Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 31 Maggio 2010

Varie 27 gennaio 2010

Disposizioni concernenti la concessione di contributi finanziari della Conferenza Episcopale Italiana per l’edilizia di culto: aggiornamento delle tabelle parametriche per l’anno 2010 (25-27 gennaio 2010)

(Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana n. 1 del 6 febbraio 2010, pp. 15-19)

L’art. 5 delle Disposizioni concernenti la concessione di contributi finanziari della Conferenza Episcopale Italiana per l’edilizia di culto, approvate dalla 51a Assemblea Generale (19-23 maggio 2003), stabilisce che i dati progettuali relativi alla realizzazione di nuove strutture di servizio religioso siano confrontati con i parametri indicativi redatti annualmente dal Servizio Nazionale per l’edilizia di culto e approvati dal Consiglio Episcopale Permanente.

Le tabelle parametriche approvate dal Consiglio Episcopale Permanente nella sessione del 25-27 gennaio 2010 presentano una sostanziale novità rispetto a quelle dell’anno precedente. Si è, infatti, costatato che, mentre gli attuali valori parametrici sono attendibili in caso di interventi su edifici esistenti (ristrutturazioni), risultano piuttosto sottostimati nel caso di nuove costruzioni.

Sono state approntate, pertanto, due tabelle distinte:
– le prime per le costruzioni, riportanti valori parametrici allineati ai costi reali medi rilevati sul territorio nazionale, operando una sensibile implementazione dei parametri precedenti: l’aumento è pari al 30% per la realizzazione di chiese e al 20% per le case canoniche e i locali di ministero pastorale;
– le seconde per le ristrutturazioni, derivate dal consueto aggiornamento dei parametri attuali secondo la variazione annuale dell’indice ISTAT (+1%).

È stato possibile adeguare in misura radicale i parametri ai costi reali per le nuove costruzioni grazie alle risorse economiche rese disponibili dalla nuova prassi di finanziamento, che ha portato da due a tre gli anni di intervallo tra due successivi contributi alla medesima diocesi.

Nello specifico, le tabelle s’ispirano ai seguenti criteri:
1) il limite massimo del costo unitario di costruzione a base d’asta viene elevato per le nuove costruzioni in maniera forfetaria nella misura del 30% per le chiese e del 20% per le case canoniche e i locali di ministero pastorale; nella misura dell’1% per gli interventi su edifici esistenti, tenendo presente l’indice medio corrente d’incremento del tasso d’inflazione;
2) il costo unitario di costruzione è differenziato in base alla zona sismica interessata, secondo la suddivisione del territorio nazionale prevista 15 dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 marzo 2003, n. 3274, tenuto conto dei successivi aggiornamenti e degli eventuali decreti regionali integrativi della normativa nazionale;
3) le spese generali (onorari, costi vari) sono riconosciute sino a un valore massimo del 20% del costo di costruzione a base d’appalto.

NOTE PER IL CALCOLO DEL CONTRIBUTO

1. I dati delle superfici e dei costi descritti nei prospetti che seguono rappresentano limiti massimi ai fini della determinazione del costo a base di calcolo.
2. L’ammontare del contributo è calcolato applicando a detto costo un’aliquota percentuale compresa entro i valori massimi stabiliti dalla normativa vigente.
3. La spesa eccedente l’importo del contributo è a carico della comunità (diocesi o parrocchia) che beneficia del contributo.

I. SUPERFICI: inclusi i muri perimetrali

1) COMPLESSI PARROCCHIALI:
a) chiesa
– aula liturgica (inclusi battistero, penitenzieria, luogo della custodia eucaristica, luogo per il coro, cappella feriale);
– sacrestia, ufficio, archivio e locali di servizio;
b) casa canonica e locali di ministero pastorale – compresi i vani accessori (atri, corridoi, scale e ascensori, ripostigli, locali tecnici, servizi igienici);

2) ALTRE TIPOLOGIE ASSIMILABILI (art. 1, § 3 del Regolamento):
a) strutture interparrocchiali, allorché abbiano natura di comproprietà:
a.1) chiesa: superficie parametrica corrispondente a una popolazione pari alla somma degli abitanti delle parrocchie beneficiarie del contributo;
a.2) casa canonica: per ogni parrocchia, inclusi vani e locali di pertinenza condominiale, mq 140;
a.3) locali di ministero pastorale: superficie parametrica corrispondente a una popolazione pari alla somma degli abitanti delle parrocchie beneficiarie del contributo;
b) episcopi: limitatamente all’abitazione del Vescovo, mq 350;
c) uffici di curia: come strutture accessorie di natura pertinenziale dell’episcopio, mq 1.000;
d) casa del clero: limitatamente agli appartamenti destinati al clero in servizio attivo a favore della diocesi, titolare di uno specifico ufficio canonicamente costituito e ‘durante munere’, inclusi vani e locali di pertinenza condominiale, mq 70 per ciascun appartamento, per un massimo di 10 appartamenti;

3) ACQUISTO AREA: superficie massima ammissibile mq 5.000;

4) ACQUISTO FABBRICATI: sono ammesse a contributo le stesse superfici previste per le nuove costruzioni.

II. COSTI

– Il costo parametrico è da intendersi con IVA e spese generali incluse. Escluse “voci non ammissibili” (cfr. art. 5 del Regolamento): gli ambienti con destinazione d’uso diversa da quelle esplicitamente ammesse (p. es. aule scolastiche, impianti cine-teatrali, impianti sportivi, impianti di ristoro o di accoglienza), gli arredi, le sistemazioni
esterne. Inoltre, non possono essere oggetto di finanziamento, in ogni caso, gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”.
– Il costo parametrico include anche alcune opere essenziali di ‘finitura’ rese obbligatorie dalla legge o comunque inevitabili per l’urbanizzazione delle nuove costruzioni, quali gli abbattimenti delle barriere architettoniche, gli allacciamenti alle reti comunali (acqua, luce, gas, telefono, fognature), la sistemazione del sagrato.

Acquisto
Ferme restando le superfici massime previste dalle tabelle parametriche, per il calcolo del contributo si tiene conto del costo unitario effettivo rilevato nell’atto di rogito, con la successiva applicazione di un’aliquota percentuale compresa entro i valori massimi stabiliti dalla normativa vigente. Gli acquisti di area sono finanziati fino a un tetto
massimo di € 200.000,00.

Spese generali
È riconosciuto un contributo relativo alle spese generali per un importo complessivo massimo non superiore al 20% del costo di costruzione a base d’asta (vedi dettaglio alle pagine successive).

Opere d’arte
È riconosciuto un contributo pari al 75% della spesa parametrica non superiore ai seguenti valori per fasce di abitanti:
fino a 5.000 abitanti 110.000,00 euro
fascia superiore, fino a 8.000 abitanti 120.000,00 euro
fascia superiore 130.000,00 euro

III. PROGETTAZIONE

– I computi metrici e i relativi quadri economici devono essere distinti per ‘lavori non ammessi’ e ‘lavori ammessi’ a contributo.
– Nell’ambito dei soli quadri economici per lavori ammessi a contributo occorre operare un’ulteriore suddivisione in riferimento a:
1. chiesa;
2. casa canonica;
3. locali di ministero pastorale;
ed eventualmente in riferimento a:
1. interventi con contributo CEI pari al 75% (85% per il fondo Sud) della spesa massima parametrica;
2. interventi con contributo CEI pari al 50% (65% per il fondo Sud) della spesa massima parametrica.

IV. SPESE GENERALI

Le spese generali (fino ad un massimo del 20% del costo di costruzione a base d’asta) comprendono le seguenti voci:

1. Onorari (comprensivi della quota cassa previdenziale e dell’IVA) relativi
alle prestazione d’opera professionale per:
• responsabile del procedimento;
• geologo;
• geotecnico;
• progettista della parte architettonica:
fattibilità tecnico-economica;
fattibilità urbanistica;
progetto preliminare;
progetto definitivo;
progetto esecutivo;
• progettista della parte strutturale:
fondazioni e strutture in elevazione;
opere geotecniche;
• progettista della parte impiantistica:
impianto elettrico;
impianto termico;
impianto idraulico;
altro;
• progettista di parti specialistiche (p. es. antincendio):
• tecnico validatore dell’intero progetto;
• coordinatore della progettazione e dell’esecuzione della sicurezza
in cantiere;
• direttore dei lavori;
• collaudatore;
• tecnico incaricato per le procedure di accatastamento.

2. Costi (comprensivi dell’IVA) relativi a:
• rilievi plano-altimetrici e/o di fabbricati esistenti;
• indagini geologiche;
• indagini geotecniche in sito e prove di laboratorio;
• indagini strutturali su costruzioni esistenti;
• redazione e pubblicazione del bando di gara e svolgimento delle
procedure di aggiudicazione;
• autorizzazioni previste dalle leggi;
• allacciamenti;
• accatastamenti, registrazioni, volture.

TABELLE (pdf)