Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Libri • 29 Novembre 2024

“Libertà religiosa e collaborazione nei processi di differenziazione regionale” a cura di Giuseppe D’Angelo

Il volume si collega idealmente, rappresentandone una sorta di prosecuzione, al Convegno internazionale di studi dal titolo “La promozione del fattore religioso tra unità della Repubblica e autonomia territoriale. Solidarietà, sussidiarietà, collaborazione”, svoltosi il 16 maggio dello scorso anno presso l’Università degli Studi di Salerno, campus di Fisciano, e organizzato dalle cattedre di Diritto Ecclesiastico, Diritto Canonico e Diritto del Terzo settore (titolari Giuseppe D’Angelo e Carmela Elefante), nonché dall’Osservatorio OPEROSTI (Osservatorio sulla Proprietà e gli Enti Religiosi, le Organizzazioni non lucrative e della Sussidiarietà, il Terzo settore e l’Impresa sociale) con il contributo del Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) e del Dottorato di Ricerca in Scienze Giuridiche dell’Ateneo salernitano. Esso mette in relazione le tendenze evolutive del diritto ecclesiastico (ovvero del rapporto di mutuo condizionamento che si instaura tra ordinamento giuridico e fattore religioso, in particolare, soggetti e fini religiosi) e i percorsi di attuazione del regionalismo italiano per riflettere su stato attuale e prospettive della tensione dialettica tra unità della Repubblica e autonomia territoriale, in un momento storico caratterizzato dal ripresentarsi all’attenzione del dibattito pubblico del tema dell’autonomia regionale differenziata di cui all’art. 116, comma 3, Cost.. A venire presi in esame, nell’ottica della tensione dialettica tra unità della Repubblica e autonomia territoriale, sono quindi tanto le forme della tutela promozionale della libertà religiosa che quelle della collaborazione tra le istituzioni pubbliche e i gruppi e le confessioni religiose nello svolgimento delle attività di interesse generale secondo sussidiarietà, nella recente e sempre più pervasiva prospettiva dello sviluppo umano integrale e della sostenibilità. Vi confluiscono, con la preziosa presentazione di Antonio Vitale, contributi di studiosi autorevoli, che animano con costanza di presenza e di iniziative scientifiche il dibattito sui temi trattati e che per afferenze scientifico-disciplinari e soprattutto per approcci metodologici, consentono di ritenere realizzata quella doverosa apertura interdisciplinare che caratterizza ogni ambito degli studi giuridici ma che si fa particolarmente stringente, si può dire connaturata, proprio quando ci si occupa di rilevanza giuridica del fattore religioso.

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