Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

Olir

Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Legge regionale 21 novembre 2011, n.18

Legge regionale 21 novembre 2011, n. 18: "Esposizione del crocifisso negli immobili regionali". (BUR Lombardia 25 novembre 2011, supplemento n. 47) Art. 1 (Principi e finalità) 1. La Regione, ai sensi dell’articolo 2, comma 4, lettera f), dello Statuto d’autonomia riconosce i valori storico-culturali e sociali delle sue radici giudaico-cristiane. Art. 2 (Esposizione del crocifisso) 1. Per […]

Regio decreto 14 ottobre 2011, n.384/2011

Ministerio de Justicia, Real Decreto 1384/2011, de 14 de octubre, por el que se desarrolla el artículo 1 del Acuerdo de Cooperación del Estado con la Comisión Islámica de España, aprobado por la Ley 26/1992, de 10 de noviembre. (B.O.E. Núm. 255 Sábado 22 de octubre de 2011 Sec. I. Pág. 110426-7) La Constitución Española […]

Sentenza 18 novembre 2011, n.6083

Il diniego opposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri alla
richiesta di avviare trattative per la conclusione di una Intesa ex
art. 8, comma 3, Cost. non può venire qualificato come atto politico,
stante l’insussistenza del requisito oggettivo della riconducibilità
dell’atto alle supreme scelte in materia di costituzione, salvaguardia
e funzionamento dei pubblici poteri; nè può essere ritenuto
insindacabile l’accertamento preliminare circa la riconducibilità del
richiedente (nel caso di specie, l’UAAR – Unione degli Atei e degli
Agnostici Razionalisti) alla categoria di “confessione religiosa”, in
quanto la capacità di ogni confessione che lo richieda di stipulare
un’intesa costituisce corollario immediato del principio di eguale
libertà di cui al primo comma dell’art. 8, Cost. Ne deriva che quanto
meno l’avvio delle trattative può considerarsi obbligatorio laddove
si possa pervenire in sede di prima approssimazione ad un giudizio di
qualificabilià dell’istante come confessione religiosa, salvo
restando, da un lato, la facoltà di non stipulare l’intesa all’esito
delle trattative o di non tradurre in legge l’intesa medesima, e
dall’altro, la possibilità, nell’esercizio della discrezionalità
tecnica della Amministrazione, di escludere motivatamente che il
soggetto in esame presente le caratteristiche che gli consentirebbero
di rientrare nella suddetta categoria.

Sentenza 23 settembre 2011, n.19450

La L. n. 218 del 1995, nell’abrogare (ex art. 73) gli artt. 796 ss.
c.p.c., dettati in tema di delibazione di sentenze straniere, ha fatto
salve, all’art. 41, le disposizioni delle leggi speciali in tema di
adozioni di minori, così predicando il perdurante vigore (e la
prevalenza) della disciplina speciale dell’adozione internazionale di
minori rispetto alle previsioni di carattere generale di cui alla
riforma del diritto internazionale privato. Ne consegue
l’applicabilità, “in “subiecta materia”, della L. 31 dicembre 1998,
n. 476 (recante ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela
dei minori adottata all’Aja il 29 maggio 1993), che ha radicalmente
modificato la disciplina dell’adozione internazionale, sostituendo al
procedimento di delibazione del provvedimento straniero dettato dalla
L. n. 184 del 1983, art. 32, una complessa procedura che si snoda in
più fasi, analiticamente disciplinate dai novellati artt. 29 e ss.,
ed affida al tribunale dei minorenni i poteri in dette norme previste,
tra l’altro disponendo, all’art. 36, comma 1, che l’adozione
internazionale dei minori provenienti da Stati che hanno ratificato la
Convenzione può avvenire “soltanto con le procedure e gli effetti
previsti dalla presente legge” (Nel caso di specie, la Suprema Corte
ha cassato senza rinvio il provvedimento impugnato, perchè la domanda
di delibazione, ex art. 67, comma 2 della L. n. 218 del 1995, non
poteva essere proposta per la specialità del ritoinderogabilmente
disciplinato dalla L. n. 183 del 1984 come modificata dalla L. n. 476
del 1998).

Sentenza 04 novembre 2009

Non costituisce provvedimento discriminatorio per motivi religiosi
quello che impedisce a un farmacista di religione ebraica, che intenda
osservare il giorno di riposo dello «Shabbath», l’apertura
domenicale dell’esercizio a compensazione della chiusura del sabato

Contratto collettivo 18 maggio 2011

Contratto collettivo nazionale di lavoro per i sacristi addetti al culto dipendenti di enti ecclesiastici (2011-2013), 18 maggio 2011 CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER I SACRISTI ADDETTI AL CULTO DIPENDENTI DI ENTI ECCLESIASTICI 2011-2013 Il giorno 18 maggio 2011 a Roma, presso la sede della F.A.C.I. (l’Associazione del Clero Italiano) è stato siglato il […]

Legge 29 luglio 1988, n.33

Regno Unito. Criminal Justice Act 1988, chapter 33. (Legge 29 luglio 1988, n. 33) (omissis) Part XI – Articles with blades or points and offensive weapons Section 139: Offence of having article with blade or point in public place. (1) Subject to subsections (4) and (5) below, any person who has an article to which […]

Sentenza 18 maggio 2011

I cambiamenti di nome e sesso vanno annotati non solo nell’atto di
nascita ma anche in quello di matrimonio (art. 69 DPR 396/2000). Del
resto, il permanere del vincolo matrimoniale, rettificato che sia il
sesso d’uno dei coniugi, significherebbe mantenere un rapporto privo
del suo presupposto legittimo più indispensabile ovvero la diversità
sessuale dei coniugi.