Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

Olir

Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Legge 28 novembre 2005, n.246

Legge 28 novembre 2005, n. 246: “Semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 280 del 1 dicembre 2005). (omissis) Art. 6. (Riassetto normativo in materia di pari opportunità) 1. Il Governo é delegato ad adottare, entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno […]

Parere 30 settembre 2005

Per giustificare bioeticamente il fondamento e i limiti del diritto
alla cura e all’accudimento nei confronti delle persone in stato
vegetativo permanente, va ricordato che ciò che va loro garantito è
il sostentamento ordinario di base: la nutrizione e l’idratazione,
sia che siano fornite per vie naturali che per vie non naturali o
artificiali. Nutrizione e idratazione vanno dunque considerati atti
dovuti eticamente – oltre che deontologicamente e giuridicamente – in
quanto indispensabili per garantire le condizioni fisiologiche di base
per vivere. Anche quando l’alimentazione e l’idratazione devono
essere forniti da altre persone ai pazienti in SVP per via
artificiale, sussistono pertanto ragionevoli dubbi sul considerare
tali atti come “atti medici” o “trattamenti medici” in senso proprio,
e non quali forme di assistenza ordinaria di base. Dunque, la
sospensione di tali pratiche va valutata non come la doverosa
interruzione di un accanimento terapeutico, ma piuttosto come una
forma da un punto di vista umano e simbolico particolarmente crudele
di “abbandono” del malato. Tuttavia, qualora l’alimentazione e
l’idratazione assumano “carattere straordinario” e la loro sospensione
sia stata validamente richiesta dal paziente nelle proprie
Dichiarazioni anticipate di trattamento, non pare in dubbio che il
medico possa accedere a tale richiesta, sebbene a questa soluzione
sembra che osti la grande difficoltà psicologica ed umana di lasciar
morire il paziente per inedia. Diversa è invece l’ipotesi tipica
sopra descritta, in cui alimentazione ed idratazione più che il
carattere di un atto medico, abbiano quello di una ordinaria
assistenza di base. In tale fattispecie, la richiesta nelle
Dichiarazioni anticipate di una sospensione di detto trattamento si
configura infatti come istanza di una vera e propria eutanasia
omissiva, omologabile sia eticamente che giuridicamente ad un
intervento eutanasico attivo, illecito sotto ogni profilo.

Istruzione 04 novembre 2005

Congregazione per l’Educazione Cattolica. “Istruzione circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al seminario e agli ordini sacri”, 4 novembre 2005 Introduzione In continuità con l’insegnamento del Concilio Vaticano II e, in particolare, col decreto Optatam totius (1) sulla formazione sacerdotale, la Congregazione per l’Educazione […]

Circolare 17 ottobre 2005, n.40424

Circolare 17 ottobre 2005, n. 40424: “Crocifisso esposto nelle aule scolastiche. Motivo di rifiuto da parte personale docente a svolgere le lezioni. Illegittimità”. UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA LOMBARDIA. CENTRO SERVIZI AMMINISTRATIVI DI MILANO Area D – Affari Generali Ai Dirigenti Scolastici delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado Statali e non statali – […]

Legge regionale 10 ottobre 2005, n.31

Legge regionale 10 ottobre 2005, n. 31: “Interventi per il diritto allo studio nelle scuole dell’infanzia non statali nelle scuole primarie non statali e paritarie”. (da B.U.R. n. 29 del 10 ottobre 2005) Art. 1 (Finalità) 1. La Regione al fine di garantire il diritto allo studio nel rispetto del pluralismo culturale ed eliminare condizioni […]

Decreto ministeriale 15 novembre 2005

Ministero dell’Interno. Decreto 15 novembre 2005: “Determinazione del calendario delle festività religiose ebraiche, per l’anno 2006”. (Da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 273 del 23 novembre 2005) IL MINISTRO DELL’INTERNO Vista la legge 8 marzo 1989, n. 101, recante «Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunita’ ebraiche italiane» […]

Legge regionale 23 febbraio 2005, n.12

Legge regionale 23 febbraio 2005, n. 12: “Norme in materia di musei e di raccolte di enti locali e di interesse locale”. (da “Bollettino Ufficiale della Regione Campania” n. 14 del 28 febbraio 2005) ARTICOLO 1 Principi e Finalità 1. La Regione Campania, nell’ambito delle proprie competenze e in attuazione della legislazione statale vigente, individua […]

Ordinanza 18 novembre 2005, n.41571

Seppure non sia dubitabile che la esposizione del crocefisso nell’aula
di udienza sia una situazione astrattamente sussumibile nelle
fattispecie processuali di cui all’art. 45 c.p.p., è altrettanto
indubitale che la esposizione del crocefisso esula dalla fattispecie
processuale de qua perché difetta dell’imprescindibile carattere
locale. Proprio in conformità alla natura intrinseca dell’istituto
processuale di cui trattasi, che si risolve nel trasferimento del
giudizio ad altro ufficio territoriale, la norma dell’art. 45 è
chiarissima nell’indicare come presupposto necessario il carattere
locale, cioè localmente circoscritto, della situazione idonea a
turbare l’imparzialità e serenità del giudizio. Ne consegue che non
può invocarsi l’istituto della rimessione del processo per
scongiurare un pericolo di parzialità del giudice o di turbamento del
giudizio, quando la situazione che asseritamente genera quel pericolo
ha dimensione nazionale. E’ evidente, infatti, che in tal caso anche
la translatio iudicii non sarebbe in grado di rimuovere o evitare
quella stessa situazione che si assume pregiudizievole per la
imparzialità e serenità del giudizio stesso.