Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Decreto 27 maggio 2007, n.07-158

Décret exécutif n° 07-158 du 10 Joumada El Oula 1428 correspondant au 27 mai 2007 fixant la composition et les modalités de fonctionnement de la commission nationale des cultes autres que musulman. (Journal Officiel de la République Algerienne n. 36, 3 juin 2007) Le Chef du Gouvernement, Sur le rapport conjoint du ministre de la […]

Sentenza 14 giugno 2007

Nel caso in cui un’associazione religiosa cambi denominazione e
apporti modifiche allo statuto, l’autorità competente che rifiuti
di registrare l’associazione in base ai cambiamenti intervenuti viola
l’art. 9 CEDU, letto congiuntamente all’art. 11. Infatti la
mancata registrazione è da ritenersi una restrizione del diritto di
libertà di religione ex art. 9 CEDU, poiché impedisce alle
associazioni non iscritte di esercitare alcune attività connesse con
le esigenze di culto. I limiti apposti all’esercizio della libertà
religiosa, in forma individuale o collettiva, sono ammessi solo quando
sono previsti dalla legge, perseguono uno scopo legittimo e sono
necessari per la salvaguardia dell’ordine pubblico e dei diritti
altrui in una società democratica. Il diritto di libertà religiosa
comporta altresì l’esclusione di ogni interferenza dello Stato
relativamente alla organizzazione interna di confessioni e
associazioni religiose; tale organizzazione è infatti uno dei mezzi
con i quali una confessione religiosa svolge la sua attività ed
esercita il diritto di libertà di religione e deve quindi poter
essere stabilita liberamente. (Nel caso di specie una parrocchia
ortodossa aveva cambiato statuto e denominazione per passare dalla
giurisdizione del patriarcato di Mosca a quella di Kiev e si era vista
negare la registrazione. Su questo punto, le norme ucraine sono state
ritenute dalla Corte non sufficientemente chiare, tanto da configurare
una restrizione illegittima del diritto di libertà religiosa ex art.
9 CEDU. Inoltre il giudice interno aveva violato la libertà delle
confessioni religiose ad organizzarsi autonomamente, pronunciandosi,
nel negare la registrazione, sulle disposizioni dello statuto
dell’associazione religiosa in questione, concernenti la struttura
interna, l’ammissione e l’espulsione di membri).

Lettera apostolica 11 giugno 2007

LITTERAE APOSTOLICAE MOTU PROPRIO DATAE DE ALIQUIBUS MUTATIONIBUS IN NORMIS DE ELECTIONE ROMANI PONTIFICIS BENEDICTUS XVI Constitutione apostolica Universi Dominici gregis, die XXII Februarii anno MCMXCVI promulgata(1), Venerabilis Decessor Noster Ioannes Paulus II, nonnullas immutationes induxit in normas canonicas servandas pro electione Romani Pontificis a Paulo VI, felicis recordationis, statutas(2). In numero septuagesimo quinto memoratae […]

Ordinanza 12 aprile 2006, n.2148

TAR Lazio. Ordinanza 12 aprile 2006, n. 2148: “Difetto di istruttoria del provvedimento di diniego di rilascio del permesso di soggiorno”. In OLIR: TAR Lazio. Sezione II quater. Sentenza 19 giugno 2007, n. 5560 (I grado) TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO – ROMA – SEZIONE SECONDA QUATER nelle persone dei Signori: ITALO RIGGIO Presidente […]

Sentenza 19 giugno 2007, n.5560

Sussiste carenza di istuttoria del provvedimento di diniego di
rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro, laddove non
sia stato tenuto adeguamente conto dell’attività lavorativa
prestata dalla ricorrente e della sua speculare situazione familiare
sotto il profilo economico, nonchè del già avvenuto riconoscimento
dell’asilo politico concesso alle figlie della stessa.

Sentenza 21 maggio 2007, n.1395

TAR Puglia. Sede di Bari. Sentenza 21 maggio 2007, n. 1395: “Immobili ex conventuali e concessione d’uso perpetuo”. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia – II Sezione composto dai signori: PIETRO MOREA PRESIDENTE DORIS DURANTE COMPONENTE GIUSEPPINA ADAMO COMPONENTE, Rel. ha pronunciato la seguente SENTENZA all’udienza del 10 maggio 2007 Visto il ricorso 2095/2002 […]

Sentenza 17 maggio 2007, n.1498

L’art. 1 della L.R. Veneto 20 agosto 1987 n. 44 prevede che “Nella
categoria di opere di cui al primo comma” (cioè “le chiese e gli
altri edifici religiosi”) “sono compresi gli edifici per il culto e
quelli per lo svolgimento di attività senza scopo di lucro,
funzionalmente connessi alla pratica di culto delle confessioni
religiose organizzate ai sensi degli articoli 7 e 8 della
Costituzione”. Se tale è il dato letterale della norma, deve
prendersi atto che la stessa subordina l’erogazione delle
contribuzioni in discussione, da parte dei comuni, alla condizione che
si tratti di confessioni organizzate, ma non pure che abbiano
stipulato le intese con lo Stato italiano, ai sensi del terzo comma
dell’articolo 8 della Costituzione. A tale riguardo la norma
regionale, nel richiedere la condizione dell’organizzazione, fa
infatti rinvio all’intero articolo 8 della Costituzione, e non
precipuamente al terzo comma, dove si parla di intese bilaterali tra
Stato e confessioni religiose.

Decreto ministeriale 23 aprile 2007

Ministero dell’Interno. Decreto 23 aprile 2007: “Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 137 del 15 giugno 2007). IL MINISTRO DELL’INTERNO Visto l’art. 14 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che individua le funzioni e i compiti spettanti al Ministero dell’interno; Vista la Dichiarazione sul dialogo […]

Legge 17 aprile 2006, n.06-09

Loi n° 06-09 du 18 Rabie El Aouel 1427, correspondant au 17 avril 2006, portant approbation de l’ordonnance n° 06-03 du 29 Moharram 1427, correspondant au 28 février 2006, fixant les conditions et règles d’exercice des cultes autres que musulman. (Journal Officiel de la République algérienne n. 27, 26 avril 2006) Le Président de la […]

Sentenza 28 marzo 2007, n.1437

Gli interventi non motivati ed irrispettosi dei termini, di cui alla
legge n. 1034 del 1971, ledono il diritto al contraddittorio e violano
il principio dell’equo processo, determinando così, inevitabilmente,
il rinvio della causa al giudice di primo grado.