Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

Olir

Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 28 Luglio 2009

Protocollo di intesa 06 maggio 2003

Aggiornamento del Protocollo d’intesa tra la Regione dell’Umbria e la Conferenza Episcopale Umbra per la salvaguardia, la valorizzazione e il godimento dei beni e dei servizi culturali ecclesiastici, 6 maggio 2003.

L’anno duemilatre, il giorno sei del mese di maggio, in Perugia nella sede della Giunta Regionale Palazzo Donini – Salone D’Onore, il Prof. Gianfranco Maddoli Assessore ai Beni e alle Attivita` Culturali, in rappresentanza della Regione dell’Umbria (delega Presidente della Giunta Regionale prot. 6407 del 18/4/2003) e Mons. Sergio Goretti, in rappresentanza della Conferenza Episcopale Umbra, in qualita` di Presidente della stessa, al fine di sottoscrivere un aggiornamento del Protocollo d’Intesa con lo stesso oggetto firmato il 22 febbraio 1994 Repertorio n. 4372, registro a Perugia il 25 febbraio 1994 n. 1025:

Dichiarano e premettono che

– attengono ai compiti e alle intenzioni della Regione dell’Umbria (d’ora in avanti Regione) e della Conferenza Episcopale Umbra (d’ora in avanti CEU) la salvaguardia, la gestione e la valorizzazione dei beni, degli istituti e dei servizi culturali di propria competenza;
– gli interventi promossi dalla Regione e dalla CEU nei rispettivi ambiti di competenza sono volti alla salvaguardia dei beni culturali nel contesto geografico, istituzionale e funzionale ad essi storicamente proprio, a meno di insuperabili impedimenti dovuti ad esigenze di conservazione dei beni medesimi, a renderli normalmente fruibili al pubblico e a valorizzarne i significati e i valori religiosi, storici, artistici, sociali e materiali;
– la CEU e` l’organo collegiale dei Vescovi titolari delle Diocesi dell’Umbria e come tale cura gli interessi ecclesiastici della regione;
– il patrimonio culturale di proprietà degli enti ecclesiastici umbri e comunque di giurisdizione ecclesiastica e` parte integrante ed essenziale della generalità del patrimonio regionale e riveste un considerevole interesse dal punto di vista religioso, storico, artistico e culturale;
– le finalità religiose e culturali, quali elementi identificanti della natura e della qualita` dei beni culturali ecclesiastici, costituiscono valori essenziali e dati imprescindibili per la definizione degli obiettivi e delle modalità attuative degli interventi rivolti a tali beni ed, in particolare modo, agli edifici di culto;
– tra i fini istituzionali della Regione c’e` la valorizzazione dei beni e dei servizi culturali di rilevante interesse regionale;
– appare a tali fini necessario un intervento coordinato tra le Autorità ecclesiastiche, il Governo regionale e gli Enti locali, al fine di ottimizzare gli interventi tesi alla salvaguardia, gestione, valorizzazione, promozione e fruizione dei beni culturali ecclesiastici di interesse regionale;
– e dopo aver richiamato l’art. 12 della legge 25 marzo 1985, n. 121, il D.P.R. 26 settembre 1996, n. 571, il D.Lgs. 112/98, artt. 154 e 155, le leggi regionali del 3 maggio 1990 n. 35 e n. 37, Intesa CEI – M.BB.CC.AA. del 13 settembre 1996 e il D.P.R. n. 189 del 15 maggio 2000.

Tutto ciò premesso, convengono di sottoscrivere il seguente Protocollo d’Intesa, composto da otto articoli:

Art. 1

La Regione partecipa nell’ambito delle proprie competenze alla salvaguardia, valorizzazione e fruizione dei beni, degli istituti e dei servizi culturali ecclesiastici dell’Umbria in attuazione della legislazione regionale di settore e di ogni altra normativa applicabile a tale fine.

Art. 2

Le forme, i modi e i tempi degli interventi rivolti ai beni, beni culturali – umbria agli istituti e ai servizi culturali ecclesiastici vengono concordati con la CEU nell’ambito sia della Commissione per i beni e le attivita` culturali di cui agli artt. 154 e 155 del D.Lgs. 112/98, sia della Commissione Paritetica prevista dal presente protocollo. Per il perseguimento degli obiettivi comuni la Regione e la CEU promuovono altresı` accordi e programmi congiunti con gli organi periferici del Ministero per i Beni e le Attivita` Culturali, nonche´ con i Comuni, le Province ed altri soggetti pubblici e privati.

Art. 3

Le parti convengono di svolgere, ciascuna per la sfera di propria competenza, una azione di promozione nei confronti delle Diocesi, degli Enti locali, e di altri soggetti pubblici ed ecclesiastici per la realizzazione dei piani locali di intervento che prevedano congiunte attivita` di salvaguardia, valorizzazione, godimenti dei beni, degli istituti e dei servizi di proprieta` pubblica ed ecclesiastica.

Art. 4

La Regione partecipa al finanziamento degli interventi con le risorse indicate nelle leggi di settore, con eventuali altri stanziamenti da prevedere nel bilancio e promuovendo il concorso di altri soggetti pubblici e privati.

Art. 5

La Regione e la CEU si adoperano per definire idonee forme di collaborazione relativamente ai musei, alle biblioteche, agli archivi e ai connessi servizi, nonchè ai monumenti e ad ogni altro luogo d’interesse culturale suscettibile di accogliere normalmente il pubblico.
In particolare convengono sulla necessità di promuovere la collaborazione tra il sistema dei musei, delle biblioteche e degli archivi dipendenti dalla Autorità ecclesiastica ed il sistema museale, il sistema bibliotecario e il sistema archivistico dipendente dalla Regione.

Art. 6

Viene istituita una Commissione Paritetica fra la Regione e la CEU per:
— predisporre accordi e programmi in materia di beni, di istituti e di servizi culturali;
— vigilare sull’attuazione di tali accordi e programmi e sull’applicazione del presente protocollo.
Essa è composta da sei membri: tre nominati dal Presidente della Regione e tre dal Presidente della CEU. La commissione resta in carica tre anni e i singoli membri possono essere riconfermati.

Art. 7

La durata della presente intesa è di tre anni rinnovabili o fino a che una delle parti contraenti non invierà all’altra avviso scritto di scioglimento.

Art. 8

Qualsiasi modifica, aggiunta o deroga alla presente Intesa dovra` essere formalizzata come il presente atto.

Per la Regione dell’Umbria
L’Assessore
Prof. Gianfranco Maddoli

Per la Conferenza Episcopale Umbra
Il Presidente
Mons. Sergio Goretti