Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Legge federale 11 agosto 1995

Legge federale 11 agosto 1995 e successivi emendamenti del 21 marzo e 25 giugno 2002, 4 giungo 2003 e 22 agosto 2004: “Charitable activities and organizations”. (Omissis) Section I. General Provisions Article 1. Charitable Activities Charitable activities shall be interpreted as voluntary activities of the citizens and of the legal entities involved in altruistic (unpaid […]

Parere 30 settembre 2005

Per giustificare bioeticamente il fondamento e i limiti del diritto
alla cura e all’accudimento nei confronti delle persone in stato
vegetativo permanente, va ricordato che ciò che va loro garantito è
il sostentamento ordinario di base: la nutrizione e l’idratazione,
sia che siano fornite per vie naturali che per vie non naturali o
artificiali. Nutrizione e idratazione vanno dunque considerati atti
dovuti eticamente – oltre che deontologicamente e giuridicamente – in
quanto indispensabili per garantire le condizioni fisiologiche di base
per vivere. Anche quando l’alimentazione e l’idratazione devono
essere forniti da altre persone ai pazienti in SVP per via
artificiale, sussistono pertanto ragionevoli dubbi sul considerare
tali atti come “atti medici” o “trattamenti medici” in senso proprio,
e non quali forme di assistenza ordinaria di base. Dunque, la
sospensione di tali pratiche va valutata non come la doverosa
interruzione di un accanimento terapeutico, ma piuttosto come una
forma da un punto di vista umano e simbolico particolarmente crudele
di “abbandono” del malato. Tuttavia, qualora l’alimentazione e
l’idratazione assumano “carattere straordinario” e la loro sospensione
sia stata validamente richiesta dal paziente nelle proprie
Dichiarazioni anticipate di trattamento, non pare in dubbio che il
medico possa accedere a tale richiesta, sebbene a questa soluzione
sembra che osti la grande difficoltà psicologica ed umana di lasciar
morire il paziente per inedia. Diversa è invece l’ipotesi tipica
sopra descritta, in cui alimentazione ed idratazione più che il
carattere di un atto medico, abbiano quello di una ordinaria
assistenza di base. In tale fattispecie, la richiesta nelle
Dichiarazioni anticipate di una sospensione di detto trattamento si
configura infatti come istanza di una vera e propria eutanasia
omissiva, omologabile sia eticamente che giuridicamente ad un
intervento eutanasico attivo, illecito sotto ogni profilo.

Circolare ministeriale 22 settembre 2005

Ministero dell’Interno. Circolare 22 ottobre 2005: “Decreto Legislativo 30 maggio 2005, n. 140 – Attuazione della direttiva 2003/9/CE che stabilisce norme minime relative all’accoglienza dei richiedenti asilo”. (omissis) Il 21 luglio 2005 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nr. 168, il Decreto Legislativo 30 maggio 2005, n. 140 , concernente “Attuazione della direttiva 2003/9/CE che […]

Statuto 22 luglio 2005

“Fondo per la Formazione continua negli Enti Religiosi”, 2005. STATUTO Articolo 1 Denominazione ‑ Soci 1. A seguito dell’accordo interconfederale tra AGIDAE e Cgil Cisl e Uil – che assumono la qualifica di soci fondatori ‑ è costituito, secondo quanto previsto dall’art. 118, Legge 23 dicembre 2000 n. 388, e successive modificazioni ed integrazioni, il […]

Risoluzione 19 luglio 2005, n.91/E

Agenzia delle Entrate. Risoluzione 19 luglio 2005, n. 91/E: “Imposte sui redditi. Art. 6, comma 1, lettera c), del D.P.R. n. 601 del 1973”. (Omissis) Con la nota sopra evidenziata codesta […] ha chiesto il parere della scrivente in merito all’applicabilità dell’agevolazione recata dall’articolo 6, comma 1, lettera c), del DPR n. 601 del 29 […]

Circolare 12 novembre 2004, n.3243

Circolare 12 novembre 2004, n. 3243: “Direttive agli enti di culto e formazione religiosa, di beneficenza ed assistenza, legge regionale 26 gennaio 1953, n. 2 (cap. 672096), ed agli enti morali di assistenza e beneficenza, aventi finalità culturali, educative e sociali, legge regionale 30 dicembre 1960, n. 47 (cap. 672005)”. ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI A […]

Circolare ministeriale 26 giugno 1998, n.168/E

Circolare ministeriale 26 giugno 1998 n. 168/E: “Decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460: disposizioni riguardanti le organizzazioni non lucrative di utilità sociale”. PREMESSA Con circolare n.124/E del 12 maggio 1998 sono stati forniti i chiarimenti necessari al fine di assicurare uniformita’ di interpretazione da parte degli uffici interessati relativamente alle norme concernenti il riordino […]

Legge 11 luglio 1986, n.390

Legge 11 luglio 1986, n. 390: “Disciplina delle concessioni e delle locazioni di beni immobili demaniali e patrimoniali dello Stato in favore di enti o istituti culturali, degli enti pubblici territoriali, delle unità sanitarie locali, di ordini religiosi e degli enti ecclesiastici”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 170, del 24 luglio 1986) Preambolo […]

Decreto legislativo 30 maggio 2005, n.140

Decreto Legislativo 30 maggio 2005, n. 140: “Attuazione della direttiva 2003/9/CE che stabilisce norme minime relative all’accoglienza dei richiedenti asilo negli Stati membri”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Itliana” n. 168 del 21 luglio 2005) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; Vista la direttiva 2003/9/CE del Consiglio dell’Unione europea […]

Sentenza 29 gennaio 2002, n.6799

Poiché l’indennizzo ai soggetti danneggiati da vaccinazioni
obbligatorie, trasfusioni ed emoderivati, di cui alla legge n. 210 del
1992, ha natura non risarcitoria, ma assistenziale in senso lato, la
quale può essere ricondotta agli art. 2 e 32 Cost. e alle prestazioni
poste a carico dello Stato in ragione del dovere di solidarietà
sociale, le controversie che hanno ad oggetto la spettanza di tale
indennità (e dei suoi accessori, quali gli interessi), rientrano in
quelle previste dall’art. 442 c.p.c. Inoltre risulta essere
manifestamente infondata, in riferimento all’art. 3 cost., la
questione di legittimità dell’art. 2 della legge n. 210 del 1992,
nella parte in cui, a differenza di quanto stabilito per i soggetti
danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, non prevede il diritto del
soggetto danneggiato a seguito di trasfusione a percepire l’indennizzo
sin dal momento di entrata in vigore della legge medesima, in quanto
la situazione di coloro che hanno riportato lesioni o infermità a
causa di vaccinazioni obbligatorie è diversa da quella di chi abbia
riportato danni a causa della somministrazione di sangue o di suoi
derivati e la diversità dell’evento dannoso può ben giustificare la
diversità dell’indennizzo accordato.