Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documento 09 novembre 2017

Secondo l’opinione dell'Avvocato Generale Evgeni Tanchev,
nella Direttiva 2000/78/CE del 27 novembre 2000 sarebbe ravvisabile
una norma speciale elaborata per stabilire se le opinioni personali,
nello specifico quelle di matrice religiosa, possano
costituire un requisito essenziale, oltre che legittimo, per lo
svolgimento dell’attività occupazionale, in
considerazione dei principi morali dell’organizzazione religiosa
interessata.

Sentenza 15 dicembre 2009

La ricorrente, un’addetta ai registri dello stato civile,
rifiutava di registrare civil-partnerships; in seguito al suo
licenziamento ha lamentato una discriminazione indiretta nei suoi
confronti, derivante da una legge dello Stato che sarebbe di carattere
neutro e applicabile a tutti e non terrebbe conto delle
“obiezioni” di natura religiosa alle registrazioni delle
unioni civili. La richiesta neutra da parte dello Stato circa lo
svolgimento di pubbliche funzioni è giustificata e il carattere
indirettamente discriminatorio escluso. Il trattamento sfavorevole,
peraltro, non sarebbe fondato sulla religione ma sarebbe derivante
dall’atteggiamento di ostilità della ricorrente verso
comportamenti relativi (anche) all'orientamento sessuale. La
manifestazione del proprio credo non sempre riceve tutela: dal momento
in cui una legge dello Stato prevede le unioni civili (anche tra
persone dello stesso sesso), un pubblico funzionario non può
rifiutare di svolgere la propria professione affermando di essere
contrario, per motivi religiosi, a quella legge .

In
OLIR.it:
Employment Appeal Tribunal, sentenza
18 dicembre 2008, London Borough of Islington v. Miss Ladele

Legge 23 novembre 1999

Personal Data Protection Act (Wet bescherming persoonsgegevens). Rules for the protection of personal data. REVISED BILL (as approved by the Lower House on 23 November 1999) (UNOFFICIAL TRANSLATION; source: legislationline.org) We, Beatrix, by the grace of God, Queen of the Netherlands, Princess of Orange-Nassau, To all those who read or hear this, We greet you […]

Decisione 29 marzo 2007

L’art. 47, 3° comma della legge n. 222 del 1985, nel sancire la
possibilità per i contribuenti di destinare, in sede di dichiarazione
dei redditi, una quota dell’otto per mille dell’IRPEF al finanziamento
di una confessione religiosa, non comporta l’obbligo di rivelare la
propria appartenenza religiosa, poiché al contribuente è lasciata la
possibilità di non esprimere alcuna scelta in tal senso. Di
conseguenza, il sistema dell’otto per mille non viola il diritto di
libertà religiosa, sancito dall’art. 9 della CEDU e comprendente
anche il diritto a non manifestare la propria credenza. Inoltre, la
Corte non può pronunciarsi sulla scelta dello Stato italiano di
stabilire una forma di finanziamento delle confessioni religiose, che
attiene al sistema di relazioni tra Stato e Chiesa, materia di
esclusiva competenza statale. Infine, poiché il meccanismo dell’otto
per mille non stabilisce un’imposta aggiuntiva per i cittadini, esso
non determina un’imposizione fiscale eccessiva né contraria
all’interesse generale della popolazione.

Trattato 02 ottobre 1997

Il Trattato di Amsterdam è stato firmato il 2 ottobre 1997 ed è
entrato in vigore il 1º maggio 1999.
A partire dal 1° dicembre 2009, con l’entrata in vigore del Trattato
di LIsbona [https://www.olir.it/documenti/?documento=4528], il trattato
sull’Unione europea (TUE) è stato emendato e il trattato sulla
Comunità europea (TCE) è stato sostituito dal Trattato sul
funzionamento dell’Unione europea. A questo link
[https://www.olir.it/documenti/?documento=5238] la versione consolidata
dei trattati al 1° dicembre 2009.

Decisione 27 novembre 2000, n.2000/750/CE

Decisione del Consiglio, del 27 novembre 2000, che istituisce un programma d’azione comunitario per combattere le discriminazioni (2001-2006). (da “Gazzetta ufficiale delle Comunità europee n. L 303 del 2 dicembre 2000 pag. 0023 – 0028) IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l’articolo 13, vista la proposta della […]

Legge 20 maggio 1970, n.300

Legge 20 maggio 1970, n. 300: "Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento". (Gazz. Uff. 27 maggio 1970, n. 131). art. 1. Libertà di opinione. I lavoratori, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, […]

Direttiva 27 novembre 2000, n.78

Consiglio dell’Unione europea. Direttiva 2000/78/CE del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro. (Da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” n. L 303 del 2 dicembre 2000) Il Consiglio dell’Unione europea, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare […]

Decreto legislativo 09 luglio 2003, n.216

Decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216: “Attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro”, come modificato dal Decreto Legislatvo 2 agosto 2004, n. 256. (Da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 187 del 13 agosto 2003) Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente decreto reca […]