Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Decreto Presidente Repubblica 29 settembre 1973, n.601

Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601. Disciplina delle agevolazioni tributarie. (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 16 ottobre, n. 268) (omissis) Art.3 Retribuzione dei dipendenti della Chiesa cattolica. Le retribuzioni di qualsiasi natura, le pensioni e le indennità di fine rapporto, corrisposte dalla Santa Sede, dagli altri enti centrali della Chiesa […]

Decreto Presidenza Consiglio Ministri 30 gennaio 2006

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 30 gennaio 2006: “Ripartizione della quota dell’otto per mille per l’anno 2005”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 54 del 6 marzo 2006) IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l’art. 47, secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222, il quale dispone che, a decorrere […]

Risoluzione 19 luglio 2005, n.91/E

Agenzia delle Entrate. Risoluzione 19 luglio 2005, n. 91/E: “Imposte sui redditi. Art. 6, comma 1, lettera c), del D.P.R. n. 601 del 1973”. (Omissis) Con la nota sopra evidenziata codesta […] ha chiesto il parere della scrivente in merito all’applicabilità dell’agevolazione recata dall’articolo 6, comma 1, lettera c), del DPR n. 601 del 29 […]

Risoluzione 20 ottobre 2003, n.198/E

La sottoposizione a vincoli per gli interventi di tutela e
conservazione della maggior parte del patrimonio mobiliare ed
immobiliare delle Parrocchie non costituisce per queste ultime il
requisito dello svolgimento di attività nel settore dei beni
culturali, in quanto tale interpretazione amplierebbe la categoria dei
possibili beneficiari a tutti coloro che sono semplicemente titolari
di diritti reali sui beni soggetti ai vincoli medesimi. Inoltre, gli
scopi religiosi, di grande contenuto morale e sociale, perseguiti
dalle Parrocchie non possono farsi rientrare nelle attività di
tutela, conservazione, promozione, gestione e valorizzazione dei beni
e delle attività culturali, così come definite dall’articolo 148 e
successivi del decreto legislativo n. 112 del 1998, nè tanto meno dal
decreto legislativo n. 490 del 1999 e dall’articolo 6, comma 2, del
decreto legislativo n. 368 del 1998. Pertanto, le erogazioni liberali
effettuate dalle imprese per sostenere le opere di restauro e
conservazione della casa canonica non sono deducibili dal reddito
d’impresa ai sensi dell’art. 65, comma 2, lettera c-nonies) del
TUIR, posto che la Parrocchia istante non può essere ricondotta tra i
soggetti beneficiari ivi espressamente indicati, poiché non rientra
tra i compiti istituzionali della stessa lo svolgimento di attività e
la realizzazione di programmi nel settore dei beni culturali, come
previsto dall’art. 1, comma 1 del Decreto del Ministero per i beni e
le attività culturali 3 ottobre 2002.

Sentenza 22 ottobre 2001, n.12871

Per ottenere il regime fiscale di favore di cui al ripetuto art. 20
d.p.r. 29.IX.1973 n. 598 non è suffciente la deduzione della
ricorrente intesa a sostenere che la sua qualità di ente religioso
dovrebbe essere ravvisata iuris et de iure, sulla base del solo dato
che per tale essa si è autoqualificata nel proprio statuto consacrato
in atto pubblico.
Nel solco di Corte cost., sent. n. 195 del 27.IV.1993, la
riducibilità di una data organizzazione nel novero delle confessioni
religiose, nella carenza fra la organizzazione stessa e lo Stato di
un’intesa a mente dell’art. 8, comma 3, della Costituzione (intesa che
renderebbe giuridicamente incontestabile il carattere della
religiosità), deve essere riscontrata, ed accertata, sulla base degli
elementi ritraibili, oltre che dalla valutazione dello statuto (da
avere per indiscutibilmente suscettibile di fornire emergenze
presuntive al riguardo), dall’esistenza di precedenti riconoscimenti
pubblici, e, infine, dalla comune considerazione.
Nel caso in esame, la decisione delle Commissione tributaria regionale
che avendo ancorato la declaratoria recante accertamento negativo
della qualità di ente religioso dell’associazione ricorrente (Chiesa
di Scientology) esclusivamente a rilievi (neppure sufficientemente
motivati) circa l’assenza di caratteristiche fattuali dell’attività
dall’associazione stessa concretamente svolta, trascurando
completamente di verificare se detta qualità dovesse, o non, essere
desunta dagli elementi cennati, deve essee cassata con rinvio..

Risoluzione 17 giugno 1996, n.99/E

Le erogazioni liberali del reddito d’impresa sono deducibili ex art.
65, 2º co., lett. a), TUIR, anche se effettuate a favore di persone
giuridiche di diritto straniero, a condizione che ricorrano i
requisiti essenziali richiesti dalla legislazione italiana. Nel caso
degli enti di diritto vaticano tali requisiti appaiono soddisfatti
dall’assetto complessivo dei rapporti tra lo Stato Città del Vaticano
e la Repubblica Italiana, in virtù del quale il provvedimento
canonico di erezione o di approvazione dell’ente ecclesiastico è di
per sé sufficiente a conferire la piena soggettività di diritto alla
fondazione. La personalità di diritto canonico è portatrice di
effetti diretti nell’ordinamento italiano, in adempimento alle norme
speciali pattizie, fatte salve le formalità di iscrizione nei
registri delle persone giuridiche italiane anche per gli enti che
stabiliscono la sede in Italia senza rinunciare alla nazionalità
originaria. Ricorrendo nella specie le caratteristiche dell’ente non
commerciale, è applicabile alla fondazione il regime tributario
dell’art. 114 TUIR relativo alle imposte di registro e di bollo.

Risoluzione 11 agosto 1995, n.VI-12-1591/95

Ministero delle Finanze. Direzione Centrale Affari Giuridici e Contenzioso Tributario – Div. XII. Risoluzione 11 agosto 1995, n. VI-12-1591/95. Con la nota cui si fa riscontro, codesto Ufficio ha trasmesso alla scrivente la documentata istanza con la quale l’associazione indicata in oggetto ha chiesto il riconoscimento della esenzione dei proventi derivanti dalla propria attività di […]

Risoluzione 18 giugno 1994, n.296

Ministero delle Finanze. Direzione Centrale Affari Giuridici – Serv. VI, Div. XII. Risoluzione 18 giugno 1994, n. 296. Con nota del 22 novembre 1993, diretta a questo Ministero e, per conoscenza, al Direttore dell’Ufficio Provinciale IVA di Foggia, il dott. …, nella sua qualità di Presidente dell’associazione di volontariato "San Giovanni Evangelista" con sede legale […]

Circolare 08 agosto 1995, n.221/E

Ministero delle Finanze. Direzione Centrale Affari Giuridici e Contenzioso Tributario – Serv. VI, Div. XIII – Circolare 8 agosto 1995, n. 221/E. Nella Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 134 del 10 giugno 1995 è stato pubblicato il decreto del Ministro delle finanze di concerto con il Ministro per la famiglia e la solidarietà […]

Provvedimento 23 giugno 1993, n.2192

La natura commerciale, o meno, dell’attività di editoria, stampa e
diffusione di pubblicazioni di carattere prevalentemente religioso da
parte di un’associazione religiosa con personalità giuridica, deve
essere verificata non in relazione alla natura del soggetto, al
possesso o meno della qualità d’imprenditore ed alla ricorrenza o
meno del fine di lucro, bensì con riguardo al contenuto ed alle
circostanze oggettive dell’attività svolta e dei suoi destinatari.
A tal fine, accertata la destinazione delle pubblicazioni alla vendita
(rivelata dalla indicazione su di esse del prezzo), e che la vendita
sia rivolta prevalentemente a terzi, quali sono sia gli adepti
professanti il culto dell’associazione, sia i non adepti, ai quali
il messaggio missionario pure si dirige, è irrilevante che alla
diffusione l’associazione provveda con mezzi propri, senza ricorrere
ad una distinta organizzazione commerciale.