Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Sentenza 07 ottobre 2008

La giurisprudenza suole ravvisare la contrarietà all’ordine
pubblico italiano nei soli casi di pronuncia di nullità fondata sulla
cd. riserva mentale, ossia sulla unilaterale esclusione da parte di
uno dei coniugi, di taluno dei bona matrimonii (V. Cass. n. 2138/1996;
n. 11951/1993; n. 4875/88; nn. 188 e 189 del 1991), salvo il consenso
esplicito o implicito alla delibazione da parte dell’altro coniuge
(Cass. n. 5548/1995) e salva l’ipotesi che la divergenza unilaterale
fra volontà e dichiarazione sia stata manifestata all’altro coniuge,
ovvero che questi l’abbia in concreto conosciuta, oppure che non
l’abbia potuta conoscere a cagione della propria negligenza. Ne deriva
che, nel caso in cui sia stata apposta una condizione al vincolo
matrimoniale, viziante il consenso negoziale di uno dei coniugi,
occorre anzitutto verificare, ai fini della delibazione, se essa sia
rimasta nella sfera psichica di uno dei nubendi, ovvero sia stata
manifestata all’altro coniuge, ovvero sia stata comunque conosciuta o
conoscibile da parte di questi. In ogni caso, comunque, nell’ipotesi
in cui il coniuge, che ignorava il vizio del consenso dell’altro,
proponga egli stesso la domanda di esecutorietà, allegando la
simulazione unilaterale, va esclusa la ricorrenza di motivi di ordine
pubblico, ostativi alla delibazione della relativa sentenza
ecclesiastica, non potendo ricondursi nei rigorosi limiti dell’ordine
pubblico anche la tutela della buona fede del coniuge che detta tutela
respinga, invocandola anzi in senso contrario.

Sentenza 30 dicembre 2008, n.48350

I riti vudù terrorizzano la persona che ne è oggetto, soggiogandone
irreversibilmente la volontà. E’ questo un dato di comune esperienza,
acquisito al bagaglio culturale di ogni persona di media istruzione.
La forma tipica di esperienza religiosa vudù è infatti costituita
dalla possessione o invasamento; le cerimonie di iniziazione si
accompagnano a riti di magia nera (nel caso di specie, la Corte adita
respingeva l’assunto dei ricorrenti secondo cui i riti vudù non
sarebbero frutto di magia nera, ma manifestazioni di una religione
articolata in cerimonie regolarmente officiate).

Sentenza 26 gennaio 2009, n.214

Il diritto di rifiutare le cure è un diritto di libertà
assoluto, il cui dovere di rispetto si impone nei confronti di
chiunque intrattenga con l'ammalato il rapporto di cura, non
importa se operante all'interno di una struttura sanitaria
pubblica o privata. Qualora l'ammalato decida di rifiutare le cure
– ove incapace, tramite rappresentante legale debitamente autorizzato
dal Giudice Tutelare – tale manifestazione esclude ogni legittimazione
al trattamento sanitario, determinando il sorgere dell'obbligo
giuridico del medico di interrompere la somministrazione dei mezzi
terapeutici indesiderati. In questo senso, dunque, rifiutare il
ricovero ospedaliero, dovuto da parte del SSN a chiunque sia affetto
da patologie mediche, solo per il fatto che il malato abbia
preannunciato la propria intenzione di avvalersi del suo diritto alla
interruzione del trattamento, significa limitare indebitamente tale
diritto. L'accettazione presso la struttura sanitaria pubblica non
può infatti essere condizionata alla rinuncia del malato ad
esercitare un suo diritto fondamentale.


Corte
di Cassazione, Sezioni Unite, Sentenza 13 dicembre 2008, n.
27145

Corte
costituzionale, Ordinanza 8 ottobre 2008, n. 334

Corte
di Appello di Milano. Prima Sezione Civile. Decreto 9 luglio
2008

Corte
di Cassazione. Sezione I civile. Sentenza 4 – 16 ottobre 2007,
n. 21748

Corte
di cassazione. Sezione I civile. Ordinanza 20 aprile 2005, n.
8291
)

Circolare 23 gennaio 2009, n.10

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti del sistema nazionale di istruzione e per l’autonomia scolastica – Ufficio VI. Circolare, 23 gennaio 2009, n. 10: “Valutazione degli apprendimenti e del comportamento”. La legge di conversione 30 ottobre 2008, n. 169 ha disposto modifiche al sistema di valutazione degli […]

Legge 23 dicembre 2008, n.2

Ley 2/2008, de 23 de diciembre, de Presupuestos Generales del Estado para el año 2009. Omissis DISPOSICIÓN ADICIONAL CUADRAGÉSIMA SÉPTIMA. Asignación de cantidades a fines sociales. Uno. El Estado destinará a subvencionar actividades de interés social, en la forma que reglamentariamente se establezca, el 0,7 % de la cuota íntegra del Impuesto sobre la Renta […]

Risoluzione 14 gennaio 2009

Parlamento europeo. Risoluzione 14 gennaio 2009: “Situazione dei diritti fondamentali nell’Unione europea 2004-2008”. Il Parlamento europeo, – vista la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (la Carta) del 7 dicembre 2000, adottata il 12 dicembre 2007, – visti gli articoli 6 e 7 del trattato UE, che stabiliscono l’obiettivo di sviluppare l’Unione quale spazio di […]

Varie 24 dicembre 2008, n.2447

Ministero, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Consiglio Universitario Nazionale. Prot. N.2447 Spedito il 24.12.2008 OGGETTO: DOCUMENTO DI LAVORO DEL CONSIGLIO UNIVERSITARIO NAZIONALE SU: INDICATORI DI ATTIVITA’ SCIENTIFICA E DI RICERCA Adunanza del 16-18 dicembre 2008 Il CUN trasmette al SIG. MINISTRO il seguente Documento di lavoro su: INDICATORI DI ATTIVITA’ SCIENTIFICA E DI RICERCA INTRODUZIONE […]

Legge 09 gennaio 2009, n.1

LEGGE 9 gennaio 2009, n. 1: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, recante disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualita’ del sistema universitario e della ricerca”. (da “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 6 del 9 gennaio 2009) La Camera dei deputati […]