Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Decreto legislativo 06 novembre 2007, n.191

D.Lgs. 6 Novembre 2007, n. 191: “Attuazione della direttiva 2004/23/CE sulla definizione delle norme di qualità e di sicurezza per la donazione, l’approvvigionamento, il controllo, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umani”. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; Vista la legge 21 […]

Decisione 17 ottobre 2007, n.675

Commissione delle Comunità europee. Decisione, del 17 ottobre 2007, che istituisce il gruppo di esperti sulla tratta degli esseri umani (2007/675/CE) LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, considerando quanto segue: (1) Nell’intento di promuovere la lotta contro il traffico di esseri umani a livello europeo e in linea […]

Parere 20 dicembre 2006

Consiglio Superiore di Sanità. Parere 20 dicembre 2006: “Trattamenti sanitari ed accanimento terapeutico”. CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITA’ – SESSIONE XLVI IL CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITA’ Assemblea Generale Vista la richiesta del Ministro della Salute relativa al quesito: ”se nel trattamento cui è sottoposto attualmente il Signor W. non possa ravvisarsi la fattispecie del c.d. accanimento […]

Sentenza 16 ottobre 2007, n.21748

In una situazione cronica di oggettiva irreversibilità del quadro
clinico, può essere dato corso, come estremo gesto di rispetto
dell’autonomia del malato in stato vegetativo permanente, alla
richiesta – proveniente dal tutore che lo rappresenta – di
interruzione del trattamento medico che lo tiene artificialmente in
vita, allorché quella condizione – proprio muovendo dalla volontà
espressa prima di cadere in tale stato e tenendo conto dei valori e
delle convinzioni propri della persona in stato di incapacità – si
appalesi, in mancanza di qualsivoglia prospettiva di regressione della
patologia, lesiva del suo modo di intendere la dignità della vita e
la sofferenza nella vita. Sulla base di tali considerazioni, la
decisione del giudice, dato il coinvolgimento nella vicenda del
diritto alla vita come bene supremo, può essere nel senso
dell’autorizzazione soltanto (a) quando la condizione di stato
vegetativo sia, in base ad un rigoroso apprezzamento clinico,
irreversibile e non vi sia alcun fondamento medico, secondo gli
standard scientifici riconosciuti a livello internazionale, che lasci
supporre che la persona abbia la benché minima possibilità di un
qualche, sia pure flebile, recupero della coscienza e di ritorno ad
una percezione del mondo esterno; e (b) sempre che tale istanza sia
realmente espressiva, in base ad elementi di prova chiari, concordanti
e convincenti, della voce del rappresentato, tratta dalla sua
personalità, dal suo stile di vita e dai suoi convincimenti,
corrispondendo al suo modo di concepire, prima di cadere in stato di
incoscienza, l’idea stessa di dignità della persona.

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– CORTE DI CASSAZIONE. SEZIONE I CIVILE, Ordinanza 20 aprile 2005, n.
8291 [https://www.olir.it/ricerca/index.php?Form_Document=2305],
Rigettata l’istanza diretta ad ottenere l’autorizzazione
all’interruzione dell’alimentazione artificiale richiesta dal tutore;
– TRIBUNALE CIVILE,Parere 11 dicembre 2006
[https://www.olir.it/ricerca/index.php?Form_Document=3996], Diritto del
paziente ad interrompere il trattamento terapeutico;
– TRIBUNALE CIVILE,Ordinanza 16 dicembre 2006
[https://www.olir.it/ricerca/index.php?Form_Document=3997], Accanimento
terapeutico e diritto del paziente ad interrompere il trattamento
sanitario;
– CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITÀ, Parere 20 dicembre 2006
[https://www.olir.it/ricerca/index.php?Form_Document=4417], Trattamenti
sanitari ed accanimento terapeutico;
– COMITATO NAZIONALE PER LA BIOETICA.Parere 30 settembre 2005
[https://www.olir.it/ricerca/index.php?Form_Document=3413],
Interruzione dell’alimentazione ed idratazione di pazienti in stato
vegetativo persistente;
– CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO.Sentenza 29 aprile 2002
[https://www.olir.it/ricerca/index.php?Form_Document=885])

Sentenza 02 agosto 2007, n.31510

Nel momento del controllo di legittimità, la Corte di Cassazione non
deve stabilire se la decisione di merito proponga effettivamente la
migliore possibile ricostruzione dei fatti, nè deve condividerne la
giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se questa
giustificazione sia compatibile con il senso comune e con “i limiti di
una plausibile opinabilità di apprezzamento”. Nel caso di specie, in
particolare, la Corte non ha rilevato alcun vizio nella sentenza di
primo grado, che ha ritenuto sussistente – rispetto al delitto di
sequestro di persona – la scriminante dello stato di necessità,
accogliendo la tesi difensiva secondo cui gli imputati avrebbero
rinchiuso e legato una propria congiunta, al fine di prevenire il
suicidio minacciato dalla stessa temendo ritorsioni per il suo stile
di vita non conforme alla cultura della famiglia di appartenenza.

Risoluzione 06 settembre 2007

Parlamento europeo. Risoluzione 6 settembre 2007: “Funzionamento dei dialoghi e delle consultazioni con i paesi terzi in materia di diritti dell’uomo”. Il Parlamento europeo , – visti tutti gli accordi tra l’UE e i paesi terzi e le clausole relative ai diritti umani e alla democrazia contenute in detti accordi, – visti gli articoli 177, […]

Decreto Presidenza Consiglio Ministri 11 maggio 2007

Presidenza del Consiglio dei Ministri. Decreto 11 Maggio 2007: “Riordino del Comitato interministeriale per i diritti umani operante presso il Ministero degli affari esteri, ai sensi dell’articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 198 del 27 […]

Sentenza 25 luglio 2007, n.16417

L’art. 19, comma 1 del D.Lgs. 286/98 stabilisce il divieto di
espulsione dello straniero verso Stati in cui potrebbe essere
sottoposto a persecuzioni per motivi di razza, di sesso, di lingua, di
cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali o sociali. Il semplice richiamo alla rilevanza penale
attribuita all’omosessualità nello stato di origine (nel caso di
specie, il Senegal), tuttavia, non vale di per sé ad integrare gli
estremi del fatto persecutorio, essendo questo configurabile soltanto
laddove la sanzione penale sia prevista con riferimento alla qualità
dell’agente. Ai fini dell’accertamento della ravvisabilità o meno
di un fatto persecutorio occorre cioè stabilire, se la legislazione
straniera preveda come reato il fatto in sé dell’omosessualità
ovvero soltanto l’ostentazione delle pratiche omosessuali non
conformi al sentimento pubblico di quel paese. Solo nella prima
ipotesi, infatti, alla stregua dei principi generali di libertà e
dignità della persona, può ritenersi ravvisabile un fatto
persecutorio.

Varie 31 luglio 2007

Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento per le pari opportunità: “Articolo 13 della legge 11 agosto 2003, n. 228, concernente misure contro la tratta di persone – Programmi di assistenza. Avviso n. 2 del 31 luglio 2007”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 185 del 10 agosto 2007) Il Ministro per i diritti e […]