Motu proprio 07 dicembre 2018, n.CCLXXIV

Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose
OLIR mette a disposizione una serie di dossier sulla libertà religiosa e le relazioni tra Stato e confessioni religiose in alcuni Paesi extra-europei.
Per ciascun paese si possono visualizzare i documenti essenziali e le notizie concernenti le novità legislative e giurisprudenziali in materia; inoltre vengono proposte le informazioni di carattere generale sulla condizione giuridica delle confessioni religiose, sul quadro normativo relativo alla libertà religiosa ed alcuni strumenti di approfondimento (commenti, indicazioni bibliografiche e siti di interesse).
La Corte Suprema indiana ha depenalizzato il reato di
omosessualità, punito da più di centocinquant'anni.
La Corte ha infatti chiarito che gli atti sessuali consensuali tra
adulti in luogo privato non possono essere in alcun modo vietati, in
quanto espressione di una libera scelta individuale. La previsione del
codice penale che ancora incriminava i rapporti omosessuali, quindi,
aveva portata discriminatoria e si poneva in contrasto con i principi
costituzionali.
La Corte Suprema canadese ha stabilito che la Law Sociey
dell'Ontario (precedentemente, "Law Society of Upper
Canada") può legittimamente negare la sua approvazione ad
un'università, necessaria perché i laureati di
questa possano accedere alla professione legale, se quell'ateneo
impone ai suoi studenti codici di condotta religiosamente orientati
che vietano rapporti sessuali fuori dal matrimonio tra uomo e donna.
La Corte Suprema canadese ha stabilito che la Law Sociey della British
Columbia può legittimamente negare la sua approvazione ad
un'università, necessaria perché i laureati di
questa possano accedere alla professione legale, se quell'ateneo
impone ai suoi studenti codici di condotta religiosamente orientati
che vietano rapporti sessuali fuori dal matrimonio tra uomo e donna.
La Corte Suprema ha dato ragione al pasticciere del Colorado che nel
2012 si rifiutò per questioni religiose – lui è
protestante anglicano – di preparare una torta nuziale per una coppia
omosessuale. Con decisione non unanime – sette giudici favorevoli e
due contrari – la Corte ha annullato il precedente pronunciamento
della Commissione per i diritti civili del Colorado, a cui la coppia
si era rivolta e che aveva condannato il pasticciere Jack Phillips per
aver violato le leggi anti-discriminazione dello Stato, in base alle
quali ai commercianti è vietato rifiutare i loro servizi sulla
base di razza, sesso, stato coniugale o orientamento sessuale. Per la
Corte Suprema, è stata invece la Commissione a violare i
diritti di Jack Phillips coperti dal Primo Emendamento che, tra gli
altri aspetti, "garantisce la terzietà della legge
rispetto al culto della religione e il suo libero esercizio".
In OLIR.it il focus di Stefania Ninatti, La
libertà di coscienza del pasticciere americano e il principio
di non discriminazione. Masterpiece Cakeshop, Ltd v. Colorado
Civil Rights Commission
"Art. 1
Il
Dicastero è competente in quelle materie che sono di pertinenza
della Sede Apostolica per la promozione della vita e
dell’apostolato dei fedeli laici, per la cura pastorale dei
giovani, della famiglia e della sua missione, secondo il disegno di
Dio e per la tutela e il sostegno della vita umana. A tali fini,
secondo i principi della collegialità, sinodalità e
sussidiarietà, il Dicastero intrattiene relazioni con le
Conferenze Episcopali, le Chiese locali e altri organismi ecclesiali,
promovendo lo scambio tra di essi e offrendo la sua collaborazione
affinché siano promossi i valori e le iniziative connesse a
suddette materie."