Dicastero per la Dottrina della Fede “Dignitas infinita circa la dignità umana”
Dal sito www.vatican.va
Dichiarazione Dignitas infinita
circa la dignità umana
Presentazione
Nel Congresso del 15 marzo del 2019, l’allora Congregazione per la Dottrina della Fede decise di avviare «la redazione di un testo evidenziando l’imprescindibilità del concetto di dignità della persona umana all’interno dell’antropologia cristiana e illustrando la portata e le implicazioni benefiche a livello sociale, politico ed economico, tenendo conto degli ultimi sviluppi del tema nell’ambito accademico e delle sue ambivalenti comprensioni nel contesto odierno». Un primo progetto al riguardo, elaborato con l’aiuto di alcuni Esperti nel corso dell’anno 2019, venne ritenuto insoddisfacente da una Consulta ristretta della Congregazione, svoltasi l’8 ottobre dello stesso anno.
Si procedette ad elaborare ex novo un’altra bozza del testo da parte dell’Ufficio Dottrinale, sulla base del contributo di diversi Esperti. La bozza venne presentata e discussa da una Consulta ristretta svoltasi il 4 ottobre del 2021. Nel gennaio 2022 la nuova bozza fu presentata nella Sessione Plenaria della Congregazione, durante la quale i Membri hanno provveduto ad abbreviare e semplificare il testo.
Il 6 febbraio del 2023, il nuovo testo emendato è stato valutato da una Consulta ristretta che ha proposto alcune ulteriori modifiche. La nuova versione è stata sottomessa alla valutazione della Sessione Ordinaria del Dicastero (Feria IV) il 3 maggio del 2023. I Membri hanno concordato che il documento, con alcune modifiche, poteva essere pubblicato. Il Santo Padre Francesco ha approvato i Deliberata di questa Feria IV nel corso dell’Udienza a me concessa il 13 novembre del 2023. In questa occasione, mi ha inoltre chiesto di evidenziare nel testo tematiche strettamente connesse al tema della dignità, come ad esempio il dramma della povertà, la situazione dei migranti, le violenze contro le donne, la tratta delle persone, la guerra ed altre. Per onorare al meglio tale indicazione del Santo Padre, la Sezione Dottrinale del Dicastero ha dedicato un Congresso all’approfondimento della lettera enciclica Fratelli tutti, che offre un’originale analisi ed approfondimento della questione della dignità umana “al di là di ogni circostanza”.
Con lettera datata 2 febbraio 2024, in vista della Feria IV del successivo 28 febbraio, è stata inviata ai Membri del Dicastero una nuova bozza del testo, notevolmente modificata, con la seguente precisazione: «questa ulteriore stesura si è resa necessaria per andare incontro ad una specifica richiesta del Santo Padre. Egli ha esplicitamente sollecitato a fissare meglio l’attenzione sulle attuali gravi violazioni della dignità umana nel nostro tempo, sulla scia dell’enciclica Fratelli tutti. L’Ufficio Dottrinale ha provveduto così a ridurre la parte iniziale […] e ad elaborare più dettagliatamente quanto indicato dal Santo Padre». La Sessione Ordinaria del Dicastero, in data 28 febbraio 2024, ha infine approvato il testo dell’attuale Dichiarazione. Nel corso nell’Udienza concessa a me insieme al Segretario della Sezione Dottrinale, Mons. Armando Matteo, in data 25 marzo 2024, il Santo Padre ha quindi approvato la presente Dichiarazione e ne ha ordinato la pubblicazione.
L’elaborazione del testo, protrattasi per cinque anni, permette di capire che ci si trova di fronte ad un documento che, per la serietà e la centralità della questione della dignità nel pensiero cristiano, ha avuto bisogno di un notevole processo di maturazione per arrivare alla stesura definitiva che oggi pubblichiamo.
Nelle prime tre parti, la Dichiarazione richiama fondamentali principi e presupposti teorici, al fine di offrire importanti chiarimenti che possono evitare le frequenti confusioni che si verificano nell’uso del termine “dignità”. Nella quarta parte, presenta alcune situazioni problematiche attuali in cui l’immensa e inalienabile dignità che spetta ad ogni essere umano non è adeguatamente riconosciuta. La denuncia di tali gravi e attuali violazioni della dignità umana è un gesto necessario, perché la Chiesa nutre la profonda convinzione che non si può separare la fede dalla difesa della dignità umana, l’evangelizzazione dalla promozione di una vita dignitosa, e la spiritualità dall’impegno per la dignità di tutti gli esseri umani.
Tale dignità di tutti gli esseri umani può, infatti, essere intesa come “infinita” (dignitas infinita), così come san Giovanni Paolo II affermò in un incontro con persone affette da certe limitazioni o disabilità,[1] al fine di mostrare come la dignità di tutti gli esseri umani vada al di là di ogni apparenza esteriore o di ogni caratteristica della vita concreta delle persone.
Papa Francesco, nell’enciclica Fratelli tutti, ha voluto sottolineare con particolare insistenza che questa dignità esiste “al di là di ogni circostanza”, invitando tutti a difenderla in ogni contesto culturale, in ogni momento dell’esistenza di una persona, indipendentemente da qualsiasi deficienza fisica, psicologica, sociale o anche morale. A questo riguardo, la Dichiarazione si sforza di mostrare che ci troviamo di fronte a una verità universale, che tutti siamo chiamati a riconoscere, come condizione fondamentale affinché le nostre società siano veramente giuste, pacifiche, sane e alla fine autenticamente umane.
L’elenco degli argomenti scelti dalla Dichiarazione non è certo esaustivo. I temi trattati sono, tuttavia, proprio quelli che permettono di esprimere vari aspetti della dignità umana che oggi possono essere oscurati nella coscienza di molte persone. Alcuni saranno facilmente condivisibili da diversi settori delle nostre società, altri di meno. Comunque, tutti ci sembrano necessari perché, nel loro insieme aiutano a riconoscere l’armonia e la ricchezza del pensiero sulla dignità che sgorga dal Vangelo.
Questa Dichiarazione non ha la pretesa di esaurire un argomento così ricco e decisivo, ma intende fornire alcuni elementi di riflessione che aiuteranno a tenerlo presente nel complesso momento storico in cui viviamo, affinché in mezzo a tante preoccupazioni e ansie non perdiamo la strada e non ci esponiamo a più laceranti e profonde sofferenze.
Víctor Manuel Card. Fernández
Prefetto