Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 5 Aprile 2004

Risoluzione 09 maggio 1989, n.916

Consiglio d’Europa. Risoluzione n. 916 dell’Assemblea parlamentare del relativa agli edifici religiosi sconsacrati (Strasburgo, 9 maggio 1989).

L’Assemblea,

1. Avendo preso nota del rapporto della propria commissione per la cultura e l’educazione sugli edifici religiosi sconsacrati e complimentandosi in particolare per l’indagine preliminare sulla situazione in tutti i paesi europei;

2. Consapevole che un numero considerevole di edifici religiosi in Europa non assolvono più le loro funzioni originali e sono dunque esposti, per incuria, alla demolizione o a trasformazioni inopportune;

3. Constatando che tale fenomeno è il risultato di diversi fattori storici: trasferimento delle popolazioni, evoluzione della pratica e delle abitudini religiose, talvolta anche costruzione di nuovi edifici per uso religioso;

4. Ricordano il dovere statutario del Consiglio d’Europa di salvaguardare gli ideali e i principi che costituiscono il patrimonio comune degli Stati membri, patrimonio di cui gli edifici religiosi portano testimonianza;

5. Affermando l’altra parte l’importanza della libertà di religione e dell’espressione religiosa, quali sono definite dall’art. 9 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo;

6. Sottolineando che gli edifici religiosi presentano spesso un notevole interesse architettonico e storico, e ricordando che essa si preoccupa da molto tempo della conservazione integrata del patrimonio e dell’avvenire del nostro passato;

7. Ritenendo che, quando un edificio religioso non è più validamente utilizzabile in quanto tale, devono essere compiuti degli sforzi per trovare per esso una nuova utilizzazione religiosa o culturale, compatibile per quanto possibile con l’intento che ne giustificò la costruzione;

8. Constatando che una chiesa o ogni altro edificio religioso maggiore è spesso il punto focale della vita di una comunità e un pinto di ritrovo locale, e ritenendo che bisogna concedere tempo ed aiuti sufficienti a queste comunità perché esse possa ridefinire il ruolo ed il posto di tali edifici;

9. Ricordando a titolo di esempio che il Centro europeo per la formazione degli artigiani ha iniziato la propria attività a Venezia in una chiesa sconsacrata, la “Scuola di San Pasquale”;

10. Rallegrandosi degli esempi riusciti in tutta Europa di conservazione e di tutela di edifici religiosi sconsacrati, che sono stati con giudizio adattati a nuovi usi;

11. Invita le autorità responsabili (Chiese, governi e comunità locali) a cooperare con le organizzazioni e gli esperti interessati allo scopo di:

i) adottare misure concrete per preservare gli edifici religiosi sconsacrati e garantire ad essi, ogni volta che sia possibile, una adatta utilizzazione;

ii) completare (su elaboratore e in forma compatibile) gli inventari degli edifici religiosi sconsacrati, includendovi la loro importanza architettonica e storica, e la loro utilizzazione attuale, e aggiornare regolarmente questi inventari, che devono ugualmente riflettere l’interesse contemporaneo e comprendere gli edifici del 19° e 20° secolo;

iii) assicurare una protezione efficace che permetta di conservare la struttura e i mobili originari di questi edifici in attesa di un loro riassetto;

iv) evitare, salvo il caso che ricorra un eccezionale interesse architettonico, storico o commemorativo, la conservazione di edifici religiosi sconsacrati ridotti allo stato di ruderi;

v) incoraggiare progetti di riutilizzazione e riadattamento che non siano incompatibili con la funzione originaria dell’edificio e non trasformino irreversibilmente la sua struttura d’origine;

vi) prevedere crediti o vantaggi fiscali per il restauro, la riparazione e la manutenzione di edifici religiosi, che siano in servizio o sconsacrati, al fine di garantirne il mantenimento in uso;

vii) incoraggiare una utilizzazione più immaginosa di edifici religiosi esistenti;

viii) assicurare la fornitura di materiali da costruzione appropriati, e incoraggiare la ricerca, i lavori e i mestieri necessari alla manutenzione permanente di edifici religiosi;

ix) incoraggiare l’inclusione di edifici religiosi sconsacrati negli itinerari culturali che attraversano l’Europa, e vigilare affinché gli incassi del turismo culturale siano destinati alla conservazione di edifici religiosi visitati dai turisti.