Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 12 marzo 2009, n.42967/98

Il mancato riconoscimento di una confessione religiosa (nel caso di
specie: dei Testimoni di Geova) integra una discriminazione in base
all’art. 14 della CEDU, in combinazione con l’art. 9 CEDU, quando
il riconoscimento giuridico implica vari privilegi (tra cui
l’esenzione di quanti svolgono funzioni religiose dal servizio
militare o civile) ed i criteri con i quali è concesso sono stati
applicati arbitrariamente. Il ricorrente svolge funzioni
para-sacerdotali tra i Testimoni di Geova in Austria e ha lamentato di
essere stato obbligato a prestare servizio militare o civile quando
invece chi svolge funzioni religiose nell’ambito di comunità
religiose riconosciute dalla legge ne è esentato. Il ricorrente
perciò sostiene che sia stato violato l’articolo 14 CEDU (divieto
di discriminazione) letto congiuntamente all’articolo 9 CEDU.
L’esenzione dei ministri di culto dal servizio militare o civile, in
forza della rilevanza del loro ruolo ai fini del funzionamento delle
comunità religiose, ricade nell’ambito di applicazione delle tutele
di cui all’articolo 9 CEDU. Di conseguenza risulta applicabile anche
il divieto di discriminazione di cui all’articolo 14 CEDU.
Nell’esaminare se la disparità di trattamento lamentata dal
ricorrente (e analogamente nei casi Gütl c. Austria
[https://www.olir.it/ricerca/index.php?Form_Document=4957] e Lang c.
Austria [https://www.olir.it/ricerca/index.php?Form_Document=4965]) sia
oggettivamente e ragionevolmente fondata, la Corte richiama la sua
sentenza Religionsgeneinschaft Der Zeugen Jehovas v. Austria
[https://www.olir.it/ricerca/index.php?Form_Document=4772] (Comunità
religiosa dei Testimoni di Geova e altre c. Austria) del 31 luglio
2008. In tale sentenza la Corte ha stabilito che uno dei criteri per
il riconoscimento giuridico in quanto società religiosa, status che
in Austria implica vari privilegi (tra cui l’esenzione di quanti
svolgono funzioni religiose dal servizio militare o civile), è stato
applicato arbitrariamente. Dato che la disparità di trattamento nei
confronti del ricorrente discende da questo mancato riconoscimento in
violazione della Convenzione, essa va ritenuta discriminatoria.

Sentenza 18 maggio 2006, n.16995

Lo stato di incoscienza del paziente priva il diniego, precedentemente
manifestato nei confronti della sottoposizione ad emotrasfusioni, del
necessario requisito della attualità del dissenso. Inoltre, il grave
stato di necessità impone, in ogni caso, ai sanitari il ricorso a
qualunque intervento terapeutico necessario per salvare la vita del
paziente.

Sentenza 21 gennaio 2009, n.2735

Incorre nel reato di evasione dal regime cautelare degli arresti
domiciliari il soggetto sottoposto a tale regime che si allontana dal
suo domicilio per partecipare ad una funzione religiose al di fuori
dei termini e senza il rispetto delle modalità fissate dall’autorità
giudiziaria. Nel caso di specie, un testimone di Geova sottoposto a
provvedimento restrittivo della libertà con facoltà di assentarsi
dal domicilio fissato ogni prima domenica del mese per partecipare con
scorta alle cerimonie liturgiche presso una Sala del Regno, dopo aver
sollecitato la messa a disposizione della scorta da parte dei
carabinieri, si allontanava dal proprio domicilio senza di essa
durante la seconda domenica del mese, facendodovi ritorno alla fine
della cerimonia religiosa. Per la Suprema Corte allontanandosi dal suo
domicilio senza il supporto della scorta, il testimone di Geova ha
consapevolmente violato il regime di arresti domiciliari come
specificamente applicatogli: integra, infatti, il delitto di evasione,
e non una mera inosservanza del provvedimento cautelare, anche un
temporaneo allontanamento dal luogo di custodia domestica, con
modalità diverse da quelle consentite dal giudice che ha disposto e
modulato la dinamica evolutiva della misura cautelare inframurale.

Sentenza 02 marzo 2007, n.21

L’esercizio del diritto di difesa costituisce una facoltà
dell’incolpato e non può trasformarsi ab extra in imposizione per il
soggetto che liberamente intenda sottrarsi all’iter disciplinare,
rendendosi irreperibile nel corso del procedimento dinanzi agli organi
a ciò deputati.

Sentenza 14 dicembre 2006, n.40789

Le condotte violente ed offensive nei confronti della moglie non
riconducibili a un carattere di abitualità, né collegabili ad un
dolo unitario di vessazione non costituiscono il reato di cui
all’articolo 572 c.p. (capo b), laddove tali condotte risultino
espressione di una reattività estemporanea che affondi le sue radici
nel clima di dissidio tra i coniugi derivante, tra gli altri, dalla
diversa religione praticata dagli stessi e dalle differenti scelte
circa l’educazione religiosa dei figli.

Ordinanza 01 giugno 2004

L’art. 5 dello Statuto della Congregazione Cristiana dei Testimoni
di Geova stabilisce che “l’espulsione dei soci aderenti è
deliberata dall’assemblea su proposta del Corpo degli anziani delle
Congregazioni locali”. Tale provvedimento deve essere valutato dal
giudice statuale non con riferimento al merito dell’espulsione,
rispetto alla quale detto giudice potrebbe anche – come propugnato da
autorevole dottrina – ritenersi privo di ogni competenza, stante
l’art. 8, comma 1, Cost. che prevede la piena libertà delle
confessioni religiose, con conseguente insindacabilità giudiziale dei
provvedimenti di disassociazione, esclusione e/o scomunica dei loro
adepti o fedeli, ma con riferimento alla forma del provvedimento di
disassociazione o espulsione il quale deve fare salvo, sulla base del
principio generale dell’ordinamento sul “giusto processo”, il
diritto alla piena difesa dell’incolpato ed il rispetto degli
adempimenti procedurali previsti dallo statuto.

Sentenza 18 giugno 2002, n.154

Tribunale costituzionale. Sentenza n. 154 del 18 luglio 2002. El Pleno del Tribunal Constitucional, compuesto por don Manuel Jiménez de Parga y Cabrera, Presidente, don Tomás S. Vives Antón, don Pablo García Manzano, don Pablo Cachón Villar, don Vicente Conde Martín de Hijas, don Guillermo Jiménez Sánchez, doña María Emilia Casas Baamonde, don Javier Delgado […]

Sentenza 20 febbraio 2001

United States Court of Appeals. Sentenza 20 febbraio 2001: “Testimoni di Geova ed attività di proselitismo: possibili limitazioni all’esercizio del diritto di libertà religiosa”. Appeal from the United States District Court for the Southern District of Ohio at Columbus. No. 99-00526–Edmund A. Sargus, Jr., District Judge. Argued: September 21, 2000 Decided and Filed: February 20, […]

Ordinanza 01 ottobre 2002

TRIBUNALE ORDINARIO DI VENEZIA SEZIONE DEL GIUDICE DELLE INDAGINI PRELIMINARI N. 154/99 R.G. notizia di reato N. 544/99 R.G. G.I.P. ORDINANZA di archiviazione Il Giudice per le Indagini Preliminari dr. Giandomenico Gallo letti gli atti del procedimento penale sopraindicato nei confronti di *** *** *** ed altri tutti indagati per il reato di diffamazione (artt. […]