Protocollo di intesa 30 ottobre 2002
Regione Campania – Arcidiocesi di Napoli: “Protocollo d’intesa tra la Regione Campania, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio e per il Patrimonio Storico-Artistico e Demoetnoantropologico di Napoli
e Provincia, il Comune di Napoli e l’Arcidiocesi di Napoli per il recupero, restauro e valorizzazione del complesso monumentale di Santa Caterina a Formiello sito in Napoli”, 30 ottobre 2002.
L’anno duemiladue, il giorno 30 del mese di ottobre, nella sede dell’assessorato ai Beni Culturali della Regione Campania – Centro Direzionale isola A6 – Napoli, si sono costituiti:
— la Regione Campania (nella persona dell’assessore ai Beni Cultural, avv. Marco Di Lello);
— la Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio e per il Patrimonio Storico-Artistico e Demoetnoantropologico di Napoli e Provincia (nella persona del Soprintendente arch. Enrico Gu¬glielmo);
— il Comune di Napoli (nella persona del Vicesindaco prof. Rocco Papa);
— l’Archidiocesi di Napoli (nella persona del Procuratore mons. Ciro Miniero);
PREMESSO:
— che, con D.M. del 30 aprile 1992, il Ministero per i Beni e le attivita` Culturali ha dichiarato l’ex Convento di Santa Caterina a Formiello, sito in Napoli, di interesse particolarmente importante, ai sensi della L. 1 giugno 1939, n. 1089, tutt’ora valida per gli effetti dell’art 13, Tit. I del D.Lgs. n. 490/99;
— che la relazione storicoartistica, parte integrante di detto Decreto, precisava che « Tutto il complesso ha subito notevoli trasformazioni ed e` occupato da varie attivita` artigianati e commerciali, che ne hanno stravolto l’impianto architettonico, di cos` alto interesse monumentale, da richiedere un immediato restauro ed un recupero a funzioni culturali e sociali »;
— che, a tutt’oggi, si assiste ad un continuo proliferare di nuovi insediamenti di tipo artigianale o paraindustriale o, comunque, commerciali in ambienti dell’ex Convento, ognuno comportante lavori di varia entita`, che contribuiscono al degrado del monumento, con continue alterazioni peggiorative dello stato dei luoghi;
— che, per il raggiungimento degli obiettivi auspicati dal D.M. di vincolo del 30 aprile 1992, appare necessario pervenire alla completa liberazione, ancorche´ graduale, dell’ex Convento di Santa Caterina a Formiello (così come individuato nella planimetria di vincolo) mediante l’acquisizione al patrimonio pubblico, previo opportuno censimento di tutte le attivita` artigianali, paraindustriali e commerciali esistenti nel complesso, allo scopo di accertarne la consistenza, il grado di legittimita`, la regolarita` nella gestione del lavoro dipendente, il grado di sicurezza degli impianti e delle lavorazioni;
TENUTO CONTO:
— che il Comune di Napoli ha attivato le procedure necessarie per addivenire alla riqualificazione dell’intera area prospiciente Porta Capuana, intrinsecamente connessa alla Chiesa ed all’ex Convento di Santa Caterina a Formiello;
— che l’Ente Ecclesiastico e` proprietario di parte dell’ambulacro del « Chiostro piccolo », nonche´ di alcuni locali ad esso connessi e con esso interagenti.
CONSIDERATO:
— Il disposto dell’art. 8 relativo all’intesa tra il Ministro per i Beni Culturali e Ambientali e il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ratificata con D.P.R. n. 571 del 26/9/1996, prevede che le disposizioni in essa contenuta « possono costituire base di ri¬ferimento per le eventuali intese stipulate nell’esercizio delle rispettive competenze tra le Regioni e gli Enti autonomi territoriali ecclesiastici ».
— che, il D.Lgs. n. 112/98 dispone che lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali, ciascuno nel proprio ambito, curano la valorizzazione dei beni culturali, mediante forme di cooperazione strutturali e funzionali;
— che il D.Lgs. n. 490/99 ribadisce che il Ministero per i Beni Ambientali e Culturali, le Regioni e gli Enti Locali cooperano alla promozione e allo sviluppo dei beni culturali;
— che, con deliberazione di Giunta Regionale n. 5275 del 19/ 10/2001, sono stati approvati i criteri e le procedure per la richiesta e l’erogazione dei finanziamenti di interventi finalizzati alla salvaguardia, alla valorizzazione e alla promozione dei beni ambientali e culturali disciplinati dal D.Lgs. n. 490/99; che, con deliberazione di Giunta Regionale n. 2001 del 17/5/2002, si e` preso atto e ratificato l’intesa Programmatica tra la Regione Campania e la Conferenza Episcopale Campana, stipulata in data 13/5/2002 al fine di armonizzare ed ottimizzare gli interventi tesi alla tutela e alla valorizzazione del beni culturali di interesse regionale e locale di proprieta` ecclesiastica.
VALUTATO
che si rende necessario il coordinamento degli adempimenti di competenza di ciascuno degli Enti interessati, ossia Regione Campania, Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico di Napoli e Provincia, Comune di Napoli e Archidiocesi di Napoli al fine di garantire la massima efficacia dell’azione tesa al recupero, restauro e valorizzazione del complesso monumentale di Santa Caterina a Formiello, stante la notevole parcellizzazione della proprieta` e l’estrema eterogeneita` delle attivita` ivi presenti.
VISTO:
— il D.P.R. 26 settembre 1996, n. 571 (Intesa fra il Ministero per i beni culturali e ambientali ed il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, sottoscritta in data 13 settembre 1996, relativa ai beni culturali ecclesiastici);
— il D.Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I L. 15/3/97, n. 59) che, al 2o comma dell’art. 149, assegna alla Stato, alle Regioni ed agli Enti Locali il compito di concorrere all’attivita` di conservazione dei beni culturali;
— il Tit. I del D.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 490 (Testo unico delle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali);
— la delibera di Giunta Regionale della Campania n. 4571 del 9 novembre 2000 (Criteri e indirizzi per gli interventi di tutela e valorizzazione dei beni culturali);
— la delibera di Giunta Regionale della Campania n. 5275 del 19/10/2001 (Criteri e procedure per la richiesta e l’erogazione di finanziamenti per azioni connesse alla salvaguardia, alla valorizzazione e alla promozione dei Beni Culturali);
— la delibera di Giunta Regionale della Campania n. 2001 del 17/5/2002 (Intesa programmatica tra la Regione Campania e la Conferenza Episcopale Campana per la tutela e la valorizzazione di beni culturali appartenenti ad Enti ed Istituzioni ecclesiastiche. Presa d’atto e ratifica) e, in particolare, gli articoli 3 (Accordi), 6 (Procedure) e 8 (Fruizione e accessibilita` al pubblico. Recupero funzionale di immobili in disuso) dell’allegata Intesa Programmatica sottoscritta il 13 maggio 2002;
Tutto cio` premesso, le Parti, come sopra costituite, convengono sull’opportunita` di definire un accordo, atto a coordinare le funzioni rientranti nelle rispettive competenze e tese al recupero, restauro e valorizzazione del complesso monumentale di Santa Caterina a Formiello, al fine di ottimizzare il perseguimento dei comuni obiettivi.
Quanto sopra costituisce parte integrante della presente Intesa. Si conviene quanto segue:
1. (Finalita`). — Scopo della presente Intesa e` il coordinamento degli adempimenti di ciascuno degli Enti per garantire la massima efficacia dell’azione, al fine di ottimizzare gli interventi relativi al recupero, restauro e valorizzazione del complesso monumentale di Santa Caterina a Formiello, destinando gli spazi non connessi ad attivita` di culto e di pastorale ad iniziative culturali, compresi eventuali usi espositivi e museali, compatibili con la vocazione originaria del complesso.
2. (Soggetti sottoscrittori). — Sono competenti, per l’attuazione delle presenti disposizioni:
a) il Presidente della Giunta Regionale della Campania, o persona da lui delegata;
b) il Soprintendente per i Beni Architettonici e del Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico di Napoli e Provincia, o persona da lui delegata;
c) il Sindaco del Comune di Napoli, o persona da lui delegata;
d) il LegaLe Rappresentante dell’Archidiocesi di Napoli, o persona da lui delegata.
3. (Regione Campania). — La Regione Campania si impegna:
— a concorrere al finanziamento degli interventi che dovessero rendersi indispensabili per la conservazione dell’ex Convento di Santa Caterina a Formiello, nonche´ alla spesa necessaria al restauro del complesso ed alla sua valorizzazione;
— ad assicurare la disponibilita` alla prelazione o all’acquisto delle eventuali particelle dl proprieta` privata, ricadenti nel perimetro del vincolo, che dovessero essere poste sul mercato;
— a concorrere all’acquisizione, mediante esproprio, di quelle particelle, la cui proprieta` pubblica fosse ritenuta necessaria ed imprescindibile dal progetto preliminare, al fine di pervenire alla valorizzazione e fruizione del Complesso, secondo le priorita` e le modalita` temporali in esso previste;
— ad istruire e far predisporre dai propri Uffici tutti gli atti e le procedure indispensabili e connesse all’acquisizione del bene al patrimonio pubblico, indipendentemente dal Soggetto sottoscrittore che dovesse attivare la procedura.
4. (Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico di Napoli e Provincia). — La Soprintendenza si impegna:
— ad effettuare, entro centottanta giorni dalla stipula del presente atto, tutti gli accertamenti metrici e patrimoniali necessari per la redazione di un progetto preliminare di restauro e valorizzazione del Complesso monumentale;
— a redigere, nei successivi novanta giorni, di concerto con gli altri Soggetti sottoscrittori e secondo modalita` da concordare, il progetto preliminare di cui al comma precedente, in cui siano evidenziate le priorita` di interventi, le aree e gli immobili di cui si propone l’acquisizione, la natura tecnica degli interventi da realizzarsi, nonche´ una prima indicazione delle destinazioni d’uso dei locali;
— a redigere, di concerto con gli altri Soggetti sottoscrittori e secondo modalita` da concordare, il progetto esecutivo delle opere, in conformita` del progetto preliminare, conseguentemente all’acquisizione, anche parziale, del bene monumentale;
— ad essere sollecita, nel caso di compravendita di immobili ricadenti nel perimetro dell’ex Convento, a proporre l’esercizio del diritto di prelazione ai sensi degli artt. 59, 60 e 61 — Tit. I del D.Lgs. 490/99;
— a proporre al Ministero per i Beni e le Attivita` Culturali la dichiarazione di importante interesse pubblico, qualora si individuasse, d’intesa con gli altri Enti sottoscrittori, la via dell’espropria¬zione dei diversi cespiti; a garantire tutte le iniziative necessarie per attivare finanziamenti con i propri fondi (lotto ed ordinari del Ministero BB.CC.).
5. (Comune di Napoli). — Il Comune di Napoli si impegna:
— a fornire alla Soprintendenza ogni assistenza necessaria nel corso degli accertamenti metrici e patrimoniali dell’ex Convento di Santa Caterina Formiello;
— ad assicurare la disponibilita` alla prelazione o all’acquisto delle eventuali particelle di proprieta` privata, ricadenti nel perimetro del vincolo, che dovessero essere poste sul mercato;
— a partecipare, o se del caso a redigere, di concerto con gli altri sottoscrittori e secondo modalita` da concordare, il progetto delle opere a farsi;
— a concorrere all’acquisizione, mediante esproprio, di quelle particelle, la cui proprieta` pubblica fosse ritenuta necessaria ed imprescindibile dal progetto preliminare, al fine di pervenire alla valorizzazione e fruizione del Complesso, secondo le priorita` e le modalita` temporali in esso previste;
— a porre in essere ogni iniziativa necessaria a rendere possibile la delocalizzazione delle attivita` artigianali, para-industriali e commerciali che, attualmente, si svolgono all’interno del complesso monumentale e che non sono compatibili con il decoro e la conservazione del monumento, nonche´ la messa a disposizione di alloggi per eventuali nuclei familiari da trasferire;
— ad inserire la Torre di S. Anna e la Torre La Duchessa in un circuito collegato alla Porta Capuana ed al sistema murario, estendendo, pertanto, l’intervento di riqualificazione urbana dell’intera area prospiciente Porta Capuana, anche alle due sopraccitate torri ed al tratto dl mutazione ad esse interposto, ripristinandone anche gli antichi camminamenti.
6. (Archidiocesi di Napoli). — L’Archidiocesi di Napoli si impegna:
— a favorire l’accesso agli ambienti di proprieta` dell’Ente Parrocchia Santa Caterina a Formiello, al fine di rendere possibile il restauro organico e completo dell’ex Convento di Santa Caterina a Formiello. Modi e tempi relativi a tale accesso saranno concordati, in ragione delle esigenze di culto, con il Parroco protempore;
— a conservare e valorizzare, anche mediante fondi propri che eventualmente dovessero rendersi disponibili, d’intesa con i Soggetti sottoscrittori, quelle parti del complesso monumentale che, per morfologia, localizzazione e vocazione, dovessero rendersi indi¬spensabili accorpare alla Chiesa di Santa Caterina a Formiello;
— a consentire, secondo modalita` da concordarsi mediante apposita convenzione, la fruizione pubblica degli ambienti ad essa assegnati in uso;
— a consentire che, previa intesa con l’Ordinario diocesano, in occasione di manifestazioni ed eventi di rilevante interesse culturale, detti locali, sempre nel rispetto della loro destinazione d’uso e della loro dignita`, possano essere utilizzati, tutti e/o in parte e per la durata della manifestazione, da uno qualsiasi dei Soggetti sot¬toscrittori.
7. (Impegni comuni). — Per il raggiungimento degli obiettivi comuni di cui all’art. 1, i firmatari si impegnano altres`, nella loro attivita` di gestione e programmazione pluriennale, a considerare di interesse rilevante il recupero del complesso monumentale dell’ex Convento di Santa Caterina a Formiello, cos` come individuato nella planimetria allegata al D.M. del 30 aprile 1992 e secondo le indica¬zioni in esso contenute.
8. (Reciprocita`d’informazione). — Le Parti si impegnano reciprocamente ad assicurare ogni utile scambio di informazioni per il perseguimento dei compiti prioritari di cui all’art. 1.
9. (Procedure). — Ciascun Soggetto sottoscrittore, nello svolgimento delle attivita` di propria competenza, si impegna ad utilizzare tutti gli strumenti di semplificazione e di snellimento dell’attivita` amministrativa prevista dalla vigente normativa e ad utilizzare appieno e in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie destinate agli interventi connessi al presente Protocollo d’Intesa.
(Omissis)
Autore:
Regione Campania - Arcidiocesi di Napoli
Dossier:
Beni culturali
Nazione:
Italia
Parole chiave:
Enti ecclesiastici, Collaborazione, Finanziamenti, Restauro, Chiesa cattolica, Patrimonio artistico, Culto, Convento, Beni monumentali, Riqualificazione urbana
Natura:
Protocollo di intesa