Sentenza 27 maggio 1996, n.178
É inammissibile la questione di legittimità costituzionale,
sollevata in riferimento agli artt. 2, 3, 8, 19 e 53 Cost., dell’art.
10 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 597 (‘recté: art. 10, primo
comma, lett. e), i) ed l), del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917) –
nella parte in cui dispone la deducibilità dal reddito, ai fini
dell’IRPEF, di erogazioni liberali dei fedeli di quelle sole
confessioni religiose che abbiano stipulato un’intesa con lo Stato
italiano – in quanto la possibilità di prendere in esame la
necessità di estendere alle confessioni senza intesa la attribuzione
di un beneficio che in ipotesi “si assumesse essere allo stato
illegittimamente limitato” alle sole confessioni con intesa, è ‘in
limine’ preclusa e resa inutile dalla mancanza di una “disciplina,
posta da una legge comune, volta ad agevolare l’esercizio” del diritto
di libertà religiosa.