Interrogazione 26 novembre 2003, n.E-3602
Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-3602 di Anne Van Lancker alla Commissione: “Articolo 51 della Costituzione europea”, 26 novembre 2003.
Il testo della Costituzione europea proposta contiene un articolo 51 che pone sullo stesso piano comunità religiose e non. Il 21 ottobre 2003 sono stati consultati rappresentanti delle concezioni di vita religiose in merito ai problemi legati all’immigrazione e alla lotta contro la prostituzione e la tratta di esseri umani. Non sono state consultate organizzazioni non religiose.
1. La Commissione può spiegare perché le organizzazioni non religiose sono state escluse dal e dialogo malgrado la dichiarazione 11 del Trattato di Amsterdam in cui si garantisce la parità di trattamento di organizzazioni religiose e non e l’articolo 51 della bozza di Costituzione europea dell’UE?
2. La Commissione può confermare che il dialogo con le ONG religiose sarà immediatamente aperto anche per quelle non religiose?
3. La Commissione può confermare che in futuro le organizzazioni non religiose saranno trattate analogamente a quelle religiose?
4. La Commissione può garantire che il suo atteggiamento non rispecchia l’interpretazione che dà all’applicazione dell’articolo 51?
Risposta dell’On.le Prodi a nome della Commissione, 10 febbraio 2004.
La Commissione desidera rassicurare l’onorevole parlamentare che l’articolo 51 del progetto di trattato che istituisce una costituzione per l’Europa, intitolato “status delle chiese e delle organizzazioni non confessionali” e che prevede un dialogo con tali organizzazioni, non prefigura alcuna perdita di status delle organizzazioni non religiose. Il suddetto dialogo è infatti già condotto su base regolare, segnatamente nel quadro di consultazioni successive ai Consigli europei e la prassi corrente sarà mantenuta. Alla Commissione non è stata segnalata alcuna particolare insoddisfazione in merito al suddetto dialogo da parte delle organizzazioni non religiose.
L’incontro del 21 ottobre 2003, menzionato dall’onorevole parlamentare, era in realtà una riunione di carattere informativo, in vista di una conferenza che si sarebbe svolta successivamente a Roma, organizzata su iniziativa della presidenza del Consiglio in carica.
Avendo la presidenza italiana cercato di entrare in contatto con esperti delle organizzazioni religiose per la conferenza di Roma, essa si è limitata a cogliere l’occasione offerta dalla presenza a Bruxelles di tali organizzazioni, fra le altre, che erano venute per una delle regolari riunioni tenute nel quadro del loro dialogo.
Autore:
Parlamento europeo
Dossier:
Libertà religiosa
Parole chiave:
Confessioni religiose, Uguaglianza, Dialogo, Parità di trattamento, Organizzazioni non religiose
Natura:
Interrogazione