Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

Olir

Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Nota 02 marzo 2018

"Nel corso del suo Nono
quinquennio, la Commissione Teologica Internazionale ha condotto uno
studio riguardante la sinodalità nella vita e nella missione
della Chiesa. Il lavoro è stato sviluppato in una apposita
Sottocommissione, presieduta da Mons. Mario Ángel Flores Ramos
[…].

Le discussioni generali su questo tema si sono
svolte sia nel corso dei vari incontri della Sottocommissione che
durante le Sessioni Plenarie della Commissione stessa, tenutesi negli
anni 2014-2017. Il presente testo è stato approvato in forma
specifica dalla maggioranza dei membri della Commissione nel corso
della Sessione Plenaria del 2017, per mezzo di un voto scritto.
É stato, in seguito, sottoposto all’approvazione del suo
Presidente, Sua Ecc. Luis F. Ladaria, S.I., Prefetto della
Congregazione per la Dottrina della Fede, il quale, dopo aver ricevuto
parere favore dal Santo Padre Francesco, in data 2 marzo 2018, ne ha
autorizzato la pubblicazione."

Istruzione 27 aprile 2018

"Per venire incontro alle nuove esigenze manifestate dai Motu
proprio Mitis Iudex Dominus Iesus[1] e Mitis et misericors Iesus[2],
circa la riforma dei processi canonici per le cause di dichiarazione
di nullità del matrimonio, la Congregazione per
l’Educazione Cattolica, nella sua competenza sulle Istituzioni
accademiche per gli studi ecclesiastici, emana questa Istruzione allo
scopo di incoraggiare e di fornire orientamenti per gli studi di
Diritto Canonico.

Essa incomincia, nel primo punto, con
uno sguardo all’attuale presenza delle istituzioni che si
occupano dell’insegnamento del Diritto Canonico nella Chiesa
universale, per mettere in evidenza le risorse e i punti critici e per
sottolineare l’importanza di garantire la qualità
accademica di queste istituzioni al servizio della Chiesa.

Nella prospettiva della riforma dei processi indicati dai Motu
proprio, il secondo punto individua, oltre alle figure già
previste dalle norme del Diritto Canonico, le nuove figure implicate
nella suddetta riforma.

Nel terzo punto, vengono proposti
alcuni possibili percorsi formativi per i vari livelli di competenza,
necessari a svolgere le diverse funzioni.

L’ultimo
punto dell’Istruzione contiene le norme indirizzate ai
rispettivi Gran Cancellieri e Autorità accademiche delle
Istituzioni di Diritto Canonico, delle Facoltà di Teologia e
delle Università Cattoliche.

La presente
Istruzione viene emanata dopo ampia consultazione e dopo aver
consultato, con esito positivo, il Supremo Tribunale della Segnatura
Apostolica."

Ordinanza 09 marzo 2018

"il motivo di ricorso per cassazione con il quale si
denunzi la violazione del diritto del coniuge, quale cattolico
praticante, a sottoporre esclusivamente al tribunale rotale la
questione dello scioglimento del suo matrimonio, è
inammissibile, atteso che nell’ordinamento giuridico italiano
non sussiste alcun diritto di tal fatta, né un rapporto di
pregiudizialità tra il giudizio di nullità del
matrimonio concordatario e quello avente ad oggetto la cessazione
degli effetti civili dello stesso, trattandosi di procedimenti
autonomi, sfocianti in decisioni di natura diversa ed aventi
finalità e presupposti distinti"

Motu proprio 12 febbraio 2018

"Con il presente Motu Proprio
stabilisco:

Art. 1. Al compimento dei settantacinque anni
di età, i Vescovi diocesani ed eparchiali, e quanti sono loro
equiparati dai canoni 381 § 2 CIC e 313 CCEO, come pure i Vescovi
coadiutori e ausiliari o titolari con speciali incarichi
pastorali, sono invitati a presentare al Sommo Pontefice
la rinuncia al loro ufficio pastorale.

Art. 2.
Compiuti i settantacinque anni, i Capi Dicastero della Curia Romana
non Cardinali, i Prelati Superiori della Curia Romana e i Vescovi
che svolgono altri uffici alle dipendenze della Santa Sede, non
cessano ipso facto dal loro ufficio, ma devono presentare la rinuncia
al Sommo Pontefice.

Art. 3. Allo stesso modo, i
Rappresentanti Pontifici non cessano ipso facto dal loro ufficio
al compimento dei settantacinque anni di età, ma in tale
circostanza devono presentare la rinuncia al Sommo Pontefice.

Art. 4. Per essere efficace, la rinuncia di cui agli
articoli 1-3 dev’essere accettata dal Sommo Pontefice, che
deciderà valutando le circostanze concrete.

Art.
5. Una volta presentata la rinuncia, l’ufficio di cui agli
articoli 1-3 è considerato prorogato fino a quando non sia
comunicata all’interessato l’accettazione della rinuncia o
la proroga, per un tempo determinato o indeterminato,
contrariamente a quanto in termini generali stabiliscono i canoni
189 § 3 CIC e 970 § 1 CCEO."

Fonte: w2.vatican.va

Documento 25 novembre 2017

"Al fine di rendere
l’applicazione della nuova legge del processo matrimoniale, a
due anni dalla promulgazione, causa e motivo di salvezza e pace
per il grande numero di fedeli feriti nella loro situazione
matrimoniale, ho deciso, in ragione dell’ufficio di Vescovo di
Roma e Successore di Pietro, di precisare definitivamente alcuni
aspetti fondamentali dei due Motu proprio, in particolare la
figura del Vescovo diocesano come giudice personale ed unico nel
Processo breviore."

FONTE DEL DOCUMENTO:
www.vatican.va

Protocollo di intesa 30 agosto 2017

"ART. 3
 
– La ASL Napoli 1 Centro,
nell’ambito delle azioni descritte in premessa previste dal
Progetto Equità in Salute-Progetto Pilota ASL Napoli 1 Centro e
attraverso le articolazioni aziendali coinvolte
nell’attività progettuale (dr. Raffaele IANDOLO del
Distretto Sanitario n. 27 ASL NA 1 Centro)
 

La rete di offerta solidale costituita dell’Arcidiocesi di
Napoli (in tutte le sue articolazioni, parrocchie, strutture, servizi
ed opere segno), dalla Fondazione “In Nome della Vita” e
dall’Associazione “MASS”
 
Si
impegnano ad attivare – nell’ambito delle azioni previste dal
Progetto Equità in Salute – forme di diretta e concreta
collaborazione.
Nel dettaglio:
Camper
Sanitario-Unità Mobile Senza Dimora-UMI.
Tale azione, che mira a garantire ai senza dimora – italiani e
stranieri – presenti nella città di Napoli un’assistenza
sanitaria di base ad opera di una equipe integrata sanitaria e
sociale, opererà in stretta collaborazione con
l’Arcidiocesi di Napoli ed avrà, come qualificati
riferimenti territoriali di intercettazione della domanda, la rete
delle mense dei S.F.D. e le parrocchie che insistono sui nove Decanati
cittadini e, in particolare, quelle allocate nei quartieri a
più alta concentrazione di senza dimora e che offrono servizi e
luoghi di aggregazione a tale tipologia di persone. All’uopo,
s’individua nell’Ufficio Diocesano Migrantes, per le sue
peculiarità, l’interfaccia operativa con l’ASL
Napoli 1 Centro. Inoltre verrà valutata, grazie alla
disponibilità dei medici dell’Associazione
“MASS”, la loro possibile partecipazione
all’attività dell’UMI che, da progetto, prevede
un’equipe integrata (composta da un medico, un infermiere, un
mediatore culturale e un autista) che opererà sul territorio
cittadino per 30 ore a settimana in orario serale ( ore
17-21)."

Lettera 18 ottobre 2017

"…nella convinzione, pertanto, di dover assicurare da parte mia
una più fraterna attenzione e un più sollecito
accompagnamento umano, sacerdotale, spirituale e professionale a
quanti servono nel cosiddetto 'ruolo diplomatico' della Santa
Sede – Capi Missione e Collaboratori – e a quanti ade esso
stanno preparandosi – alunni della Pontificia Accademia
Ecclesiastica – dispongo quanto segue:

1)
L’attuale ufficio del Delegato per le Rappresentanze Pontificie
viene debitamente rafforzato, costituendo la Terza Sezione della
Segreteria di Stato, con la denominazione di Sezione per il
Personale di ruolo diplomatico della Santa Sede
.

(…)"

Protocollo di intesa 12 gennaio 2017

Articolo 4 – Impegni delle
parti
"La Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e la
Comunità di Sant’Egidio si impegnano, con proprie risorse
professionali ed economiche, nelle attività di individuazione e
valutazione approfondita dei potenziali destinatari del progetto, sino
alla predisposizione dei dossier individuali e familiari, nel rispetto
dei criteri di riservatezza
Inoltre si impegnano a farsi carico
del trasferimento sul territorio nazionale di quanti siano titolari
del visto d’ingresso rilasciato dalle competenti autorità
consolari ai sensi dell’art. 25 del Regolamento (CE) n. 810/2009
del 13 luglio 2009, ed all’accoglienza ed al sostegno nel
processo di inserimento socioculturale un congruo periodo di tempo.
Il Ministero dell’Interno si impegna a portare a conoscenza
delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione
internazionale e della Commissione nazionale le finalità e le
modalità operative del presente progetto, con particolare
riferimento ai criteri adottati nell’ammissione delle persone al
progetto e all’attività di predisposizione dei dossier
individuali e familiari effettuata nella fase iniziale e preliminare
alla concessione del visto per motivi umanitari.
Il Ministero
degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale si impegna,
nei limiti previsti dalla normativa in vigore, a rilasciare i visti di
ingresso tramite le proprie Rappresentanze diplomatico-consolari, una
volta che la lista dei beneficiari elaborata dalle associazioni
proponenti sia stata ratificata dal Ministero dell’Interno
– Dipartimento della PS, all’esito delle verifiche nelle
banche dati pertinenti e degli accertamenti dattiloscopici di
competenza.
(…)"

Ordinanza 18 settembre 2017, n.21541

Secondo le Sezioni Unite della Corte di Cassazione la giurisdizione
dello Stato italiano si estende alle controversie di lavoro promosse
contro gli istituti di educazione e istruzione della Chiesa cattolica
che operano sul territorio nazionale, poiché detti istituti non
posso qualificarsi come enti "centrali", per i quali vige il
principio di non ingerenza sancito dall'art. 11 del Trattato
lateranense del 1929.
Difatti, «occorre ritenere che
l'indicato art. 11 del Trattato si riferisca soltanto agli enti
che partecipano in modo strettamente e direttamente funzionale
all'oragnizzazione (appunto) "centrale" del governo
della confessione religiosa e di culto a carattere universale
denominata "Chiesa Cattolica" , anche se ubicati al di fuori
dei confini della Città del Vaticano».