Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 26 maggio 2006, n.12641

Nell’applicazione dell’art. 262 c.c. (Cognome del figlio),
l’organo giurisdizionale è chiamato a emettere un provvedimento
contrassegnato da ampio margine di discrezionalità e frutto di libero
(e prudente) apprezzamento, nell’ambito del quale rileva non tanto
l’interesse dei genitori quanto il modo più conveniente di
individuazione del minore, con riguardo allo sviluppo della sua
personalità, nel contesto delle relazioni sociali in cui si trovi a
essere inserito. Pertanto, il giudice chiamato a valutare
l’interesse del minore preventivamente riconosciuto dalla madre a
vedersi attribuito il patronimico a seguito del successivo
riconoscimento paterno, dovrà impedire il mutamento di cognome non
solo nei casi in cui la cattiva reputazione del genitore possa
comportare un pregiudizio al minore, ma anche nel caso in cui il
matronimico sia assurto ad autonomo segno distintivo della di lui
identità personale. Del resto, lo stesso co. 2 dell’art. 262 c.c.,
rimettendo al figlio maggiorenne la scelta di sostituire o aggiungere
al cognome materno quello del padre, dimostra di tenere in
considerazione l’interesse del figlio a conservare la propria
identità fino a quel momento consolidatasi.

Legge regionale 08 giugno 2006, n.15

L.R. Liguria 8 giugno 2006, n. 15: “Norme ed interventi in materia di diritto all’istruzione e alla formazione”. ARTICOLO 1 (Principi) 1. La Regione Liguria promuove una rete di azioni volte a garantire a tutti l’accesso e il sostegno per il compimento del cammino educativo fino ai più alti gradi dell’istruzione sia valorizzando la centralità […]

Sentenza 25 novembre 2005, n.425

E’ infondata la questione di legittimità costituzionale, sollevata in
relazione agli artt. 2, 3 e 32 della Costituzione, dell’art. 28,
comma 7, della legge 4 maggio 1983, n. 184 (Diritto del minore ad una
famiglia), nel testo sostituito dall’art. 177, comma 2, del decreto
legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione
dei dati personali), «nella parte in cui esclude la possibilità di
autorizzare l’adottato all’accesso alle informazioni sulle origini
senza avere previamente verificato la persistenza della volontà di
non essere nominata da parte della madre biologica». La norma
impugnata mira infatti a tutelare la gestante che – in situazioni
particolarmente difficili dal punto di vista personale, economico o
sociale – abbia deciso di non tenere con sé il bambino, offrendole
la possibilità di partorire in una struttura sanitaria appropriata e
di mantenere al contempo l’anonimato nella conseguente dichiarazione
di nascita. La scelta della gestante in difficoltà, che la legge
vuole favorire per proteggere tanto quest’ultima quanto il nascituro,
sarebbe del resto resa oltremodo difficile se la decisione di
partorire in una struttura medica adeguata, rimanendo anonima, potesse
comportare per la donna – in base alla stessa norma – il rischio di
essere, in un imprecisato futuro e su richiesta di un figlio mai
conosciuto e già adulto, interpellata dall’autorità giudiziaria
per decidere se confermare o revocare tale originaria dichiarazione di
volontà.

Legge regionale 26 luglio 2002, n.32

Legge regionale 26 luglio 2002, n. 32: “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro”. (da “Bollettino Ufficiale della regione Toscana” n. 23 del 5 agosto 2002) TITOLO I – PRINCIPI GENERALI ARTICOLO 1 (Oggetto e obiettivi delle politiche di intervento) 1. La presente legge disciplina […]

Sentenza 26 settembre 1998, n.347

Corte Costituzionale. Sentenza 26 settembre 1998, n. 347: “L’azione di disconoscimento della paternità non è preclusa dal consenso prestato dal marito all’inseminazione eterologa della moglie”. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: – Dott. Renato GRANATA Presidente – Prof. Giuliano VASSALLI Giudice – Prof. Francesco GUIZZI ” – Prof. […]

Legge 13 dicembre 1999, n.15

Spagna. Legge 13 dicembre 1999, n. 15: “Protección de datos de carácter personal”. (Omissis) TÍTULO I DISPOSICIONES GENERALES Artículo 1. Objeto La presente Ley Orgánica tiene por objeto garantizar y proteger, en lo que concierne al tratamiento de los datos personales, las libertades públicas y los derechos fundamentales de las personas físicas, y especialmente de […]

Legge 16 giugno 1998

Inghilterra. “Data Protection Act”, 16 giugno 1998. (Omissis) PART I PRELIMINARY Basic interpretative provisions. 1. – (1) In this Act, unless the context otherwise requires – “data” means information which- (a) is being processed by means of equipment operating automatically in response to instructions given for that purpose, (b) is recorded with the intention that […]

Legge 21 febbraio 1989, n.98

Legge 21 febbario 1989, n. 98: “Ratifica ed esecuzione della convenzione n. 108 sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati di carattere personale, adottata a Strasburgo il 28 gennaio 1981”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 66 del 20 marzo 1989; Supplemento Ordinario n. 19) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PROMULGA la […]

Decreto legislativo 30 luglio 1999, n.281

Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 281: “Disposizioni in materia di trattamento dei dati personali per finalità storiche, statistiche e di ricerca scientifica”. (Omissis) Preambolo IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; Visto l’articolo 14 della legge 23 agosto 1988, n. 400; Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675, […]

Legge 03 giugno 2002, n.428

Slovacchia. Legge 3 giugno 2002, n. 428: “Personal Data Protection”. (Omissis) THE NATIONAL COUNCIL OF THE SLOVAK REPUBLIC ACT No 428 of 3 July 2002on personal data protection The National Council of the Slovak Republic has enacted this law: PART ONEBASIC PROVISIONS Subject-matter and scope of the Act Section 1 (1) This Act shall regulatea) […]