Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 2 Febbraio 2004

Protocollo di intesa 21 luglio 1997

Protocollo di intesa per il Grande Giubileo del 2000 fra il Comitato Giubilare regionale e la Conferenza Episcopale Toscana, 21 luglio 1997.

(da Conferenza Episcopale Italiana, “Osservatorio Giuridico legislativo. Notiziario” a. IV, n. 3, marzo 1998).

1. La Giunta Regionale e la Conferenza Episcopale Toscana, nel pieno rispetto delle rispettive prerogative istituzionali, concordano di affrontare con un rapporto di fattiva collaborazione le questioni organizzative connesse all’evento giubilare che investono la comunità toscana, attivando uno stretto raccordo operativo tra il Comitato regionale istituito dalla Regione e il Comitato giubilare della Conferenza Episcopale Toscana.

2. Sarà parte di questo rapporto un efficace scambio informativo e momenti di reciproca consultazione sulle questioni di rilevanza pubblica inerenti all’evento Giubilare, in riferimento a programmi, piani e progetti d’intervento, e ogni altro provvedimento che può essere assunto dalle istituzioni pubbliche e religiose.

3. In particolare, per contribuire al sistema di previsione dei flussi dei visitatori, impiantato, per incarico della Regione, dall’IRPET e dalla Facoltà di Economia e Commercio di Firenze, la Conferenza Episcopale Toscana si impegna a fornire, con le modalità che saranno concordate, ogni elemento informativo sulle prenotazioni di viaggi e soggiorni in Toscana organizzati tramite l’Opera Pellegrinaggi Romana e i vari Uffici Pellegrinaggi Diocesani.

4. Ai fini della definizione del Programma regionale degli interventi per il Giubileo, la Conferenza Episcopale Toscana fornirà il proprio parere sulla individuazione dei centri e dei percorsi interessati, con diversa intensità, dal flusso giubilare, in modo da graduare gli interventi in base all’importanza delle aree.

5. In relazione al Programma regionale e alle attese provvidenze nazionali, Regione e Conferenza Episcopale Toscana concordano nell’assegnare prioritaria importanza ai progetti di trasformazione di edifici ecclesiastici in ostelli e strutture ricettive a basso costo, e di adeguamento delle strutture dello stesso tipo già esistenti, gestite anche da organizzazioni non ecclesiastiche, in modo da potenziare le possibilità di accoglienza.

6. Regione e Conferenza Episcopale Toscana concordano di procedere a tale fine, tramite i rispettivi Comitati giubilari, ad una ricognizione dei progetti e delle possibilità di intervento esistenti, coinvolgendo le istituzioni religiose e le Amministrazioni pubbliche interessate, e assumendo i provvedimenti che si renderanno utili per l’elaborazione di un programma complessivo del quale sia parte altresì l’adeguamento delle infrastrutture logistiche (aree di sosta, parcheggi ecc.).

7. Regione e Conferenza Episcopale Toscana concordano sulla validità della proposta di organizzare le suddette strutture di accoglienza in una apposita rete, con comuni servizi di promozione e prenotazione, al fine di accrescerne le capacità di attrazione, anche con l’organizazione di micro-imprese di servizi turistici alle stesse collegate, e rafforzare, anche oltre l’evento giubilare, le strutture ricettive per questo settore turistico.

8. Regione e Conferenza Episcopale Toscana assegnano inoltre particolare rilievo agli interventi di conservazione, restauro e valorizzazione degli edifici di culto e dei beni culturali di carattere religioso, considerando fra le esigenze prioritarie il miglioramento delle condizioni di fruibilità degli edifici, la sicurezza dei beni e delle persone nei luoghi di maggiore afflusso, la qualificazione dei servizi culturali e di accoglienza ai visitatori.

9. Per ulteriori problematiche e i conseguenti interventi, connessi al Piano regionale o nazionale, la Conferenza Episcopale Toscana si impegna a promuovere un’atttiva partecipazione dei Vescovati e delle altre Organizzazioni ecclesiali ai Comitati giubilari attivati in ogni Provincia. Regione e Conferenza Episcopale Toscana terranno anche specifici confronti, per definire, con opportune intese, le azioni che potranno rendersi utili per specifici settori di intervento.

10. Regione e Conferenza Episcopale Toscana si impegnano altresì, nell’ambito delle rispettive autonome responsabilità, a tener conto, nei loro rapporti con le istituzioni nazionali e locali, degli interventi concertati e delle priorità e coerenze del programma regionale.

11. Agli adempimenti operativi connessi all’attuazione del Protocollo, provvederà la segreteria del Comitato giubilare regionale congiuntamente ad un ristretto gruppo di lavoro nominato dalla Conferenza Episcopale Toscana.