Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

Olir

Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Protocollo 04 giugno 2010

Provincia di
Piacenza (PC)
Protocollo
d’intesa tra la Diocesi di Piacenza – Bobbio e la
Provincia di Piacenza per la promozione e la valorizzazione della
funzione sociale ed educativa degli oratori e dei centri di
aggregazione giovanile parrocchiali della Provincia di Piacenza. (4
Giugno 2010) (estratto)

 
 La Diocesi
di Piacenza – Bobbio e la Provincia di Piacenza
(omissis)
premesso
che:
– la Provincia di
Piacenza riconosce tra i principali obiettivi della propria azione
amministrativa la promozione, il sostegno e la valorizzazione di
strutture e centri socio – educativi per i minori e i giovani,
finalizzati alla formazione ed alla crescita integrale della
persona;

nell’ambito di queste strutture socio – educative,
particolare rilievo e importanza riveste l’esperienza, ricca di
tradizione, degli oratori e dei centri di aggregazione
parrocchiali;
– la Diocesi di
Piacenza – Bobbio intende rivolgere in via prioritaria la sua
attenzione all’attività oratoriale e alle molteplici
esperienze di aggregazione presenti e vive nelle parrocchie della
Provincia di Piacenza, al fine di valorizzarne e svilupparne
ulteriormente la funzione di riferimento morale, spirituale e sociale
per tutta la comunità cittadina;
– sulla scorta di
quanto già avviene in altre realtà territoriali, la
Diocesi di Piacenza – Bobbio ed la Provincia di Piacenza,
unitamente all’associazione “Oratori Piacentini”,
organismo che coordina gli oratori della Diocesi di Piacenza –
Bobbio, intendono addivenire ad una specifica intesa, in vista
dell’attivazione di una fattiva collaborazione tra
Amministrazione e Parrocchie sui temi della crescita morale e civile,
della prevenzione e del contrasto del disagio e della integrazione
sociale dei ragazzi e dei giovani nella nostra realtà
locale;
(omissis)
convengono e
stipulano il seguente accordo:
 
Articolo 1
– Intenti del Protocollo d’Intesa
 
Il presente
Protocollo d’Intesa, stipulato tra la Diocesi di Piacenza
– Bobbio e la Provincia di Piacenza, si pone l’obiettivo
di promuovere e sostenere l’attività e le iniziative
degli oratori e delle analoghe strutture attive ed operanti
all’interno delle Parrocchie della Provincia di
Piacenza.
Le Istituzioni
firmatarie intendono, attraverso la stipulazione e
l’applicazione del Protocollo, valorizzare la
complementarietà dei reciproci ruoli nella realizzazione di un
sistema di servizi socio – educativi a beneficio delle giovani
generazioni.
La Provincia di
Piacenza in particolare riconosce la funzione educativa e sociale
svolta dall’Ente Parrocchia tramite gli oratori e i centri di
aggregazione giovanile, che costituiscono anche nella realtà
piacentina alcuni tra i principali soggetti sociali ed educativi della
comunità.
 
Articolo 2
– Operatività del Protocollo
 
Con la presente
intesa, le parti riconoscono la rilevanza della commissione costituita
per la gestione dell’intesa stessa.
L’adozione
della presente intesa non esclude la stipulazione di ulteriori intese
ed accordi su materie specifiche tra i soggetti
firmatari.
Sono
altresì fatti salvi gli eventuali accordi stipulati fra gli
interessati, al fine di definire problematiche specifiche e di
attivare forme di reciproca collaborazione.
La presente
intesa non costituisce in alcun modo un vincolo di esclusività,
ma resta aperta la possibilità delle parti di ideare,
programmare e promuovere iniziative di aggregazione giovanile in
autonomia e/o in accordo con altri soggetti.
 
Articolo 3
– Commissione
 
Per una positiva
e proficua gestione dell’intesa, è costituita
un’apposita Commissione, di cui fanno parte:
– il Presidente
della Provincia di Piacenza;
– il Dirigente
del Settore Sistema scolastico e Servizi alla persona e alla
comunità, o un suo delegato;
– un
rappresentante del Servizio per la Pastorale Giovanile della Diocesi
di Piacenza-Bobbio;
– un
rappresentante dell’associazione “Oratori
Piacentini”.
Alle riunioni, in
relazione alle tematiche affrontate, possono partecipare i
Responsabili di uffici o servizi provinciali, od operatori
oratoriali.
La Commissione
è organo con funzioni di indirizzo e di coordinamento
sull’attuazione del Protocollo:
– avvia
coerentemente con le linee della presente intesa una stretta
collaborazione tra i competenti Assessorati della Provincia ed il
Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, l’associazione
“Oratori Piacentini” e dei Centri di aggregazione
giovanili parrocchiali;
– elabora ed
approva le linee programmatiche e progettuali degli interventi di
promozione e sostegno;
– definisce
annualmente le priorità e gli ambiti di
intervento;
– procede a
definire una programmazione annuale;
– seleziona i
progetti presentati e definisce l’entità dei contributi
assegnati;
– definisce ed
attua modalità di verifica e valutazione degli
interventi.
 La
Commissione si riunisce almeno due volte l’anno e comunque,
ogniqualvolta se ne ravvisi la necessità, su richiesta di una
delle parti.
La Provincia di
Piacenza assicura lo svolgimento dei compiti di segreteria e di
verbalizzazione delle riunioni della Commissione.
 
Articolo 4 –
Promozione e sostegno di progetti ed iniziative
 
Le parti
firmatarie la presente intesa concordano nel promuovere e sostenere
progetti ed iniziative educative, formative, di prevenzione e di
animazione rivolte a minori, giovani e famiglie, realizzati
nell’ambito degli oratori e dei Centri di aggregazione giovanile
e mirati alla formazione e all’accompagnamento della crescita
integrale ed armonica della persona, al pieno sviluppo degli interessi
culturali, sociali e ricreativi, nonché a promuovere i valori
etici della solidarietà, dell’integrazione sociale e
dello sport come momento di aggregazione.
Le parti
riconoscono altresì la valenza dell’oratorio e dei Centri
di aggregazione giovanile parrocchiale quale luoghi di prevenzione
primaria e di contrasto del disagio e della devianza, anche in
collegamento con le istanze educative delle famiglie.
Concordano
inoltre sull’importanza di sviluppare interventi, con
modalità coordinate, a favore della formazione degli stessi
animatori e operatori oratoriali.
La Commissione di
cui all’articolo 3 opera sollecitando e favorendo le
progettualità degli oratori e dei centri di aggregazione
giovanile parrocchiali in riferimento agli obiettivi della presente
intesa, anche nella prospettiva di un maggiore coordinamento degli
interventi.
 
Articolo 5
– Opportunità di utilizzo delle reti di servizi
locali
 
Le parti
firmatarie della presente intesa si impegnano a collaborare
all’individuazione in ambito territoriale di specifiche
opportunità ed occasioni di utilizzo e di fruizione delle reti
di servizi locali da parte degli oratori. Le modalità di
accesso e coinvolgimento delle strutture sono definite dalla
Commissione di cui all’articolo 3.
(omissis)

Protocollo 06 giugno 2008

Comune di
Piacenza (PC)
Protocollo
d’intesa tra la Diocesi di Piacenza – Bobbio e il Comune
di Piacenza per la promozione e la valorizzazione della funzione
sociale ed educativa degli oratori e dei centri di aggregazione
giovanile parrocchiali della Città di Piacenza. (6 Giugno 2008)
(estratto)

 
 La Diocesi di
Piacenza – Bobbio e il Comune di Piacenza
(omissis)
premesso
che:
– il Comune di
Piacenza riconosce tra i principali obiettivi della propria azione
amministrativa la promozione, il sostegno e la valorizzazione di
strutture e centri socio – educativi per i minori e i giovani,
finalizzati alla formazione ed alla crescita integrale della
persona;

nell’ambito di queste strutture socio – educative,
particolare rilievo e importanza riveste l’esperienza, ricca di
tradizione, degli oratori e dei centri di aggregazione
parrocchiali;
– la Diocesi di
Piacenza – Bobbio intende rivolgere in via prioritaria la sua
attenzione all’attività oratoriale e alle molteplici
esperienze di aggregazione presenti e vive nelle parrocchie della
Città di Piacenza, al fine di valorizzarne e svilupparne
ulteriormente la funzione di riferimento morale, spirituale e sociale
per tutta la comunità cittadina;
– sulla scorta di
quanto già avviene in altre realtà territoriali, la
Diocesi di Piacenza – Bobbio ed il Comune di Piacenza,
unitamente all’associazione “Oratori Piacentini”,
organismo che coordina gli oratori della diocesi di Piacenza –
Bobbio, intendono addivenire ad una specifica intesa, in vista
dell’attivazione di una fattiva collaborazione tra
Amministrazione e Parrocchie sui temi della crescita morale e civile,
della prevenzione e del contrasto del disagio e della integrazione
sociale dei ragazzi e dei giovani nella nostra realtà
locale;
(omissis)
convengono e
stipulano il seguente accordo
 
Articolo 1
– Intenti del Protocollo d’Intesa
 
Il presente
Protocollo d’Intesa, stipulato tra la Diocesi di Piacenza
– Bobbio ed il Comune di Piacenza, si pone l’obiettivo di
promuovere e sostenere l’attività e le iniziative degli
oratori e delle analoghe strutture attive ed operanti
all’interno delle Parrocchie della Città di
Piacenza.
Le Istituzioni
firmatarie intendono, attraverso la stipulazione e
l’applicazione del Protocollo, valorizzare la
complementarietà dei reciproci ruoli nella realizzazione di un
sistema di servizi socio – educativi a beneficio delle giovani
generazioni.
Il Comune di
Piacenza in particolare riconosce la funzione educativa e sociale
svolta dall’Ente Parrocchia tramite gli oratori e i centri di
aggregazione giovanile, che costituiscono anche nella realtà
piacentina alcuni tra i principali soggetti sociali ed educativi della
comunità.
 
Articolo 2
– Operatività del Protocollo
 
Con la presente
intesa, le parti riconoscono la rilevanza dell’organo costituito
per la gestione dell’intesa stessa.
L’adozione
della presente intesa non esclude la stipulazione di ulteriori intese
ed accordi su materie specifiche tra i soggetti
firmatari.
Sono
altresì fatti salvi gli eventuali accordi stipulati fra gli
interessati, al fine di definire problematiche specifiche e di
attivare forme di reciproca collaborazione.
La presente
intesa non costituisce in alcun modo un vincolo di esclusività,
ma resta aperta la possibilità delle parti di ideare,
programmare e promuovere iniziative di aggregazione giovanile in
autonomia e/o in accordo con altri soggetti.
 
Articolo 3
– Commissione
 
Per una positiva
e proficua gestione dell’intesa, è costituita
un’apposita Commissione, di cui fanno parte:

l’Assessore al Futuro, Infanzia, Adolescenza, Scuola,
Formazione, politiche giovanili del Comune di Piacenza;
– il Dirigente
del Settore Infanzia, Scuola, Politiche giovanili del Comune di
Piacenza, o un suo delegato;
– un
rappresentante del Servizio per la Pastorale Giovanile della Diocesi
di Piacenza – Bobbio;
– un
rappresentante dell’associazione “Oratori
Piacentini”.
Alle riunioni, in
relazione alle tematiche affrontate, possono partecipare i
Responsabili di uffici o servizi comunali, od operatori
oratoriali.
La Commissione
è organo con funzioni di indirizzo e di coordinamento
sull’attuazione del Protocollo:
– avvia
coerentemente con le linee della presente intesa una stretta
collaborazione tra l’Assessorato al Futuro,
Infanzia,
Adolescenza,
Scuola, Formazione e politiche giovanili del Comune di Piacenza e il
Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, l’associazione
“Oratori Piacentini” e dei Centri di aggregazione
giovanili parrocchiali;
– elabora ed
approva le linee programmatiche e progettuali degli interventi di
promozione e sostegno;
– definisce
annualmente le priorità e gli ambiti di
intervento.
La Commissione si
riunisce almeno due volte l’anno e comunque, ogniqualvolta se ne
ravvisi la necessità, su richiesta di una delle
parti.
Il Comune di
Piacenza assicura lo svolgimento dei compiti di segreteria e di
verbalizzazione delle riunioni della Commissione.
 
Articolo 4
– Gruppo tecnico
 
Il gruppo
tecnico, a partire dalle indicazioni espresse dalla Commissione,
procede a definire una programmazione annuale.
A tal fine
seleziona i progetti presentati, definisce l’entità dei
contributi assegnati, attua modalità di verifica e valutazione
degli interventi.
Il suddetto
Gruppo tecnico è composto da:
– il Dirigente
del Settore Infanzia, Scuola, Politiche giovanili del Comune di
Piacenza o suo delegato;
– il Funzionario
Responsabile del Servizio Scuola, Formazione del Comune di Piacenza o
suo delegato;
– un
rappresentante del Servizio per la Pastorale Giovanile della Diocesi
di Piacenza e Bobbio;
– un
rappresentante dell’associazione Oratori
Piacentini.
Il Gruppo tecnico
di lavoro si riunisce su proposta ed iniziativa della
Commissione.
Il Comune di
Piacenza assicura lo svolgimento dei compiti di segreteria e di
verbalizzazione delle riunioni del Gruppo tecnico.
 
Articolo 5 –
Promozione e sostegno di progetti ed iniziative
 
Le parti
firmatarie la presente intesa concordano nel promuovere e sostenere
progetti ed iniziative educative, formative, di prevenzione e di
animazione rivolte a minori, giovani e famiglie, realizzati
nell’ambito degli oratori e dei Centri di aggregazione giovanile
e mirati alla formazione e all’accompagnamento della crescita
integrale ed armonica della persona, al pieno sviluppo degli interessi
culturali, sociali e ricreativi, nonché a promuovere i valori
etici della solidarietà, dell’integrazione sociale e
dello sport come momento di aggregazione.
Le parti
riconoscono altresì la valenza dell’oratorio e dei Centri
di aggregazione giovanile parrocchiale quale luoghi di prevenzione
primaria e di contrasto del disagio e della devianza, anche in
collegamento con le istanze educative delle famiglie.
Concordano
inoltre sull’importanza di sviluppare interventi, con
modalità coordinate, a favore della formazione degli stessi
animatori e operatori oratoriali.
La Commissione di
cui all’articolo 3 opera sollecitando e favorendo le
progettualità degli oratori e dei centri di aggregazione
giovanile parrocchiali in riferimento agli obiettivi della presente
intesa, anche nella prospettiva di un maggiore coordinamento degli
interventi.
(omissis)

Regolamento 28 aprile 2008, n.16

Comune di Fiorenzuola d'Arda

Regolamento per il servizio di mensa
scolastica
Approvato con
delibera del Consiglio comunale n. 16 del 28 Aprile 2008 (estratto)


Articolo 8 – Tabelle
dietetiche e diete speciali
 
Le tabelle
dietetiche vengono predisposte dall’Azienda Sanitaria Locale
sulla base del computo calorico ottimale per ciascuna categoria di
bambini; il menù è articolato su 6 settimane. Inoltre
allo scopo di garantire pasti più variati ed appetibili
è differenziato per stagione (un menù invernale e uno
primaverile).
Le tabelle suddette sono disponibili presso
l’Ufficio Pubblica Istruzione per tutti coloro che volessero
prenderne visione.

Il menù della mensa
scolastica è proposto a livello generale e non può
essere variato sulla base di preferenze individuali.
Sono previste
diete speciali solo per bambini che abbiano particolari problemi di
salute (allergie alimentari, morbo celiaco, ecc.); la somministrazione
di dieta particolare dovrà essere richiesta allegando
certificato medico rinnovato annualmente. Il menù può
essere modificato, su specifica richiesta, per esigenze di tipo
religioso.
Per l’acquisto dei generi alimentari da
somministrare, il Comune predispone nel “capitolato
speciale” di appalto le regole alle quali la ditta fornitrice
deve attenersi e i requisiti che i cibi debbono possedere; sono
inseriti anche alimenti provenienti da coltivazioni biologiche e
filiera corta. I menù, predisposti dagli organi competenti,
sono annualmente distribuiti a tutti gli alunni.

Bando – Capitolato speciale 01 gennaio 2011

Comune di Castiglione d’Adda
(LO)
Capitolato
speciale d’appalto – Servizio refezione scolastica per il
periodo dal 1 Gennaio 2011 al 31 Dicembre 2013
(estratto)
 
Articolo 8
– Modelli tipo e diete speciali
 
I pasti devono
essere preparati tenuto conto dei modelli tipo di tabella dietetica
proposte dall’ASL –Servizio igiene e Nutrizione (ALLEGATO
D). Le tabelle sono tarate sulla base di indicazioni dietetiche tese a
soddisfare con completezza i fabbisogni nutrizionali reali e tengono
conto delle strategie di educazione alimentare. Dall’inizio
dell’anno scolastico e fino alla terza settimana di Ottobre
compresa sarà in vigore la
tabella
dietetica Primavera/Estate. Dopo tale data, fino alla terza settimana
di Marzo compresa, sarà adottata la Tabella Dietetica
Autunno/Inverno. Dopo di che sarà ripresa la Tabella
Primavera/Estate.
(omissis)
 
La ditta dovrà garantire la
preparazione di diete speciali (allegato B), in risposta ad esigenze
cliniche di alcuni utenti, documentate da precisa indicazione
sanitaria, a richieste di alimentazione che escludono cibi per ragioni
etico religiose, nonché fornire un piatto sostitutivo in caso
di disgusto totale per i piatti proposti, formando il personale
dedicato alla preparazione dei pasti.
(omissis)
 
ALLEGATO A – Composizione del
pasto
 
MENU’
 
Il pasto sulla base del menù
allegato è composto da:
– un primo piatto con obbligo di
alternativa per particolari regimi dietetici, siano essi limitati nel
tempo o continuativi e per limitazioni alimentari dovute a motivi
etico religiosi;
– un secondo piatto con obbligo di
alternativa per particolari regimi dietetici, siano essi limitati nel
tempo o continuativi e per limitazioni alimentari dovute a motivi
etico religiosi;
– contorno di verdura fresca o
cotta;
– frutta o dolce;
– pane;
– acqua minerale non
gasata.
(omissis)
 
DIETE SPECIALI
 
Il servizio comprende anche la
preparazione di pasti e diete speciali per casi documentati e
certificazioni di intolleranze/allergie alimentari, stati patologici,
motivazioni etnico-religiosi o limitate situazioni di disgusto
personale verso un alimento.
(omissis)

Ordinanza 10 giugno 2013, n.146

Comune di Cremona
(CR)
Ordinanza (n. 146 del 10 Giugno
2013) sulla circolazione stradale inerente lo svolgimento della
Processione Religiosa di Sant’Antonio organizzata dalla
Parrocchia di Sant’Ambrogio nella serata del giorno 13 Giugno
2013 (estratto)
 
Dato atto di quanto previsto dal
titolo IV – Capo III – Art. 107 del nuovo Testo Unico in
materia di
Ordinamento degli Enti
Locali
 
Il Direttore del servizio Polizia
Municipale
 
– Atteso che Via Pampurino dalla
Cappella di Sant’Antonio a Via Agosta, (omissis) saranno
interessate il giorno 13 Giugno 2013 dalle ore 21.00 alle ore 22.00
circa dal transito della Processione Religiosa di Sant’Antonio
organizzata dalla Parrocchia di Sant’Ambrogio;
Comunicato l’elenco delle vie
inserite nel percorso, al Settore Progettazione e Lavori Pubblici, al
Servizio Programmazione, Mobilità e Qualità Urbana e
all’Unità Cantieri della Polizia Municipale al fine di
verificarne la transitabilità;
(omissis)
– Considerata l’istanza prodotta
dalla parrocchia di Sant’Ambrogio;
ORDINA per il giorno 13 Giugno 2013
l’adozione dei seguenti provvedimenti:
 
– Sospensione momentanea della
circolazione stradale per tutte le categorie di veicoli, lungo il
seguente percorso della Processione Religiosa, durante il transito
della stessa previsto dalle ore 21.00 alle ore 22.00 circa: Via
Pampurino dalla Cappella di Sant’Antonio a Via Agosta,
(omissis).
Inoltre è facoltà del
personale della Polizia Municipale, che sarà impegnato sul
percorso compatibilmente con le altre esigenze istituzionali,
provvedere all’istituzione delle ulteriori modifiche alla
circolazione stradale, che verranno ritenute necessarie lungo il
citato percorso della cerimonia religiosa;
– Deroga all’obbligo di
circolare lungo il marciapiede o lungo gli spazi predisposti, come
previsto dalle norme dell’art. 190 del C.d.S. sul comportamento
dei pedoni, per i partecipanti al corteo religioso, lungo citato
percorso. Gli organizzatori dovranno provvedere a segnalare il corteo,
dovranno essere inoltre adottate le opportune cautele per consentire
lo svolgimento in sicurezza della Processione.
– La presente ordinanza sulla
circolazione stradale non sostituisce ulteriori autorizzazioni, nulla
osta od altri provvedimenti di competenza di altri Enti o di altri
Servizi Comunali necessari per lo svolgimento della
manifestazione.
(omissis)

Regolamento 06 giugno 2011

Comune di Piacenza
(PC)
Regolamento di polizia urbana e
per la convivenza civile in città
Carta etica della città di
Piacenza
Approvati nella seduta di
Consiglio comunale del 6 Giugno 2011 (estratto)
 
Regolamento di polizia
urbana
Articolo 17 – Comportamenti
contrari all’igiene e al quieto vivere
 
Nei luoghi pubblici, aperti alla
cittadinanza o destinati alla fruizione collettiva sono vietati i
comportamenti seguenti:
(omissis)
 
e) sdraiarsi sui gradini dei
monumenti, delle chiese e dei luoghi di culto e destinati alla memoria
dei defunti. E’ inoltre vietato bivaccare, mangiare, bere o
dormire in forma palesemente indecente sul suolo pubblico,
nonché occupare indebitamente con apparecchiature private spazi
e luoghi pubblici, ad eccezione delle manifestazioni pubbliche
autorizzate;
(omissis)
 
Carta etica della Città di
Piacenza
Impegno per favorire la civile
convivenza e la legalità nella città
 
Noi che sottoscriviamo questa carta
etica, in occasione della ricorrenza dei 150 anni
dell’Unità d’Italia e in omaggio alla nostra
Città, che primogenita vi aderì,
 
VOGLIAMO PIACENZA
 
– aperta, accogliente, solidale,
feconda e ricca di umanità, dove l’uguaglianza civile, il
senso d’appartenenza a Piacenza, all’Italia e
all’Unione Europea, la convivenza, la pace e la pienezza dei
diritti siano una realtà;
– una città dove le cittadine e
i cittadini, così come definiti dall’articolo 55 dello
Statuto comunale, siano attenti alle altre persone e alla ricerca di
buone relazioni, sia con i comportamenti sia con le parole, rispettosi
delle regole e dei loro doveri nei confronti delle
istituzioni;
– un luogo bello e ordinato, dove
tutti si prendano cura dei beni comuni.
 
PER QUESTO CI IMPEGNIAMO ciascuno nei
propri ruoli e nelle proprie competenze
(omissis)
 
4. a lavorare insieme per la crescita
della coscienza e della capacità critica degli individui, per
favorire, in particolare, la capacità:
– di ragionare sui problemi della
politica,
– di riconoscere nei concittadini
persone con pari dignità, pur se diverse per etnia, religione e
genere;
– di preoccuparsi anche della vita
degli altri, della propria Città, dell’intera Nazione e
dell’Unione Europea;
– di esprimere la voce del
dissenso;
(omissis)

Regolamento 17 febbraio 1992, n.26

Comune di Codogno
(LO)
Regolamento di polizia
urbana
Approvato con deliberazione del
Consiglio Comunale n. 26 del 17 Febbraio 1992, modificato con le
deliberazione del Consiglio Comunale n. 84 del 24 Novembre 2005 n.48
del 31 Maggio 2007 (estratto)
 
Articolo 58 – Suono delle
campane
 
Il suono delle campane è
proibito da un’ora dopo il tramonto del sole all’alba,
fatta eccezione per l’annuncio delle funzioni prescritte dai
riti religiosi.
Comunque nelle prime ore della
giornata e nella serata le campane stesse potranno essere suonate con
suono sommesso.