Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Autorizzazione 28 giugno 2007, n.2

Garante per la protezione dei dati personali: “Autorizzazione n. 2/2007 al trattamento dei dati idonei a rilevare lo stato di salute e la vita sessuale”, 28 giugno 2007. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 196 del 24 agosto 2007 – Supplemento Ordinario n. 186) IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI In data […]

Sentenza 27 agosto 2007, n.2786

La famiglia anagrafica è nozione ben distinta da quella di famiglia
c.d. “nucleare” o “civile”, ossia composta da persone unite in
matrimonio con effetti civili riconosciuti, con la conseguenza che la
famiglia anagrafica e la famiglia nucleare o civile possono anche non
coincidere. Secondo l’art. 4 del D.P.R. 223 del 1989, infatti,
“agli effetti anagrafici per famiglia si intende un insieme di
persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità,
adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora
abituale nello stesso comune”. La distinzione concettuale tra
famiglia nucleare e famiglia anagrafica è stata in particolare
ribadita dal Consiglio di Stato, Sez. V, (sentenza 13 luglio 1994 n.
770), che evidenziato come mentre la famiglia anagrafica è istituto
giuridico esclusivamente finalizzato alla “raccolta sistematica
dell’insieme delle posizioni” relative alle persone che hanno
fissato nel Comune la propria residenza (cfr. art. 1 D.P.R. 223 del
1989 cit.), la nozione giuridica di famiglia “nucleare” , ossia
componibile da genitori e da figli, risulta presupposta e tutelata nel
nostro ordinamento interno dagli artt. 29, 30 e 31 Cost., dagli artt.
144 e 146 c.c. e dall’art. 570 c.p., e – sotto il profilo della
necessaria conformazione dell’ordinamento medesimo “alle norme del
diritto internazionale generalmente riconosciute” (lo ius gentium
richiamato dall’art. 10, primo comma, Cost.) – anche dall’art. 12
della predetta Convenzione europea dei diritti dell’uomo,
dall’art. 16 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre
1948, nonché dall’art. 10 del Patto internazionale sui diritti
economici, sociali e culturali reso a sua volta esecutivo
nell’ordinamento italiano con L. 25 ottobre 1977 n. 881. Ciò
rilevato, occorre sottolineare che se – da un lato – l’art. 33,
comma 1, del D.P.R. 223 del 30 maggio 1989 dispone che
“l’Ufficiale dell’anagrafe rilascia a chiunque ne faccia
richiesta, fatte salve le limitazioni di legge, i certificati
concernenti la residenza e lo stato di famiglia”, dall’altro, il
comma 2 dello stesso articolo dispone che “ogni altra posizione
desumibile dagli atti anagrafici, […] può essere attestata o
certificata, qualora non vi ostino gravi o particolari esigenze di
pubblico interesse, dall’ufficiale di anagrafe d’ordine del
Sindaco”. In questo senso, l’Amministrazione Comunale può,
mediante propri provvedimenti di carattere generale conseguenti ad una
valutazione degli spazi di discrezionalità ad essa lasciati liberi
dalla sovrastante disciplina di fonte statuale, impiantare nel proprio
ambito territoriale un “sistema” finalizzato ad attestare,
integrando con propri modelli la modulistica anagrafica standard
predisposta dall’Amministrazione Statale, la sussistenza di una
famiglia anagrafica costituita da persone legate da vincoli affettivi,
così come liberamente dichiarata dai medesimi interessati all’atto
della costituzione ovvero della variazione della famiglia medesima.
Tuttavia, la dichiarazione resa in ordine alla sussistenza di vincoli
affettivi quale presupposto per la formazione di una famiglia
anagrafica non può essere oggettivamente riscontrata dall’Ufficiale
d’anagrafe e non può – quindi – che essere rimessa alla
dichiarazione resa dall’interessato all’Ufficiale medesimo al
momento della costituzione ovvero del subentro della famiglia
anagrafica. Di qui, la conseguenza che la sussistenza dei vincoli in
questione non può, di per sé, formare oggetto di certificazione
anagrafica da parte della Pubblica Amministrazione, ai sensi
dell’art. 33, comma 1, e dell’art. 35 del D.P.R. 223 del 1989, ma
può soltanto essere attestata dalla Pubblica Amministrazione, ai
sensi dell’art. 33, comma 2, del medesimo D.P.R., sulla scorta della
stessa dichiarazione di colui che l’ha resa e che l’ha poi
confermata al momento della richiesta della relativa attestazione (Nel
caso di specie, la Corte adita ha ritenuto illegittimi i moduli
anagrafici predisposti dal Comune resistente, in quanto generanti il
possibile rischio di confusione tra il concetto di famiglia
“anagrafica” e di famiglia “nucleare”, nonchè in particolare il
modello recante l’attestazione di iscrizione nell’anagrafe della
popolazione, quale famiglia anagrafica costituita da persone
coabitanti legate da vincoli affettivi, formulato in via del tutto
generica, inducendo così a scambiare tale attestazione per un vero e
proprio certificato anagrafico)

Autorizzazione 28 giugno 2007, n.1

Garante per la protezione dei dati personali: “Autorizzazione n. 1/2007 al trattamento dei dati sensibili nei rapporti di lavoro”, 28 giugno 2007. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 196 del 24 giugno 2007 – Supplemento Ordinario n. 186) IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI In data odierna, con la partecipazione del prof. […]

Direttiva 23 luglio 2007

Ministero della solidarietà sociale. Direttiva 23 Luglio 2007: “Legge 7 dicembre 2000, n. 383. Modalita’ per la presentazione di progetti sperimentali da parte delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri di cui all’articolo 7, nonche’ per assicurare il sostegno ad iniziative formative e di informatizzazione, di cui all’articolo 12, comma 3, lettere d) ed […]

Legge 02 agosto 2007, n.130

Legge 2 Agosto 2007, n. 130: “Modifiche alla legge 8 luglio 1998, n. 230, in materia di obiezione di coscienza” (testo in vigore dal 6 settembre 2007). (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n 194. del 22 agosto 2007) La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga […]

Comunicato 13 agosto 2007

Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento per i diritti e le pari opportunità. “Avviso per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e al contrasto delle pratiche di mutilazione genitale femminile”. (Avviso n. 1). (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 187 del 13-8-2007 ) Il Ministro per i diritti e le pari opportunita’ emana […]

Sentenza 25 giugno 2007, n.6842

Se, da un lato, le norme concordatarie hanno affidato in via esclusiva
al giudizio dei competenti organi ecclesiastici la dichiarazione di
idoneità all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole
statali (di tal che il giudice italiano non può censurare “ex se”
l’atto dichiarativo relativo, che deve essere qualificato come atto
“endoprocedimentale” finalizzato alla nomina, che resta invece di
competenza dell’autorità scolastica italiana), dall’altro,
l’esercizio del potere di emettere il giudizio d’idoneità non può
essere sottratto – affinché possa costituire valido presupposto per
la legittimità dell’atto di ammissione od esclusione da una procedura
concorsuale – ad un riscontro del corretto esercizio del potere
secondo criteri di ragionevolezza e di non arbitrarietà.

Varie 31 luglio 2007

Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento per le pari opportunità: “Articolo 13 della legge 11 agosto 2003, n. 228, concernente misure contro la tratta di persone – Programmi di assistenza. Avviso n. 2 del 31 luglio 2007”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 185 del 10 agosto 2007) Il Ministro per i diritti e […]

Legge regionale 23 maggio 2007, n.11

Legge regionale Friuli-Venezia Giulia 23 maggio 2007, n. 11: “Promozione e sviluppo del servizio civile nel territorio regionale”. (da Bollettino Ufficiale della Regione Friuli-Venezia Giulia n. 22 del 30 maggio 2007) TITOLO I PRINCIPI GENERALI ARTICOLO 1 (Finalita’) 1. La Regione autonoma Friuli Venezia Giulia nel rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione e in attuazione […]

Decreto Presidente Repubblica 08 giugno 2007, n.108

D.P.R. 8 giugno 2007, n. 108: “Regolamento recante riordino della Commissione per le adozioni internazionali”. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l’articolo 87, quinto comma, della Costituzione; Vista la legge 4 maggio 1983, n. 184, e successive modificazioni; Visto l’articolo 17, commi 1 e 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni; Visti […]