Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Risposta a interrogazione 31 luglio 2001, n.E-1832/01

Commissione europea. Risposta data dal sig. Patten a nome della Commissione all’interrogazione scritta E-1832/01, 31 luglio 2001. (da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” C 93 E del 18 aprile 2002, pag. 28) Secondo la Commissione, ai sensi di una legge del 1974, è necessario per le pubblicazioni estere chiedere ogni volta un’autorizzazione d’importazione al ministero […]

Interrogazione 13 luglio 2001, n.E-2036/01

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2036/01 di Hanja Maij-Weggen (PPE-DE) alla Commissione: “Situazione dei diritti umani nel Vietnam”, 13 luglio 2001. (da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” C 93 E del 18 aprile 2002, pag. 51) È disposta la Commissione a chiedere chiarimenti al governo vietnamita in merito alla sorte del prete cattolico Nguyen van Ly, […]

Interrogazione 28 giugno 2001, n.E-1911/01

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-1911/01 di Graham Watson (ELDR) alla Commissione: “Violazione dei diritti umani nelle Molucche”, 28 giugno 2001. (da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” C 93 E del 18 aprile 2002, pag. 38). I Cristiani delle Molucche sono stati vittime di circoncisioni forzate e costretti a convertirsi alla religione musulmana per evitare la […]

Interrogazione 22 giugno 2001, n.E-1832/01

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-1832/01 di Olivier Dupuis (TDI) alla Commissione: “Embargo delle autorità serbe su materiale didattico dei testimoni di Geova”, 22 giugno 2001. (da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” C 093 E del 18 aprile 2002, pag. 28) Con decisione del 9 aprile il Ministro federale degli Interni della Repubblica federale di Iugoslavia […]

Interrogazione 21 giugno 2001, n.E-1807/01

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-1807/01 di Christos Zacharakis (PPE-DE): “Distruzione, da parte della Turchia, del patrimonio culturale assiro e siriaco”, 21 giugno 2001. (da “Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee” C 81 E del 4 aprile 2002, pag. 64) Grazie a una riforma legislativa promossa dal Ministero turco degli interni, la Turchia vieta a cittadini europei […]

Sentenza 07 gennaio 1994, n.5

A seguito della trasformazione di una Istituzione pubblica di
assistenza e beneficenza in ente morale con personalità giuridica di
diritto privato, deve ritenersi esclusa la giurisdizione della Corte
dei conti in ordine alla responsabilità degli amministratori anche
per i fatti dannosi avvenuti in epoca precedente la trasformazione.

Sentenza 05 febbraio 1993, n.1470

L’art. 14 lett. m) r.d.l. 15 maggio 1946 n. 455 (statuto regione
Sicilia) convertito in l. cost. 26 febbraio 1948 n. 2,
sull’attribuzione alla regione Sicilia della competenza esclusiva in
materia di pubblica beneficenza ed opere pie, ed il successivo art.
20, il quale dispone che il presidente e gli assessori regionali
svolgono nella regione le funzioni esecutive ed amministrative
concernenti, tra l’altro, la suindicata materia, non hanno
attribuito alla regione siciliana la competenza amministrativa ad
autorizzare le opere pie a conseguire legati, poiché l’anzidetta
autorizzazione, finalizzata ad impedire il formarsi della cosiddetta
manomorta ed a proteggere i diritti dei successibili, inerisce al
regime comune a tutte le persone giuridiche (art. 17 c.c.), quali che
ne siano la natura e gli scopi istituzionali, così giustificandosi la
riserva allo stato della relativa competenza, come previsto
dall’art. 3 n. 5 d.p.r. 15 gennaio 1972 n. 9 per le regioni a
statuto ordinario, con disposizione estensibile a tutte le regioni,
quindi anche alla regione siciliana; peraltro, il mutamento di
disciplina, successivamente introdotto dall’art. 15 d.p.r. 24 luglio
1977 n. 616, che ha trasferito alle regioni, in relazione agli enti da
esse dipendenti, e delegato alle medesime, in relazione alle persone
giuridiche private, l’esercizio delle funzioni amministrative
concernenti l’acquisto di immobili, l’accettazione di donazioni e
di eredità e l’acquisto di legati, non avendo efficacia
retroattiva, non riguarda le autorizzazioni risalenti a data
anteriore.*

Sentenza 03 febbraio 1993, n.1320

Gli acquisti dei beni immobili e l’accettazione di donazioni o
eredità da parte di enti operanti nel settore della beneficenza
pubblica e dell’istruzione artigiana e professionale debbono essere
autorizzati dal presidente della giunta regionale, ai sensi degli art.
13-15 d.p.r. 24 luglio 1977 n. 616 che hanno trasferito alle regioni
l’esercizio di tutte le funzioni amministrative concernenti
l’acquisto di beni immobili e l’accettazione di eredità e legati
da parte di enti pubblici operanti nella materia di cui al decreto
medesimo, senza che tale autorizzazione debba essere preceduta dal
parere obbligatorio del consiglio di stato, atteso che tale parere è
previsto dall’art. 1 l. 5 giugno 1850 n. 1037 solo in considerazione
della qualità statale dell’organo chiamato a concedere
l’autorizzazione e non è perciò necessario per le autorizzazioni
attribuite alla competenza delle regioni dall’art. 15 d.p.r. 24
luglio 1977 n. 616, in relazione alle quali l’obbligo consultivo si
risolverebbe in un limite ingiustificato dell’autonomia regionale.*

Parere 09 settembre 1999

Non integra alcuna lesione del c.d. diritto all’autodeterminazione
informativa la conservazione nel registro parrocchiale dell’atto di
battesimo di persona che sia divenuta atea, in quanto tale registro
non contiene dati trattati illecitamente, nè notizie inesatte o
incomplete, operando la rappresentazione di un fatto (il battesimo)
realmente avvenuto. La rettificazione del registro parrocchiale di
battesimo può essere richiesta dalla persona divenuta atea per quelle
specifiche e ulteriori utilizzazioni di dati relativi all’appartenenza
religiosa dalle quali si ritenga di poter ricevere pregiudizio. Devono
tenersi presenti, per altro, le regole interne e le idonee garanzie
che talune Confessioni religiose assicurano in relazione ai
trattamenti effettuati e quindi la possibilità di una rettifica si
concreti in alcuni casi, nell’annotazione a margine del lato da
rettificarsi e, in altri, nell’allegazione della relativa richiesta
negli appositi registri.