Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Delibera 23 dicembre 1983, n.13

Conferenza Episcopale Italiana, Delibera n. 13 del 23 dicembre 1983: “Cause contenziose”. (da “Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana” n. 7/1983) E’ consentito al Vescovo diocesano, in caso di perdurante impossibilità a costituire il Collegio, di affidare la causa contenziosa (ma non matrimoniale, né penale, né per gli altri casi previsti dalle norme canoniche) a unico […]

Delibera 23 dicembre 1983, n.12

Conferenza Episcopale Italiana, Delibera n. 12 del 23 dicembre 1983: “Assunzione di laici con funzioni di giudice”. (da “Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana” n. 7/1983) E’ concessa la facoltà di assumere nei tribunali ecclesiastici un laico con le funzioni di giudice per la formazione del Collegio purché sia in possesso dei requisiti voluti dalla normativa […]

Delibera 23 dicembre 1983, n.4

Conferenza Episcopale Italiana, Delibera n. 4 del 23 dicembre 1983: “Funzioni del Collegio dei Consultori”. (da “Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana” n. 7/1983) I «munera» attribuiti dal Codice di Diritto Canonico al Collegio dei Consultori non sono demandati al Capitolo Cattedrale e restano pertanto assegnati allo stesso Collegio dei Consultori.

Delibera 06 settembre 1984, n.19

Conferenza Episcopale Italiana, Delibera n. 19 del 6 settembre 1984: “Costituzione del Collegio dei Consultori”. (da “Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana” n. 8/1984) La Conferenza Episcopale Italiana, esaminata attentamente la vigente legislazione canonica e tenuto conto della fase sperimentale di non pochi Consigli Presbiterali in Italia, ritiene sufficiente per ora la normativa contenuta nel Codice […]

Delibera 23 dicembre 1983, n.16

Conferenza Episcopale Italiana, Delibera n. 16 del 23 dicembre 1983: “Costituzione del Collegio dei Consultori”. (da “Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana” n. 7/1983) I Vescovi sono autorizzati a costituire il Collegio dei Consultori, di cui al canone 502, § 1, con i membri del Consiglio Presbiterale già esistente, in attesa del rinnovo dello stesso Consiglio […]

Statuto 19 marzo 1993

Unione Buddhista Italiana. Statuto 19 marzo 1993. Art.1 – E’ costituita una associazione di centri buddhisti italiani denominata “Unione Buddhista Italiana” – in abbreviato “UBI”, con sede legale in Roma Art.2 – L’UBI, ente di religione e di culto, con attività anche culturali ed assistenziali, non rappresenta nessuna scuola buddhista particolare, ma si propone di […]

Statuto

Fondazione Maitreya – Istituto di Cultura Buddhista. Statuto. (omissis) Art. 2. La Fondazione ha lo scopo di promuovere lo studio e la conoscenza della cultura buddhista di ogni tradizione, la sperimentazione delle relative tecniche meditative e il confronto di questa cultura con la cultura occidentale segnatamente con la psicologia, la teologia e la filosofia. (omissis) […]

Parere 17 gennaio 1996, n.3600/95

Ai fini del riconoscimento della personalità giuridica e
dell’approvazione dello statuto di un Istituto religioso che
persegua fini di culto e di religione ed, in forma marginale, intenda
svolgere anche attività economiche, occorre che nello statuto si
preveda l’istituzione di un collegio di revisori dei conti, a tutela
della correttezza contabile della gestione delle attività
dell’ente.

Parere 24 maggio 1995, n.3148

Ai fini dell’approvazione dello statuto di una fondazione di culto,
appare opportuna la richiesta d’integrazione delle norme statutarie
con la previsione di un collegio di revisori dei conti, nominati anche
dall’autorità ecclesiastica fra persone dotate di specifica
competenza professionale e delle quali almeno una risulti iscritta
nell’albo ufficiale dei revisori. L’autorizzazione governativa
all’accettazione di un lascito da parte di una fondazione di culto
può essere rilasciata anche prima del passaggio in giudicato della
sentenza civile di secondo grado che afferma la validità della
disposizione testamentaria in favore dell’ente, tenuto conto del
fatto che l’autorizzazione non pregiudica, in ogni caso, i diritti
dei terzi.