Ordine del giorno 23 novembre 2009, n.79
Comune di Maleo
(LO)
(LO)
Deliberazione del Consiglio
comunale n. 79 del 23 Novembre 2009
comunale n. 79 del 23 Novembre 2009
Ordine del giorno: “Presenza
del crocefisso nelle aule scolastiche”
(estratto)
del crocefisso nelle aule scolastiche”
(estratto)
Il Consiglio comunale di Maleo
(LO)
(LO)
Premesso:
– che dopo la sentenza della Corte
europea di Strasburgo che dice ‘no’ al crocefisso a
scuola, il Governo ha annunciato che farà ricorso;
europea di Strasburgo che dice ‘no’ al crocefisso a
scuola, il Governo ha annunciato che farà ricorso;
– che il Vaticano ha bocciato la
sentenza che ha definito ‘miope e sbagliata’, e ha parlato
di ‘pesante interferenza’ in una materia
‘profondamente legata all’identità storica,
culturale, spirituale del popolo italiano’;
sentenza che ha definito ‘miope e sbagliata’, e ha parlato
di ‘pesante interferenza’ in una materia
‘profondamente legata all’identità storica,
culturale, spirituale del popolo italiano’;
– che la presenza obbligatoria del
crocefisso nelle aule scolastiche è prevista e contemplata
dall’art. 118 del R.D. 30 Aprile 1924 n. 965, nonché dal
R.D. 26 Aprile 1924 n. 1297;
crocefisso nelle aule scolastiche è prevista e contemplata
dall’art. 118 del R.D. 30 Aprile 1924 n. 965, nonché dal
R.D. 26 Aprile 1924 n. 1297;
– che il Consiglio di Stato, con
parere n. 63/1988 Sezione II del 24 Luglio 1988 ha stabilito che le
norme regolanti l’esposizione del crocefisso nelle aule
scolastiche non possono essere considerate implicitamente abrogate
dalla nuova regolamentazione concordataria sull’insegnamento
della religione cattolica sul rilievo che la ‘croce’, a
parte il significato per i credenti, rappresenta il simbolo della
civiltà e della cultura cristiana, nella sua radice storica,
come valore universale, indipendente da specifica confessione
religiosa;
parere n. 63/1988 Sezione II del 24 Luglio 1988 ha stabilito che le
norme regolanti l’esposizione del crocefisso nelle aule
scolastiche non possono essere considerate implicitamente abrogate
dalla nuova regolamentazione concordataria sull’insegnamento
della religione cattolica sul rilievo che la ‘croce’, a
parte il significato per i credenti, rappresenta il simbolo della
civiltà e della cultura cristiana, nella sua radice storica,
come valore universale, indipendente da specifica confessione
religiosa;
– che la civiltà occidentale,
di cui il nostro paese è una delle sue culle, scaturisce dal
sistema di valori di cui la cultura cristiana si è resa
interprete nel corso dei secoli;
di cui il nostro paese è una delle sue culle, scaturisce dal
sistema di valori di cui la cultura cristiana si è resa
interprete nel corso dei secoli;
– che in questa dimensione il
crocefisso è diventato il simbolo stesso della nostra
identità culturale, di fratellanza, di pace e di
giustizia;
crocefisso è diventato il simbolo stesso della nostra
identità culturale, di fratellanza, di pace e di
giustizia;
– che questi valori assumono una
consistenza ancor più rilevante in presenza di fenomeni
immigratori che mettono a confronto culture e religioni
diverse;
consistenza ancor più rilevante in presenza di fenomeni
immigratori che mettono a confronto culture e religioni
diverse;
tutto ciò premesso: esprime
totale contrarietà verso la sentenza della Corte Europea. E
anzi, ritiene che i crocefissi debbano essere presenti non solo in
tutte le aule scolastiche, ma anche in tutti gli uffici
pubblici.
totale contrarietà verso la sentenza della Corte Europea. E
anzi, ritiene che i crocefissi debbano essere presenti non solo in
tutte le aule scolastiche, ma anche in tutti gli uffici
pubblici.