gescartera, la società di investimenti che operava in Borsa rimasta coinvolta nel più grande scandalo borsistico spagnolo (lasciando un buco di 87 milioni di euro) […]

Interrogazione 19 maggio 2003, n.E-1676

Parlamento europeo.Interrogazione scritta E-1676 del Professor Sir Neil MacCormick (Verts/ALE) alla Commissione: “Imposta sul valore aggiunto sui restauri dei luoghi di culto elencati”, 19 maggio 2003. Il governo del Regno Unito ha presentato una proposta secondo la quale l’imposta sul valore aggiunto dovrebbe essere ridotta al 5 %, calcolato sulle spese di restauro dei luoghi […]

Sentenza 11 agosto 1995, n.C-453/1993

L’art. 13, punto A, n. 1, della direttiva CE n. 77/388, in materia
di armonizzazione delle legislazioni degli stati membri relative alle
imposte sulla cifra di affari – Sistema comune di imposta sul valore
aggiunto: base imponibile uniforme, deve essere interpretata nel senso
che un imprenditore, privato non può avvalersi di un’esenzione ai
sensi della lettera g) di tale disposizione, esenzione espressamente
riservata agli organismi di diritto pubblico e agli altri organismi
riconosciuti come aventi carattere sociale.

Decreto legislativo 08 maggio 1998, n.135

Decreto legislativo 8 maggio 1998, n. 135: “Disposizioni in materia di trattamento di dati particolari da parte di soggetti pubblici”. (Da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 106 del 9 maggio 1998) Art. 1 Disposizione, transitoria. 1. Nell’articolo 41, comma 5, della legge 31 dicembre 1996, n. 675, la parola: “dodici” è sostituita dalla seguente: […]

Risoluzione 20 novembre 1995, n.268/E

Ministero delle Finanze. Direzione Centrale Affari Giuridici e Contenzioso Tributario – Div. VII – Risoluzione 20 novembre 1995, n. 268/E. Con istanza rivolta alla Scrivente il Ministero di grazia e giustizia – Ufficio centrale per la giustizia minorile – ha chiesto di conoscere quale sia il regime fiscale ai fini IVA cui vanno assoggettati i […]

Sentenza 23 febbraio 2000, n.2081

Cassazione. Terza Sezione Penale. Sentenza 23 febbraio 2000, n. 2081 LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE TERZA SEZIONE PENALE (omissis) ha pronunciato la seguente SENTENZA (omissis) Motivi della decisione 5 – Per chiarezza sembra opportuno premettere che i C.D. centri Narconon, quali quelli gestiti in Calabria dalle imputate, si presentano come articolazioni operative della ormai nota […]

Sentenza 16 dicembre 1999, n.2081

Pur ammettendo il carattere religioso della Chiesa di Scientology e
delle sue articolazioni come i Centri Narconon Albatros, considerata
la specifica organizzazione che li caratterizza e la prestazione di
servizi, a fronte di corrispettivi più che renumerativi rispetto ai
costi, si deve ritenere che questi centri devono soggiacere ai fini
tributari al trattamento degli enti commerciali, sia per quanto
attiene alle imposte dirette sui redditi sia per quanto riguarda
l’imposta sul valore aggiunto. Alla stessa conclusione si può
giungere anche a seguito dell’evoluzione legislativa, segnata dai
D.L.vo n.460 del 1997 e n.442 del 1998, sul riordino della disciplina
tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non
luvrative di utilità sociale (O.N.L.U.S.), che hanno introdotto
significative restrizioni alle esenzioni fiscali degli enti religiosi,
sia in materia di I.V.A., che in materia di I.R.P.E.G. In particolare,
l’esenzione tributaria per le attività svolte da questi enti, in
attuazione degli scopi istituzionali a favore degli iscritti,
associati o partecipanti, verso pagamento di contributi specifici, è
accordata solo a condizione che lo Statuto dell’ente contenga clausole
determinate, sintomaticamente assunte come “indici di non
commerciabilità”. Viene confermata la sentenza resa dalla Corte di
Appelo di Catanzaro che aveva condannato le imputate colpevoli dei
reati ascritti, riducendo la pena principale detentiva all’arresto di
due mesi e quindici giorni, concedendo il beneficio della non menzione
della condanna.