Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 12 ottobre 2018, n.186/2018

La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale
l'art. 41-bis dell'ordinamento penitenziario nella parte in
cui non consente ai detenuti assegnati a quel regime di cuocere cibi
in cella. La disposizione censurata, infatti, viola sia gli artt. 3
che 27 della Costituzione. Alla luce degli obbiettivi cui tendono le
misure restrittive autorizzate dalla disposizione in questione, le
limitazioni in materia di cottura dei cibi, secondo la Consulta,
appaiono incongrue e inutili, configurandosi come
un'ingiustificata deroga all'ordinario regime carcerario,
dotato di valenza meramente e ulteriormente afflittiva. Potersi
esercitare nella cottura dei cibi, al contrario, costituirebbe una
modalità, "umile e dignitosa", per tenersi in
contatto con le usanze del mondo esterno e la negazione
dell'accesso a questa abitudine si configura come una lesione
all'art. 27, terzo comma, Cost., presentandosi
come un'inutile e ulteriore limitazione, contraria al senso
di umanità.

Decreto 18 maggio 2017

Si ringrazia per la segnalazione del documento la dott.ssa
Rossella Bottoni (Università Cattolica del Sacro Cuore di
Milano)

Sentenza 17 marzo 2014, n.14150/08

Le requérant est un ressortissant moldave né en 1973. Il
purge actuellement une peine de vingt-cinq ans d’emprisonnement
à la prison (Roumanie). Invoquant en particulier
l’article 9 (liberté de pensée, de conscience et
de religion), il se plaignait du fait que pendant sa détention
à la prison de Rahova d’avril à mai 1998 et du 9
au 21 février 2009, les autorités de la prison avaient
refusé de lui fournir l’alimentation
végétarienne imposée par ses convictions
bouddhistes.

Regolamento 28 aprile 2008, n.16

Comune di Fiorenzuola d'Arda

Regolamento per il servizio di mensa
scolastica
Approvato con
delibera del Consiglio comunale n. 16 del 28 Aprile 2008 (estratto)


Articolo 8 – Tabelle
dietetiche e diete speciali
 
Le tabelle
dietetiche vengono predisposte dall’Azienda Sanitaria Locale
sulla base del computo calorico ottimale per ciascuna categoria di
bambini; il menù è articolato su 6 settimane. Inoltre
allo scopo di garantire pasti più variati ed appetibili
è differenziato per stagione (un menù invernale e uno
primaverile).
Le tabelle suddette sono disponibili presso
l’Ufficio Pubblica Istruzione per tutti coloro che volessero
prenderne visione.

Il menù della mensa
scolastica è proposto a livello generale e non può
essere variato sulla base di preferenze individuali.
Sono previste
diete speciali solo per bambini che abbiano particolari problemi di
salute (allergie alimentari, morbo celiaco, ecc.); la somministrazione
di dieta particolare dovrà essere richiesta allegando
certificato medico rinnovato annualmente. Il menù può
essere modificato, su specifica richiesta, per esigenze di tipo
religioso.
Per l’acquisto dei generi alimentari da
somministrare, il Comune predispone nel “capitolato
speciale” di appalto le regole alle quali la ditta fornitrice
deve attenersi e i requisiti che i cibi debbono possedere; sono
inseriti anche alimenti provenienti da coltivazioni biologiche e
filiera corta. I menù, predisposti dagli organi competenti,
sono annualmente distribuiti a tutti gli alunni.