Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 25 novembre 2005, n.425

E’ infondata la questione di legittimità costituzionale, sollevata in
relazione agli artt. 2, 3 e 32 della Costituzione, dell’art. 28,
comma 7, della legge 4 maggio 1983, n. 184 (Diritto del minore ad una
famiglia), nel testo sostituito dall’art. 177, comma 2, del decreto
legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione
dei dati personali), «nella parte in cui esclude la possibilità di
autorizzare l’adottato all’accesso alle informazioni sulle origini
senza avere previamente verificato la persistenza della volontà di
non essere nominata da parte della madre biologica». La norma
impugnata mira infatti a tutelare la gestante che – in situazioni
particolarmente difficili dal punto di vista personale, economico o
sociale – abbia deciso di non tenere con sé il bambino, offrendole
la possibilità di partorire in una struttura sanitaria appropriata e
di mantenere al contempo l’anonimato nella conseguente dichiarazione
di nascita. La scelta della gestante in difficoltà, che la legge
vuole favorire per proteggere tanto quest’ultima quanto il nascituro,
sarebbe del resto resa oltremodo difficile se la decisione di
partorire in una struttura medica adeguata, rimanendo anonima, potesse
comportare per la donna – in base alla stessa norma – il rischio di
essere, in un imprecisato futuro e su richiesta di un figlio mai
conosciuto e già adulto, interpellata dall’autorità giudiziaria
per decidere se confermare o revocare tale originaria dichiarazione di
volontà.

Sentenza 20 ottobre 2005, n.20320

In tema di responsabilità, del medico per omessa diagnosi di
malformazioni del feto e conseguente nascita indesiderata, il
risarcimento dei danni che costituiscono conseguenza immediata e
diretta dell’inadempimento del ginecologo alla obbligazione di natura
contrattuale gravante su di lui, spetta non solo alla madre, ma anche
al padre. Ciò deriva infatti dal complesso di diritti e doveri che,
secondo l’ordinamento, si incentrano sul fatto della procreazione, non
rilevando, in contrario, che sia consentito solo alla madre – e non al
padre – la scelta in ordine all’interruzione della gravidanza,
poichè, sottratta alla madre la possibilità di scegliere a causa
dell’inesatta prestazione del medico, gli effetti negativi del
comportamento di quest’ultimo si riflettono anche sul padre del
concepito. Oltre alla madre, dunque, anche il padre deve perciò
ritenersi tra i soggetti “protetti” dal contratto medico e, quindi,
tra coloro rispetto ai quali la prestazione mancata o inesatta può
qualificarsi come inadempimento, con tutte le relative conseguenze sul
piano risarcitorio.

Legge 11 agosto 2003, n.228

Legge 8 agosto 2003, n. 228: “Misure contro la tratta di persone”. ART. 1. (Modifica dell’articolo 600 del codice penale). 1. L’articolo 600 del codice penale è sostituito dal seguente: “ART. 600. – (Riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù). – Chiunque esercita su una persona poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà […]

Decreto Presidente Repubblica 19 settembre 2005, n.237

D.P.R. 19 settembre 2005, n. 237: “Regolamento di attuazione dell’articolo 13 della legge 11 agosto 2003, n. 228, recante misure contro la tratta di persone”. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l’articolo 87 della Costituzione; Visto l’articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286; […]

Legge regionale 18 agosto 2005, n.20

Legge regionale 18 agosto 2005, n. 20: “Sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia”. (da “Bollettino Ufficiale della Regione Friuli-Venezia Giulia n. 33 del 17 agosto 2005) ARTICOLO 1 (Finalita’ e oggetto) 1. Al fine di garantire il pieno esercizio dei diritti riconosciuti alle bambine e ai bambini, la Regione promuove, nel quadro […]

Convenzione 04 novembre 1950

“Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali”, 4 novembre 1950. (Testo coordinato con gli emendamenti di cui al Protocollo n. 11 firmato a Strasburgo l’11 maggio 1994, entrato in vigore il 1° novembre 1998) I Governi firmatari, Membri del Consiglio d’Europa; Considerata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, proclamata dall’Assemblea […]

Protocollo 13 maggio 2004, n.14

Consiglio d’Europa. “Protocollo n. 14 alla Convenzione Europea per la Salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali emendante il sistema di controllo della Convenzione”, 13 maggio 2004. PROTOCOLE N° 14 A LA CONVENTION DE SAUVEGARDE DES DROITS DE L’HOMME ET DES LIBERTES FONDAMENTALES, AMENDANT LE SYSTEME DE CONTROLE DE LA CONVENTION Préambule Les Etats […]

Legge 15 dicembre 2005, n.280

Legge 15 dicembre 2005, n. 280: “Ratifica ed esecuzione del Protocollo n. 14 alla Convenzione Europea per la Salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali emendante il sistema di controllo della Convenzione, fatto a Strasburgo il 13 maggio 2004”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 4 del 5 gennaio 2006) La Camera dei […]

Decreto 08 dicembre 2005, n.1546

Ministère de la Justice. Décret n° 2005-1546 du 8 décembre 2005 portant création d'une indemnité allouée aux ministres du culte des aumôneries des établissements pénitentiaires. (da J.O n° 288 du 11 décembre 2005). Le Premier ministre, Sur le rapport du garde des sceaux, ministre de la justice, Vu le code de procédure pénale, notamment ses […]

Autorizzazione 21 dicembre 2005, n.7

Garante per la protezione dei dati personali: “Autorizzazione n. 7/2005 al trattamento dei dati a carattere giudiziario da parte di privati, di enti pubblici economici e di soggetti pubblici”, del 21 dicembre 2005. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 2 del 3 gennaio 2006 – Supplemento Ordinario n. 1) IL GARANTE PER LA PROTEZIONE […]