Beni culturali
Intesa 06 agosto 2010
Sentenza 13 maggio 2011, n.770
In assenza di un formale atto di sconsacrazione la concessione
edilizia che permette la trasformazione ad uso ufficio di una cappella
privata viola il secondo comma dell’art. 831 c.c., posto che tale
norma impedisce la sottrazione degli edifici destinati al culto
pubblico della religione cattolica, anche se di proprietà privata, in
assenza di un idoneo atto in tal senso dell’autorità ecclesiastica
competente.
Protocollo di intesa 10 dicembre 2010
Sentenza 03 marzo 2010, n.264
L’art. 5, comma 5 del d. lgs n. 490/99 stabilisce espressamente che
i “beni elencati nell’articolo 2, comma 1, lettera a) che
appartengono ai soggetti indicati al comma 1 (tra cui rientrano, per
tabulas, anche le persone giuridiche private senza fini di lucro) sono
comunque sottoposti alle disposizioni” di tale “Titolo anche se non
risultano compresi negli elenchi e nelle denunce previste dai commi 1
e 2”. Tra tali beni può dunque venire considerata anche una ex
chiesa appartenente ad una Arcidiocesi, poiche quest’ultima – in
quanto ente ecclesiastico – ha la natura di persona giuridica privata
senza fini di lucro. Ne consegue che – come previsto espressamente
dal citato comma 5 – la sottomissione del bene de quo al regime di
tutela delineato dalla legge non può essere ancorata al suo
inserimento, a titolo originario o di completamento, nell’apposito
elenco descrittivo da presentare all’Amministrazione.
Ciò rileva anche ai fini dell’obbligo della dichiarazione
d’interesse relativa a beni non elencati. Al riguardo, stabilisce
l’art. 55 del citato d. lgs n. 490/99 che le alienazioni dei beni in
questione debbono essere soggette all’autorizzazione del Ministero
(in Sicilia del competente Assessorato). In particolare, il comma 3
del citato articolo testualmente dispone che: “È altresì soggetta
ad autorizzazione l’alienazione dei beni culturali indicati
nell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), e comma 4, lettera c)
appartenenti a persone giuridiche private senza fine di lucro.
L’autorizzazione è concessa qualora non ne derivi un grave danno alla
conservazione o al pubblico godimento dei beni”. Infine, con
l’art. 135 viene prevista la nullità delle alienazioni compiute
senza l’osservanza delle menzionate modalità nonché la facoltà di
prelazione in capo all’Amministrazione. Pertanto, si deve
ritenere che – in corretta applicazione della menzionata normativa –
l’eventuale contratto di compravendita avente ad oggetto un bene
culturale rientrante nella categoria degli immobili sopra
indicati risulti nullo se viene posto in essere senza il rispetto
della citata procedura (nel caso di specie, non risultava richiesta
nè la prevista autorizzazione per l’alienazione della l’ex
chiesa, né era stata effettuata, nei termini, la prescritta denuncia
ex art. 58 del d. lgs n. 490/1999).
Convenzione 18 dicembre 2009
Convenzione tra la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino e l'Arcidiocesi di Firenze relativa al Complesso di Orsanmichele, 18 dicembre 2009 L’anno duemilanove il giorno diciotto del mese di Dicembre in Firenze, tra – la Soprintendenza Speciale per il polo Museale Fiorentino (in seguito “Soprintendenza”) in persona del Soprintendente pro tempore Dottoressa […]
Protocollo di intesa 09 marzo 2010
Protocollo d'intesa tra la Conferenza Episcopale Marchigiana e le Fondazioni Cassa di Risparmio di Loreto e Cassa di Risparmio di Macerata per il recupero e la valorizzazione del patrimonio religioso, storico, turistico, ambientale, culturale e artistico dell’antica via Lauretana, 9 marzo 2010. Premesso che – La Conferenza Episcopale Marchigiana, ha sottolineato l'importanza di […]
Sentenza 17 febbraio 2010, n.901
E’ legittimo il provvedimento della Soprintendenza recante
annullamento del nulla osta paesaggistico rilasciato dal Comune ad
una Parrocchia per la realizzazione di un fabbricato da adibire a casa
canonica e locali di ministero pastorale, avendo tali opere
– secondo provvedimento di annullamento impugnato – “destinazione
ricreativa o residenziale” (la prima quanto ai locali per incontri e
aggregazioni, la seconda per la casa canonica). Tali opere non
potrebbero perciò considerarsi rietranti tra la c.d. opere di
urbanizzazione secondaria e “attrezzature religiose “, con conseguente
loro riferibilità alla categoria dei locali “a destinazione d’uso
ricreativo o residenziale”, di cui è vietata la costruzione – nel
caso di specie – ai sensi dell’art. 14, punto 4 del Piano
Territoriale Paesistico vigente.
Sentenza 22 febbraio 2010, n.1011
_AI SENSI DEGLI ARTT. 56 E 57 DEL D.LGS. N. 42/2004,
L'AUTORIZZAZIONE ALLA ALIENAZIONE PER I BENI DI INTERESSE
STORICO-ARTISTICO DI PROPRIETÀ DI PERSONE GIURIDICHE PRIVATE PUÒ
ESSERE RILASCIATA QUALORA DA QUEST'ULTIMA NON DERIVI UN GRAVE
DANNO ALLA CONSERVAZIONE O AL PUBBLICO GODIMENTO DEI BENI, LADDOVE PER
L'ALIENAZIONE DI BENI DEGLI ENTI ED ISTITUTI PUBBLICI IL LIMITE È
L'ASSENZA DI DANNO ALLA CONSERVAZIONE E DI MENOMAZIONE DEL
PUBBLICO GODIMENTO. LA GRAVITÀ DEL DANNO ALLA CONSERVAZIONE O AL
PUBBLICO GODIMENTO COSTITUISCE PERTANTO IL PARAMETRO ATTRAVERSO IL
QUALE DEVE ESSERE INDAGATA LA LEGITTIMITÀ DEL PROVVEDIMENTO CHE
AUTORIZZA L'ALIENAZIONE DEL BENE DI INTERESSE STORICO-ARTISTICO DI
PROPRIETÀ DI UN ENTE PRIVATO, IN COMPARAZIONE CON LA TOTALE ASSENZA
DI QUALSIVOGLIA DANNO CHE DEVE CONNOTARE L'ANALOGO PROVVEDIMENTO
RIGUARDANTE UN ENTE PUBBLICO (NEL CASO DI SPECIE, VENIVA ACCOLTO IL
RICORSO, RESPINTO IN PRIMO GRADO, PROPOSTO PER L'ANNULLAMENTO DEL
PROVVEDIMENTO CON IL QUALE LA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI
E PAESAGGISTICO AVEVA AUTORIZZATO L'ALIENAZIONE DI UN CONVENTO,
RICONOSCIUTO DI INTERESSE STORICO-ARTISTICO AI SENSI DELL'ART. 10
COMMA 1 E DELL'ART. 12 D.LGS. N. 42 DEL 2004, IMPONENDO UNA
DESTINAZIONE D'USO ED UNA SERIE DI PRESCRIZIONI NON PERTINENTI)._
Legge regionale 09 febbraio 2010, n.4
L.R. Marche 9 febbraio 2010, n. 4: "Norme in materia di beni e attività culturali". (BUR n. 17 del 18 febbraio 2010) CAPO I Oggetto e finalità Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Ai fini di cui all'articolo 5, comma 3, dello Statuto, la presente legge detta norme in materia di beni e attività culturali […]