Libertà religiosa
Emerge da tutto questo, cje la libertà religiosa non è, come il libero pensiero, un concetto o un principio filosofico, non è neppure, come la libertà ecclesiastica, un concetto o un principio teologico; ma è un concetto o un principio essenzialmente giuridico." (F. Ruffini, La libertà religiosa. Storia dell'idea, Torino, Fratelli Bocca Editori, 1901, p. 5).
A più di cento anni dalla loro pubblicazione le parole di Francesco Ruffini riesco a descrivere con incisività il sento della tutela che deve essere accordata alla libertà religione pur in un contesto sociale ampiamente mutato. Il processo di trasformazione in senso multi-culturale e multi-religioso dell'Italia e dell'Europa occidentale, un processo di lunga durata, che lascerà tracce profonde e probabilmente permanenti nel nostro paese ed in quelli a noi più vicini, ha infatti accentuato alcuni aspetti confluttuali.
Il tema dei diritti in questo processo di integrazione è centrale. E quelli attinenti alla libertà di coscienza e di religione (con la connessa questione della non discriminazione per questi motivi), sono i più direttamente coinvolti nel processo di trasformazione in corso in Italia ed in Europa. Diritti che se esprimono il loro maggiore momento di frizione con riferimento all'identità delle persone e dei gruppi di nuovo insediamento, non mancano di influenzare anche le posizioni giuridiche consolidate. Un ripensamento dei canoni di analisi dei temi cari allo studio delle libertà di coscienza e di religione pare perciò, più che opportuno, indispensabile.
In questo spazio, in certo qual modo collaterale e di completamento delle altre aree tematiche proposte, OLIR.it intende proporre i materiali per affrontare queste problematiche in chiave non solo scientifica ma anche operativa: affiancando ln queste pagine allo studio dei “vecchi e nuovi problemi delle libertà di coscienza e di religione” , l'elaborazione di strumenti che possano dare un concreto contributo al "buon governo" del multiculturalismo. (A.G. Chizzoniti)
Le sotto-aree:
analisi e approfondimenti
-
De Gregorio Laura, La legge generale sulla libertà religiosa. Disegni e dibattiti parlamentari (2012)
- De Marco Pietro, Capricci liberticidi, poeti metafisici, gesuiti e un morto per hyperdose (pdf), commento al Disegno di legge n. 1777, Disposizioni concernenti il reato di manipolazione mentale, approvato dalla Commissione giustizia del Senato il 4 marzo 2004
- Ferrari Silvio, Dio, religione e Costituzione (pdf)
- Ferrari Silvio, Diritto e politica della libertà religiosa: le relazioni tra Stato e confessioni religiose (pdf), relazione tenuta alla OSCE Parliamentary Assembly, Conference on Religious Freedom, Rome , 9-10 October, 2003
- Fumagalli Carulli Ombretta, Il cammino della libertà religiosa: un successo delle religioni, un successo dell’OSCE, per la sicurezza e la democrazia, Keynote Speech on OSCE – ODIHR Supplementary Human Dimension Meeting Freeedom of Religion or Belief, 9 July 2009, Hofburg, Vienna (pdf)
- González Schmal Raúl, «La libertad religiosa en México». Aspecto jurídico (febbraio 2006) (pdf)
- Licastro Angelo, L’intervento del giudice nelle formazioni sociali religiose a tutela dei diritti del fedele espulso (febbraio 2005) (pdf)
- Lo Giacco Maria Luisa , Libertà religiosa e libertà di circolazione: convergenze e divergenze nella dinamica del diritto europeo (agosto 2005) (pdf)
- Martínez-Torrón Javier, La contribución de la Ley Orgánica de Libertad Religiosa a la transición democrática en España (noviembre 2005) (pdf)
Legge federale 30 marzo 2015, n.39
[La Redazione di OLIR.it ringrazia per la segnalazione del documento
Rossella Bottoni – Università Cattolica del Sacro Cuore di
Milano]
Sentenza 26 giugno 2015, n.14–556
Sentenza 09 aprile 2015, n.630
RENVOIE à la Cour de justice de l’Union européenne
la question suivante: Les dispositions de l’article 4 §1 de
la directive 78/2000/CE du Conseil du 27 novembre 2000 portant
création d’un cadre général en faveur de
l’égalité de traitement en matière
d’emploi et de travail, doivent-elles être
interprétées en ce sens que constitue une exigence
professionnelle essentielle et déterminante, en raison de la
nature d’une activité professionnelle ou des conditions
de son exercice, le souhait d’un client d’une
société de conseils informatiques de ne plus voir les
prestations de service informatiques de cette société
assurées par une salariée, ingénieur
d’études, portant un foulard islamique?
Lettera enciclica 24 maggio 2015
Varie 10 giugno 2015
Varie 03 giugno 2015
Risoluzione 09 giugno 2015
Sentenza 18 maggio 2015, n.2517
Il Collegio rileva che il “sostegno al reddito” serve a
garantire agli studenti meno abbienti l’acquisto di libri e
altri essenziali strumenti scolastici mentre la “integrazione al
reddito” fa parte di una misura più complessa, si
affianca al “buono scuola” che serve per compensare il
pagamento della retta di frequenza. E’ innegabile, tuttavia,
che, pur con tale valenza integrativa, non si giustifica la
differenziazione se le misure hanno le stesse funzioni, e cioè
l’acquisto dei libri e di altri strumenti scolastici. E’
evidente pertanto che se entrambe le misure del “sostegno al
reddito” e della “integrazione al reddito”
soddisfano le stesse esigenze, conseguenzialmente non è
corretto né logico prevedere, nel primo caso, la misura da euro
60 a euro 290 e, nel secondo caso, da euro 400 a euro 950 (che si
aggiungono a integrare il buono scuola), quasi che il beneficio
compensativo per l’acquisto degli strumenti scolastici debba
essere di gran lunga molto maggiore per gli studenti che frequentano
scuole per le quali pagano una retta rispetto agli altri studenti che
non la pagano.