Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 2 Febbraio 2004

Rendiconto 31 dicembre 1996

Il rendiconto dell’anno 1996 del Fondo di previdenza per il clero secolare e per i ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica si chiude con un disavanzo economico di esercizio di 241 miliardi.

Per effetto di tale risultato il disavanzo patrimoniale al 31 dicembre 1996 ammonta a 2.399 miliardi.

Per una visione immediata dell’andamento del Fondo, nella tabella che segue vengono riportate le risultanze sintetiche dell’ultimo quinquennio.

Risultati di esercizio e situazione patrimoniale

(in miliardi di lire)

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anno entrate uscite risultati. di es. sit. patrimoniale netta a fine anno

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1992 54 246 – 192 – 1.604

1993 62 262 – 200 – 1.804

1994 67 248 – 181 – 1.985

1995 72 245 – 173 – 2.158

1996 66 307 – 241 – 2.399

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Nei prospetti che seguono si riporta, distintamente per categoria, l’analisi delle pensioni liquidate negli anni 1995 e 1996 e delle pensioni in corso di pagamento alla fine degli anni stessi.

Pensioni liquidate negli anni 1995 e 1996

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Anno categoria numero importo annuo importo medio annuo

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vecchiaia 787 8.120.338.200 10.318.100

1995 invalidità 42 406.068.650 9.668.300

superstiti 8 44.721.950 5.590.200

totale 837 8.571.128.800 10.240.300

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vecchiaia 568 6.252.206.350 11.007.400

1996 invalidità 15 159.984.500 10.665.600

superstiti 15 94.565.900 6.304.400

totale 598 6.506.756.750 10.880.900

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Pensioni esistenti alla fine degli anni 1995 e 1996

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Anno categoria numero importo annuo importo medio annuo

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vecchiaia 13.365 128.996.189.000 9.651.800

1995 invalidità 1.965 17.275.738.000 8.791.700

superstiti 179 1.259.962.000 7.038.900

totale 15.509 147.531.889.000 9.512.700

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vecchiaia 13.460 137.663.535.000 10.227.600

1996 invalidità 1.839 17.118.021.000 9.308.300

superstiti 188 1.365.847.000 7.265.100

totale 15.487 156.147.403.000 10.082.500

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Nella tabella che segue si riportano, con riferimento agli ultimi cinque anni, il numero degli iscritti e delle pensioni, il gettito contributivo e l’onere per prestazioni, nonché i relativi rapporti.

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Anno iscritti pensioni contributi prestazioni rapporto rapporto Iscritti contributi

Pensioni prestazioni

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23.80015.024321141,580,28
23.40015.287331251,530,26
23.03015.395351191,500,29
21.25015.509321291,370,25
20.49015.487331401,320,24
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La gestione del Fondo di previdenza del clero secolare e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica è stata anche per il 1996 sostanzialmente disciplinata dalla legge 22 dicembre 1973, n. 903.

In merito alle pensioni, si fa presente che le stesse – il cui ammontare è determinato attribuendo, per i primi dieci anni di contribuzione al Fondo, un importo pari a quello del trattamento minimo vigente nell’assicurazione generale obbligatoria e una quota aggiuntiva per ogni anno eccedente il decimo – sono state rivalutate anche per l’anno in esame, applicando anche la disciplina della perequazione automatica prevista per i trattamenti pensionistici dell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti.

Si fa presente, peraltro, che in sede di perequazione delle pensioni per l’anno 1997, dovranno essere effettuati, a norma del decreto ministeriale 20 novembre 1996, i conguagli di perequazione spettanti per l’anno 1995, in quanto la percentuale di variazione accertata dall’ISTAT per tale anno è risultata pari al 5,4 per cento, in luogo del 5,2 per cento attribuito in via provvisoria.

La legge 8 agosto 1995, n. 335 di riforma del sistema pensionistico non trova applicazione in linea di massima alle prestazioni liquidate a carico della particolare gestione, l’unica eccezione, tenuto conto che gli articoli 14/15 della legge n. 903/1973, istitutiva del Fondo, rinviano alle norme dell’assicurazione generale obbligatoria per quanto concerne i soggetti aventi diritto alla pensione di conversibilità e le aliquote da applicare in sede di liquidazione di dette prestazioni, è rappresentata dall’art. 1, comma 41, il quale dispone l’elevazione dell’aliquota di reversibilità da 60 al 70 per cento in presenza di un solo figlio minore, studente o inabile per le pensioni aventi decorrenza dal 1 settembre 1995 8data di entrata in vigore della citata legge) in poi.