Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 12 Luglio 2004

Interrogazione 31 marzo 2003, n.E-1342

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-1342 di Benedetto Della Vedova alla Commissione: “Diritto alla libertà religiosa in India”, 31 marzo 2003.

Il 26 marzo ultimo scorso l’Assemblea dello Stato indiano nordoccidentale di Gujarat ha approvato una legge di iniziativa governativa sulle conversioni religiose forzate: il “Freedom of Religion Bill”. L’agenzia di stampa missionaria MISNA ha reso note alcune anticipazioni sul testo di questo provvedimento:
a) la persona ritenuta responsabile di aver provocato conversioni forzate rischia fino a 3 anni di prigione e una multa di 50mila rupie (oltre mille euro);
b) una conversione sarebbe ritenuta legittima e non perseguibile solo se riconosciuta dalle autorità e autorizzata ufficialmente dal magistrato distrettuale;
c) la conversione giudicata autentica e volontaria, ma comunque priva della necessaria autorizzazione del magistrato competente, può dar luogo per il convertito a una condanna fino a un anno di prigione con multa di mille rupie (circa 20 euro).
Va aggiunto che l’approvazione di questo provvedimento avviene nel momento in cui è in corso una singolare forma di censimento condotta dalle autorità di polizia incaricate di raccogliere informazioni sulla presenza dei cristiani nel periodo tra il 1998 e il 2003, incluso il numero e la ragione del loro arrivo nella zona, quante conversioni ci sono state, quanti i figli nati in questo periodo, i matrimoni tra cristiani e persone appartenenti ad altre religioni.
Considerato che questo provvedimento – che segue quelli già in vigore in altri Stati indiani come Tamil Nadu, Madhya Pradesh e Orissa – si colloca in un clima di forte minacce e tensioni nei confronti delle minoranze cristiana e musulmana, rispetto al quale le scelte del Bharatiya Janata Party, il partito che attualmente guida l’India, non sono per nulla estranee, si desidera sapere:
quali notizie possiede la Commissione su quanto accade in India ed in particolare negli Stati sopraindicati? Intende la Commissione esercitare pressioni nei confronti del governo federale indiano affinché imponga alle autorità del Gujarat l’immediata sospensione di attività in pieno contrasto con le leggi indiane, quali la registrazione di specifiche comunità o gruppi religiosi? Che tipo di pressioni diplomatiche intende esercitare per assicurare ai cittadini indiani il pieno esercizio del diritto alla libertà religiosa riconosciuto dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo, che presuppone anche il diritto alla conversione?