Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Legge 24 luglio 1996

Education Act, 24 luglio 1996. An Act to consolidate the Education Act 1944 and certain other enactments relating to education, with amendments to give effect to recommendations of the Law Commission. [24th July 1996] BE IT ENACTED by the Queen’s most Excellent Majesty, by and with the advice and consent of the Lords Spiritual and […]

Legge 1993, n.35

Regno Unito: Education Act, 1993 (c. 35). (omissis) Religious education Procedure for preparing agreed syllabus of religious education. 15.—(1) This section has effect in respect of the area of a local education authority if an order under section 12(1)(b) of this Act applies to the area. (2) Within six months of the date of the […]

Legge 19 dicembre 1995

Regno Unito: Church of Scotland (Property and Endowments) Amendment Order Confirmation Act, 19 Dicembre 1995. An Act to confirm a Provisional Order under the Private Legislation Procedure (Scotland) Act 1936, relating to Church of Scotland (Property and Endowments). Amendment. [19th December 1995] WHEREAS the Provisional Order set forth in the Schedule hereunto annexed has been […]

Legge 26 maggio 1994

Regno Unito: Church of Scotland (Properties and Investments)Order Confirmation Act, 26 maggio 1994. An Act to confirm a Provisional Order under the Private Legislation Procedure (Scotland) Act 1936, relating to Church of Scotland (Properties and Investments). [26th May 1994] WHEREAS the Provisional Order set forth in the Schedule hereunto annexed has been made by the […]

Sentenza 25 luglio 2005, n.932

Il diritto di libertà religiosa sancito dall’art. 9 della CEDU
include la libertà di manifestare il proprio credo ed in particolare
di esercitare il culto. Le condizioni di lavoro possono però trovarsi
in conflitto con le modalità di esercizio del culto; nel caso di
specie, turni lavorativi che includono la domenica contrastano con il
desiderio del lavoratore cristiano di godere del giorno festivo
previsto dalla propria religione. L’art. 9, 2° comma della CEDU
permette tuttavia restrizioni al diritto di manifestare la propria
fede religiosa; dunque è da ritenersi che il datore di lavoro non
abbia un obbligo assoluto di rispettare il diritto del dipendente
all’esercizio del culto, ma possa limitarlo, tenendo conto delle
necessità dell’impresa. Un dipendente che rifiuti di lavorare la
domenica in ragione della sua religione, può perciò essere
legittimamente licenziato e la sua libertà religiosa non risulta
violata se la restrizione operata (in questo caso la fissazione di un
turno domenicale) è ragionevole e risponde alle necessità economiche
dell’impresa.
Il datore di lavoro dovrà ad ogni modo cercare di predisporre
specifici aggiustamenti a favore delle esigenze religiose del
dipendente; tuttavia il licenziamento appare giustificato in base
all’Employment Rights Act 1996 se è stato fatto tutto il possibile
per porre in atto tali aggiustamenti e per giungere ad una soluzione
di compromesso che permetta al dipendente l’esercizio del suo
diritto (cosa accaduta nel caso di specie, dove era stato offerto un
posto di lavoro alternativo nella medesima azienda, nel quale non
erano previsti turni lavorativi la domenica).
Quanto alla motivazione del licenziamento, essa non è rinvenibile
nella religione del dipendente, ma nel suo rifiuto ad adeguarsi
all’orario di lavoro previsto e ad accettare altre soluzioni
alternative offerte dall’impresa; non si tratta, perciò, di un
licenziamento discriminatorio.

Sentenza 22 marzo 2006

HOUSE OF LORDS OPINIONS OF THE LORDS OF APPEAL FOR JUDGMENT IN THE CAUSE R (on the application of Begum (by her litigation friend, Rahman)) (Respondent) v. Headteacher and Governors of Denbigh High School (Appellants) [2006] UKHL 15 LORD BINGHAM OF CORNHILL My Lords, The respondent, Shabina Begum, is now aged 17. She contends that […]

Legge 16 febbraio 2006

La legge amplia la protezione prevista nel Public Order Act del 1986
contro espressioni e comportamenti razzisti: costituiranno reato anche
le azioni che incitano all’odio motivato dall’appartenenza
religiosa. La protezione contro l’odio religioso è garantita senza
distinzioni in base all’appartenenza confessionale; i comportamenti
perseguibili comprendono, discorsi e comportamenti minacciosi ed
offensivi, diffusione di materiale che incita all’odio,
rappresentazioni e programmi che istigano all’odio e così via. Si
precisa che l’intervento contro tali comportamenti non dovrà
pregiudicare il diritto alla libertà di espressione.

Legge 10 luglio 2003

Act 2003, Chapter 18, 10 luglio 2003: “Sunday Working (Scotland)”. An Act to make provision as to the rights of shop workers and betting workers under the law of Scotland in relation to Sunday working; and for connected purposes. BE IT ENACTED by the Queen’s most Excellent Majesty, by and with the advice and consent […]