“Il nuovo assetto del Sovrano Militare Ordine di Malta. La riforma del 2022 nella fedeltà a una storia millenaria” di A. Tomer
Le cause dell’attenzione che ha circondato il Sovrano Militare Ordine di Malta negli ultimi anni appaiono facilmente intuibili: un’istituzione già destinata a non poter passare inosservata agli occhi del mondo contemporaneo (che spesso guarda ad essa come a un curioso ma suggestivo anacronismo) né sullo scenario della comunità internazionale (sul quale opera stabilmente, nonostante caratteristiche senz’altro sui generis) non poteva infatti che attrarre il più ampio interesse nel momento in cui è venuta a trovarsi al centro di eventi tanto turbolenti quanto quelli sperimentati nel 2016, che hanno infine portato a una riforma complessiva della Costituzione e del Codice melitensi. Tale comprensibile curiosità, tuttavia, si è rivelata spesso mal direzionata: e ciò non solo per l’approccio ‘scandalistico’ adottato dai media, ma anche come conseguenza della tendenza a considerare l’Ordine quale separato dalla sua storia e dalle sue relazioni costitutive. In questo senso, la presente monografia si propone di affrontare i principali temi emergenti dal rinnovamento legislativo del 2022 (specificamente gli interrogativi ricorrenti circa la sovranità dell’Ordine e il suo rapporto con la Santa Sede) alla luce delle diverse dimensioni coinvolte: vale a dire ripercorrendo gli sviluppi plurisecolari in cui tale sovranità e tali relazioni affondano le proprie radici; prendendo in esame l’attuale presenza dell’Ordine nella comunità internazionale e il suo riconoscimento secondo i differenti punti di vista espressi dalla dottrina internazionalistica; analizzando il nuovo ordinamento melitense così come modellato dalla Costituzione e dal Codice vigenti. A questo proposito, il volume si concentra sui profili più rilevanti – e dibattuti – che inevitabilmente investono tanto la condizione interna quanto quella internazionale dell’Ordine: a partire quindi dalle nuove disposizioni relative al suo Gran Maestro e dal legame con il Papa e il diritto canonico.