Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 24 Settembre 2003

Risposta a interrogazione 04 aprile 2001, n.E-0291/01

Commissione europea. Risposta data dal sig. Prodi a nome della Commissione all’interrogazione scritta E-0291/01, 4 aprile 2001.

(da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” C 261 E del 18 settembre 2001, pag. 78)

Un gran numero di organizzazioni religiose, tra cui anche quelle cui fa riferimento l’onorevole parlamentare, può beneficiare di piccole sovvenzioni erogate dai fondi comunitari e gestite direttamente dalla Commissione. Tali sovvenzioni sono di due tipi: vi sono sovvenzioni destinate a contribuire ai costi di funzionamento per attività di coordinamento e rappresentanza a livello europeo di organizzazioni senza scopo di lucro e vi sono sovvenzioni specifiche per progetti individuali.
Per quanto riguarda la prima categoria, il cosiddetto comitato di coordinamento “Un’anima per l’Europa” che riunisce organizzazioni come quelle menzionate dall’onorevole parlamentare, ha presentato regolare domanda e ha ricevuto una piccola sovvenzione per contribuire ai costi di funzionamento del Segretariato del Centro ecumenico di Bruxelles. Per quanto riguarda la seconda categoria, ogni anno vengono concesse piccole sovvenzioni a organizzazioni che propongono progetti e attività che contribuiscono al dibattito sullo sviluppo della Comunità, come l’organizzazione di conferenze e seminari cui partecipano i rappresentanti di diversi Stati membri e dei paesi candidati. Entrambe le organizzazioni menzionate hanno ottenuto sovvenzioni per attività di questo tipo.
Dal momento che alla Commissione interessano specificamente le attività da sovvenzionare piuttosto che i mandati e la gestione delle organizzazioni in quanto tali, si invita l’onorevole parlamentare a rivolgersi direttamente alle organizzazioni per maggiori informazioni in proposito.
La politica della Commissione per quanto riguarda la partecipazione delle Chiese allo sviluppo di un’Unione sempre più stretta consiste nel riconoscere la loro importanza sia intrinsecamente che come divulgatrici di opinioni. Per tali ragioni la Commissione mantiene con esse un dialogo permanente.