Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 19 Gennaio 2009

Varie 24 dicembre 2008, n.2447

Ministero, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Consiglio Universitario Nazionale.

Prot. N.2447
Spedito il 24.12.2008

OGGETTO: DOCUMENTO DI LAVORO DEL CONSIGLIO UNIVERSITARIO NAZIONALE SU: INDICATORI DI ATTIVITA’ SCIENTIFICA E DI RICERCA

Adunanza del 16-18 dicembre 2008

Il CUN trasmette al SIG. MINISTRO il seguente Documento di lavoro su:

INDICATORI DI ATTIVITA’ SCIENTIFICA E DI RICERCA

INTRODUZIONE

Vista la richiesta del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 5 settembre u.s. di formulare “proposte atte ad individuare alcuni indicatori di qualità relativi all’attività scientifica e di ricerca da definire in relazione ai diversi livelli concorsuali e alle peculiarità delle diverse Aree scientifiche. La prospettiva è determinare standard minimi di qualità necessari per un ottimale svolgimento delle procedure concorsuali. Tali indicatori saranno utilizzabili anche per determinare il grado di qualificazione dei proponenti dei Progetti di ricerca di interesse nazionale, ……”

Premesso

– che la promozione della qualità ed eccellenza del sistema universitario dipende da molteplici fattori e non può prescindere da un’autonomia responsabile degli Atenei nella valorizzazione del merito ad ogni livello;
– che molte delle presenti difficoltà nello svolgimento delle procedure comparative, intrinseche al meccanismo in vigore e collegate all’attuale definizione dello stato giuridico dei ricercatori e professori universitari, possono essere superate (come evidenziato anche dalle Linee Guida governative su Università e Ricerca) solo attraverso una significativa riforma su cui il CUN ha già espresso più volte il proprio parere;
– che criteri condivisi e trasparenti di valutazione dell’attività scientifica dei candidati ai diversi livelli concorsuali costituiscono un elemento importante per promuovere i migliori talenti e la qualità delle Università;
– che l’efficacia di tali criteri ai fini della qualificazione e del rinnovamento dell’Università può manifestarsi soltanto se i concorsi e le conseguenti prese di servizio avvengono con continuità e regolarità.

Ritenuto

– che gli indicatori proposti sono intesi esclusivamente al fine di determinare livelli minimi normalmente accettabili per l’ammissione alle diverse fasce della docenza;
– che tali livelli minimi non possono essere utilizzati per determinare in modo automatico l’esclusione o l’ammissione di un candidato ad una valutazione comparativa;
– che gli indicatori forniscono una rappresentazione inevitabilmente sommaria dell’attività scientifica dei candidati e che le commissioni giudicatrici, cui esclusivamente compete la responsabilità di stabilire la graduatoria finale, devono comunque formulare un giudizio qualitativo su tale attività scientifica;
– che gli indicatori proposti nulla debbono togliere all’autonomia degli Atenei nella libertà di strutturare i bandi di concorso secondo le necessità espresse dagli Organi collegiali degli Atenei stessi;
– che comunque i valori minimi proposti per gli indicatori ai fini dell’accesso alle fasce di docenza sono punti di riferimento qualificanti per le commissioni e per l’autovalutazione dei candidati;
– che in caso di non osservanza di tali valori minimi le commissioni debbono motivare le ragioni della loro scelta.

Ritenuto inoltre

– che gli indicatori scientifici per l’accesso alle valutazioni concorsuali, dal reclutamento alla progressione di carriera, e gli indicatori di qualità per la valutazione dei proponenti dei progetti di ricerca di interesse nazionale, benché collegati, non siano totalmente coincidenti;
– che questi indicatori non necessariamente coincidono con i “parametri” per le procedure di valutazione comparativa per il reclutamento dei ricercatori e sono distinti dai “ criteri indicanti il carattere scientifico delle pubblicazioni” ai fini della valutazione dell’attività di ricerca dei docenti, che il CUN dovrà individuare in base al D.L. n. 180 in fase di conversione in legge dal Parlamento;
– che i valori proposti per gli indicatori, in quanto minimi, non possono considerarsi sufficienti ai fini del reclutamento per “chiamata diretta” e che in questo caso le proposte degli Atenei devono basarsi su più ampi requisiti di elevata qualità scientifica, didattica e curriculare;
– che deve essere tenuto in considerazione il principio di equità e non discriminazione di genere per cui, in caso di maternità o congedo parentale, la continuità temporale della produzione scientifica e la quantità-densità di pubblicazioni deve essere adeguatamente rimodulata, specie in quelle Aree in cui si richiede l’allontanamento dai laboratori per tutta la durata della gravidanza e dell’allattamento.

Considerato

– che per la complessità dei saperi e per la specificità delle discipline e delle tradizioni delle diverse comunità scientifiche non è possibile utilizzare gli stessi indicatori per tutte le Aree e in qualche caso neppure per tutti i SSD in esse compresi;
– che tutti gli indicatori debbono essere aggiornati periodicamente dal CUN;
– che gli indicatori devono essere semplici, trasparenti, facilmente applicabili e congrui per le diverse Aree o gruppi di SSD

il CUN

consultate le Comunità Scientifiche di riferimento ha elaborato per ciascuna Area o laddove necessario per gruppi di SSD i seguenti indicatori dell’attività scientifica e i relativi valori minimi da utilizzare esclusivamente per l’accesso ai diversi livelli concorsuali.

IL SEGRETARIO
(dott. Antonio VALEO)

IL PRESIDENTE
(Prof. Andrea LENZI)

Indicatori di attività scientifica e di ricerca

(omissis)

AREA – 12 SCIENZE GIURIDICHE

Premesso

che l’Area 12 ha dal punto di vista scientifico e della ricerca le seguenti caratteristiche:
– è caratterizzata da una produzione scientifica prevalentemente su base pubblicistica;
– le pubblicazioni sono prevalentemente in lingua italiana;
– utilizza metodologie di valutazione consolidate dalla tradizione e basata sulla rilevanza e sulla qualità della sede editoriale di pubblicazione;

Premesso inoltre

– che l’Area 12 risulta composta da 21 S.S.D. i quali si presentano omogenei per le caratteristiche di valutazione della produttività scientifica e di ricerca e, pertanto, possono essere ricondotti a un unico criterio di valutazione della stessa;

Tutto ciò premesso il Comitato d’Area 12

Indica

per l’intera Area i seguenti indicatori di qualificazione scientifica in relazione ai diversi livelli concorsuali:
– Per i concorsi di Ricercatore Universitario:
– autore di uno studio monografico ovvero autore di almeno 4 saggi originali pubblicati su riviste o studi collettanei a diffusione nazionale o internazionale negli ultimi 3 anni;
– Per i concorsi di Professore Associato:
– autore di due volumi monografici ovvero autore di un volume monografico e di almeno 8 saggi originali pubblicati su riviste o studi collettanei a diffusione nazionale o internazionale negli ultimi 5 anni;
– Per i concorsi di Professore Ordinario:
– autore di due volumi monografici su tematiche non ripetitive e di ulteriori 10 saggi originali pubblicati su riviste o studi collettanei a diffusione nazionale o internazionale negli ultimi 8 anni.

(omissis)

Area 14 – SCIENZE POLITICHE E SOCIALI

Premesso

Che le discipline comprese nell’Area 14, dal punto di vista scientifico e della ricerca, si caratterizzano per una tradizione di valutazione della qualità fondata su:
– una produzione scientifica consistente in larga misura in monografie (volumi), curatele di volumi collettanei ed edizioni critiche di classici delle varie discipline, saggi in volumi e articoli scientifici, a firma singola e in cofirma;
– pubblicazioni con valenza nazionale e in misura sempre più crescente internazionale;
– criteri di pertinenza disciplinare, originalità, rilevanza teorica e rigore metodologico;
– la continuità nel tempo della produzione scientifica;
– nel caso delle curatele, la prevalenza a quei volumi che dimostrino che l’attività del curatore non si sia limitata al semplice assemblaggio di saggi altrui, ma sia consistita nella progettazione dell’intero volume e nell’attenzione alla coerenza dei diversi contributi rispetto alla problematica affrontata, con la produzione di una sostantiva e articolata introduzione ovvero di un saggio introduttivo o conclusivo;
– scarsissima o nulla rilevanza di indicatori e indici bibliometrici o, più in generale, scientometrici.
che tale tradizione consolidata che merita di essere mantenuta, ancorché integrata con alcuni criteri ed elementi che consentano un più completo dispiegarsi dell’impatto della produzione scientifica dell’Area. Tra questi criteri aggiuntivi si segnalano:
– una significativa produzione di articoli su riviste di impatto nazionale ed internazionale, eventualmente sostitutiva dei lavori monografici, soprattutto in riferimento ai livelli iniziali della carriera accademica e a lavori di particolare rilievo scientifico-disciplinare;
– la necessità che si costituisca una specifica consapevolezza nei ricercatori rispetto al grado di rilevanza scientifica nazionale ed internazionale delle sedi di pubblicazione (case editrici e riviste);
– la congruità tra alcuni elementi propri della tradizione consolidata e le caratteristiche dei processi di pubblicazione a livello internazionale (basti qui ricordare, per esempio, che l’attribuzione dell’apporto individuale per i lavori a più autori non è affatto prevista dalle riviste internazionali).

Premesso inoltre

che l’Area 14 risulta composta da 14 S.S.D. i quali si presentano omogenei per le caratteristiche di valutazione della produttività scientifica e di ricerca e, pertanto, possono essere ricondotti a un unico criterio di valutazione della stessa.

Tutto ciò premesso il Comitato 14

Indica

per l’intera Area i seguenti indicatori di qualificazione scientifica in relazione ai diversi livelli concorsuali:
Valutazioni per posti di Ricercatore:
– almeno 1 monografia e 4 pubblicazioni di cui almeno 3 negli ultimi cinque anni.
– La monografia può essere sostituita da 3 saggi su riviste rilevanti o contributi in volume collettaneo di cui almeno 1 in riviste straniere rilevanti o in volumi collettanei pubblicati da case editrici straniere rilevanti per la comunità scientifica internazionale.
Valutazioni per posti di Associato:
– almeno 2 monografie e 8 pubblicazioni di cui almeno 4 negli ultimi 8 anni.
– Una monografia può essere sostituita da 4 saggi su riviste rilevanti o contributi in volume collettaneo di cui almeno 2 in riviste straniere rilevanti o in volumi collettanei pubblicati da case editrici straniere rilevanti per la comunità scientifica internazionale.
Valutazioni per posti di Ordinario:
– almeno 3 monografie e 12 pubblicazioni di cui 6 negli ultimi 12 anni.
– Una monografia può essere sostituita da 5 saggi su riviste rilevanti o contributi in volume collettaneo di cui almeno 3 in riviste straniere rilevanti o in volumi collettanei pubblicati da case editrici straniere rilevanti per la comunità scientifica internazionale.

NOTA

Sulla base delle premesse e delle osservazioni sopra esposte si propone di adottare, nella valutazione della qualità scientifica e di ricerca per l’Area delle Scienze politiche e sociali, i seguenti criteri generali:
– dare la prevalenza nella valutazione a quelle monografie pubblicate in collane che abbiano un comitato editoriale ed usino il sistema del referaggio;
– attribuire alle monografie a firma plurima valore proporzionale al contributo dell’autore; le edizioni critiche di un classico della disciplina, accompagnate da adeguato saggio scientifico di presentazione e analisi, possono essere valutate fino alla piena equivalenza con una monografia (senza sostituirne più di una);
– per gli articoli su riviste, dare la prevalenza alle testate considerate rilevanti: cioè che siano comprese nell’archivio ISI oppure che, non essendo tra queste comprese, siano certificate triannualmente come riviste rilevanti dalle associazioni nazionali dei singoli settori disciplinari che compongono l’Area 14;
– per gli articoli su riviste a firma di due autori riconoscere un valore pari all’80% per entrambi. Per gli articoli a firma plurima attribuire valore proporzionale al contributo dell’autore;
– valutare adeguatamente la continuità nel tempo della produzione scientifica; considerazioni di equità di genere possono consentire, in caso di maternità, una valutazione della continuità che tenga conto di tali specifiche situazioni;
– nel quadro della promozione di una crescente internazionalizzazione, attribuire titolo preferenziale nella valutazione delle pubblicazioni – a parità di valore scientifico – al loro essere redatte in lingua di comunicazione scientifica diversa dall’italiano ed editate presso case editrici o riviste dotate di un sistema di referaggio.

(omissis)