Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Decreto ministeriale 05 agosto 2010, n.74

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Decreto Ministeriale n. 74, 5 agosto 2010 IL MINISTRO VISTO l'articolo 117 della Costituzione; VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 e successive modificazioni, recante il Testo Unico delle disposizioni in materia di istruzione nelle scuole di ogni ordine e grado; VISTA la legge 10 marzo 2000, […]

Sentenza 30 luglio 2010

Gli insegnamenti alternativi a quello di religione cattolica devono
essere offerti obbligatoriamente dalla Pubblica Amministrazione, ciò
al fine di rendere effettiva la scelta compiuta dallo studente, ma
tale scelta non incide, comunque, sul carattere facoltativo dei
suddetti insegnamenti.
La Pubblica Amministrazione non dispone di discrezionalità in base
all’argomento per cui l’attivazione dei corsi alternativi sarebbe
subordinato alla disponibilità di mezzi economici; la disponibilità
economica dell’amministrazione, infatti, non influisce sulla
posizione giuridica soggettiva della persona, che rimane tale pur a
fronte dell’inesistenza di mezzi economici.
Stante la nozione di discriminazione data dalle Direttive 2000/43/CE
del 29 giugno 2000 e 2000/78/CE del 27 novembre 2000, recepite
nell’ordinamento italiano rispettivamente con D. Lgs. nn. 215 e 216
del 2003 è da considerarsi comportamento indirettamente
discriminatorio la condotta di un istituto scolastico che non avendo
attivato gli insegnamenti alternativi a quello di religione cattolica
ha costretto una alunna non avvalentesi per una parte dell’anno ad
assistere all’ora di religione cattolica (condotta che integra
sicuramente una lesione della libertà di religione della stessa
essendo incisa la libera scelta di non seguire l’insegnamento
religioso) e per altro periodo ad essere collocata presso una classe
parallela durante l’orario nel quale nella sua classe si teneva
l’ora di religione (integrando in questo caso una discriminazione
rispetto ai propri colleghi che hanno potuto fruire di un apporto
conoscitivo di tipo confessionale, rispondente alle proprie
convinzioni religiose). Tale condotta della p.a., essendo stata
accertata la lesione di due valori costituzionale della persona (la
libertà di religione ed il diritto all’istruzione), genera un
“danno non patrimoniale” risarcibile (danno esistenziale): nella
fattiscpecie l’istituto scolastico è stato condanato a un
risarcimento di euro 1500 in favore dei genitori dell’alunna.

Comunicato 28 luglio 2010

Ministero dell'interno, Comunicato 28 luglio 2010, Calendario delle festività religiose ebraiche per il 2011. (in Gazz. Uff. 28 luglio 2010, n. 174) L'art. 5, n. 2. della legge 8 marzo 1989, n. 101, recante «Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Unione delle Comunità ebraiche italiane», emanata sulla base dell'intesa stipulata il […]

Legge regionale 21 gennaio 2010, n.2

Regione Campania, Legge regionale 21 gennaio 2010, n. 2, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della regione Campania – Legge finanziaria anno 2010 (B.U. Campania 21 gennaio 2010, n. 7) (Omissis) Art. 1. (omissis) 14. È concesso un contributo straordinario di euro 150.000,00 alla Curia di Napoli per sviluppare e favorire la […]

Legge regionale 02 febbraio 2010, n.6

Regione Lombardia, Legge Regionale, 2 febbraio 2010 n. 6, Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere. (in B.U. Lombardia 1° febbraio 2010, n. 5, suppl. ord. 5 febbraio 2010, n. 3) Capo III – Somministrazione di alimenti e bevande Art. 61. Finalità. 1. Il presente capo disciplina l’esercizio delle attività di […]

Legge regionale 08 febbraio 2010, n.6

Regione Campania, Legge regionale 8 febbraio 2010 n. 6, Norme per l’inclusione sociale, economica e culturale delle persone straniere presenti in Campania. in B.U. Campania 19 febbraio 2010, n. 16) Capo I – Principi – Finalità – Destinatari Art. 1. Principi generali e finalità 1. La regione Campania nell’ambito delle proprie competenze e in conformità […]

Legge regionale 12 maggio 2010, n.17

Regione Abruzzo, Legge regionale 12 maggio 2010, n. 17, Modifiche alla L.R. 16 luglio 2008, n. 11 “Nuove norme in materia di Commercio” e disposizioni per favorire il superamento della crisi nel settore del commercio (in B.U. Abruzzo 19 maggio 2010, n. 32) (Omissis) Art. 18. Modifiche all’art. 1, comma 129, della L.R. n. 11/2008. […]

Decreto 20 luglio 2010, n.94/2010

VEDI: COMUNIDAD AUTONOMA DE CATALUÑA, Ley 16/2009, de 22 de julio, de
los centros de culto
[https://www.olir.it/documenti/index.php?documento=5365]

Sentenza 05 febbraio 1998, n.S 526 XXVI

Mayoría: Nazareno, Moliné O’Connor, Fayt, Belluscio,
Petracchi,López; Votos: Vázquez. Disidencia: Boggiano. Abstención:
Bossert.

* No basta para cuestionar el art. 230 del Código Civil – conf. ley
23.515 – la sola afirmación de los peticionarios respecto a la
supuesta colisión con el carácter sacramental que tiene el
matrimonio para la religión católica, cuando no se ha cuestionado
simultáneamente la facultad del legislador de imponer la celebración
de nupcias civiles – al margen de las creencias de los contrayentes –
ni establecer el divorcio vincular en términos generales como parte
de las normas que se encuentra habilitado a dictar para reglar las
relaciones de familia.
* Las distintas posiciones que el Estado puede asumir de hecho
frente a la confesión practicada por sus habitantes en orden a la
regulación del matrimonio, es la que origina los diversos sistemas
matrimoniales o modelos de matrimonio, que no son otra cosa que el
reflejo de la posición de armonía o desarmonía existentes entre el
Estado y lo religioso (Voto del Dr. Adolfo Roberto Vázquez).
* La secularización que nuestra legislación ha tenido en materia
matrimonial no es posible de tacha constitucional alguna fundada en la
afectación a la libertad de conciencia y de religión (Voto del Dr.
Adolfo Roberto Vázquez).
* El ordenamiento jurídico respeta la celebración religiosa del
matrimonio – con carácter sacramental para los católicos – y deja a
la conciencia de los fieles ser consecuentes con las exigencias de la
religión que han adoptado como aspecto central de su plan de vida
(Voto del Dr. Adolfo Roberto Vázquez).
* Si los jueces autorizan a prescindir del texto expreso y contrario
de la ley, nada quedaría del matrimonio como célula fundamental de
la sociedad, perdiéndose el sentido no solo del orden cuya misión es
regular la conducta de los individuos mediante un sistema que asegure
la paz social, sino de la moral media y más aún, de la religión que
hace a nuestra cultura (Voto del Dr. Adolfo Roberto Vázquez).
* La libertad religiosa incluye la posibilidad de ejercer la llamada
“objeción de conciencia”, – que halla sustento en los arts. 14 y 33
de la Constitución Nacional – entendida como el derecho a no cumplir
una norma u orden de la autoridad que violente las convicciones
íntimas de una persona, siempre que dicho incumplimiento no afecte
significativamente los derechos de terceros u otros aspectos del bien
común (Disidencia del Dr. Antonio Boggiano).
* La imposición de celebrar el matrimonio en condiciones que
afectan las convicciones religiosas de los actores – aún cuando se
limite a los efectos civiles – interfiere en el ámbito de posible
violencia estatal al fuero interno que abarca el sistema de valores no
necesariamente religiosos en los que el sujeto basa su propio proyecto
de vida (Disidencia del Dr. Antonio Boggiano).
* La Convención Americana sobre Derechos Humanos – Pacto de San
José de Costa Rica -que ostenta jerarquía constitucional, dispone
que los estados parte se comprometan a garantizar los derechos y
libertades reconocidos en ella y su libre y pleno ejercicio a toda
persona que esté sujeta a su jurisdicción, sin discriminación
alguna por -entre otros motivos- religión, opiniones de cualquier
índole o cualquier otra condición social (Disidencia del Dr. Antonio
Boggiano).
* El art. 230 del Código Civil, al establecer que todo matrimonio
es disoluble, impone a los contrayentes la formulación de un
consentimiento condicional, no pleno, con lo que viola el derecho a
casarse libremente manifestando el consentimiento matrimonial de
acuerdo con las opiniones, conciencia, religión o cualquier otra
condición social (Disidencia del Dr. Antonio Boggiano).

Regolamento 16 febbraio 2009

COMUNE DI FIRENZE REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PER IL DIALOGO CON LE CONFESSIONI RELIGIOSE DEL COMUNE DI FIRENZE (Deliberazione del Consiglio Comunale n.12 del 16.02.2009) Art. 1 Istituzione 1. E’ istituita presso il Comune di Firenze la Consulta per il Dialogo con le Confessioni Religiose, in sostituzione della Conferenza Permanente per il dialogo tra le Confessioni […]