Sentenza 28 ottobre 1993
L’Assembly Powers Act 1919, comunemente denominato Enabling Act, ha
avuto lo scopo di riconoscere alla Chiesa d’Inghilterra, e per essa
al Sinodo generale, il diritto di discutere in tutte le materie che la
riguardano, di deliberare su di esse e di proporre quanto deliberato
al Parlamento, perché lo approvi o lo rigetti se non lo ritiene
compatibile con i diritti costituzionali dei sudditi di Sua Maestà.
Non può accogliersi un’interpretazione dell’Enabling Act intesa a
restringerne tale chiaro dettato, limitando i poteri del Sinodo per
quanto riguarda modifiche in materie fondamentali per il costume, la
prassi o la dottrina, come in tema di sacerdozio femminile.
Un’interpretazione restrittiva nel senso proposto non è
giustificata né dal significato letterale delle singole norme, né
dal contesto dell’intera normativa, né dalla ratio che la ispira.