Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Pronuncia 05 luglio 1994, n.80

L’opera d’arte di carattere sacro incorpora i valori profondi
della fede, cosicché il suo impiego in pubblicità deve essere retto
da una particolare attenzione, onde evitare di gettare discredito
sull’istituto pubblicitario in generale. La visualizzazione di parte
del corpo della Madonna, pur essendo al limite, non giunge ad
offendere le convinzioni civili e religiose dei cittadini ma getta
discredito sulla pubblicità in violazione dell’art. 1 del C.A.P.,
giustificandone l’ordine di cessazione.

Interrogazione 21 maggio 2001, n.E-1415/01

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-1415/01 di James Nicholson (PPE-DE) al Consiglio: “Persecuzione religiosa in Laos”, 21 maggio 2001. (da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” C 81 E del 4 aprile 2002, pag. 25) Sono stati espressi timori riguardo alla continua campagna volta ad imporre la rinuncia della religione cristiana. Ciò premesso, può il Consiglio fa […]

Interrogazione 27 aprile 2001, n.E-1267/01

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-1267/01 di Stavros Xarchakos (PPE-DE) al Consiglio: “Tutela del patrimonio culturale in Turchia”, 27 aprile 2001. (da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” C 81 E del 4 aprile 2002, pag. 16) Il Vertice di Helsinki del dicembre 1999 ha accordato alla Turchia lo status di paese “candidato all’adesione” all’Unione europea. Tuttavia […]

Risposta a interrogazione 04 aprile 2001, n.E-0291/01

Commissione europea. Risposta data dal sig. Prodi a nome della Commissione all’interrogazione scritta E-0291/01, 4 aprile 2001. (da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” C 261 E del 18 settembre 2001, pag. 78) Un gran numero di organizzazioni religiose, tra cui anche quelle cui fa riferimento l’onorevole parlamentare, può beneficiare di piccole sovvenzioni erogate dai fondi […]

Interrogazione 09 febbraio 2001, n.E-0291/01

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-0291/01 di Daniel Hannan (PPE-DE) alla Commissione: “Pensatoi religiosi e Unione europea”, 9 febbraio 2001. (da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” C 261 E del 18 settembre 2001, pag. 78) Oggetto: L’Ufficio cattolico d’informazione e d’iniziativa per l’Europa (OCIPE) e la Commissione degli episcopati della Comunità europea (ComECE) contribuiscono al dibattito […]

Risposta a interrogazione 08 dicembre 2000, n.E-2200/00

Commissione europea. Risposta data dal sig. Prodi a nome della Commissione all’interrogazione scritta E-2200/00, 8 dicembre 2000. (da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” n. C 151 E del 22 maggio 2001, pag. 2) La Commissione, dopo un attento esame dell’interrogazione scritta dell’onorevole parlamentare, ritiene che l’azione dello Stato membro in questione non rientri nel campo […]

Interrogazione 03 luglio 2000, n.E-2200/00

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2200/00 di Marco Cappato (TDI) alla Commissione: “Libertà religiosa in Grecia”, 3 luglio 2000. (da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” n. C 151 E del 22 maggio 2001, pag. 2) Chara Kalomiri, cittadina greca, è al centro di una vicenda giudiziaria che solleva dubbi inquietanti in merito al rispetto della libertà […]

Pronuncia 04 ottobre 1994, n.121

Alla stregua della definizione di pubblicità accolta nelle norme
preliminari e generali del codice di autodisciplina non costituisce
pubblicità un annuncio, sia pure diffuso a pagamento e attraverso i
mezzi di comunicazione di massa, che sia rivolto a diffondere le idee
di un gruppo religioso, come è certamente la Chiesa Nazionale di
Scientology. Ciò non esclude che anche gli annunci di un gruppo
religioso possano assumere natura pubblicitaria nella misura in cui
sono rivolti a promuovere la cessione di beni o la prestazione di
servizi dietro corrispettivo. Tale condizione non si riscontra nel
caso in esame in quanto gli annunci sono diretti esclusivamente a
diffondere le idee del gruppo ed a presentare le relative iniziative
sociali. Pertanto gli annunci non hanno natura pubblicitaria neppure
per gli aspetti esaminati.

Sentenza 16 dicembre 1999, n.2081

Pur ammettendo il carattere religioso della Chiesa di Scientology e
delle sue articolazioni come i Centri Narconon Albatros, considerata
la specifica organizzazione che li caratterizza e la prestazione di
servizi, a fronte di corrispettivi più che renumerativi rispetto ai
costi, si deve ritenere che questi centri devono soggiacere ai fini
tributari al trattamento degli enti commerciali, sia per quanto
attiene alle imposte dirette sui redditi sia per quanto riguarda
l’imposta sul valore aggiunto. Alla stessa conclusione si può
giungere anche a seguito dell’evoluzione legislativa, segnata dai
D.L.vo n.460 del 1997 e n.442 del 1998, sul riordino della disciplina
tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non
luvrative di utilità sociale (O.N.L.U.S.), che hanno introdotto
significative restrizioni alle esenzioni fiscali degli enti religiosi,
sia in materia di I.V.A., che in materia di I.R.P.E.G. In particolare,
l’esenzione tributaria per le attività svolte da questi enti, in
attuazione degli scopi istituzionali a favore degli iscritti,
associati o partecipanti, verso pagamento di contributi specifici, è
accordata solo a condizione che lo Statuto dell’ente contenga clausole
determinate, sintomaticamente assunte come “indici di non
commerciabilità”. Viene confermata la sentenza resa dalla Corte di
Appelo di Catanzaro che aveva condannato le imputate colpevoli dei
reati ascritti, riducendo la pena principale detentiva all’arresto di
due mesi e quindici giorni, concedendo il beneficio della non menzione
della condanna.