Interrogazione 24 giugno 2003, n.E-2200
Parlamento europeo. Interrogazione scritta P-2200 di Maurizio Turco alla Commissione: “Intervento del Presidente della Commissione europea sul rapporto tra religione e Costituzione europea (13 giugno 2003, Alessano (Lecce))”, 24 giugno 2003.
(da GU C 70 E del 20/03/2004, pag. 79)
Il 13 giugno 2003, ad un convegno della Fondazione Don Tonino Bello tenutosi ad Alessano (Lecce), il Presidente della Commissione europea è intervenuto sul tema del rapporto tra religione e Costituzione. Egli ha affermato che: “la religione (è) uno dei valori fondanti dell’Europa, e che la storia dell’Europa e la storia del cristianesimo siano indissolubilmente legate. Per questo ritengo che il Preambolo della bozza di Costituzione europea sia, a mio modo di vedere, del tutto inadeguato. Negare 1500 anni di civiltà è creare un vuoto nella coscienza, nella nostra identità di europei. A quel testo, così come è scritto, è preferibile nessun testo. Meglio il silenzio sull’intero nostro passato che una menzogna. Altri, domani, più equanime di noi si incaricherà di fare luce. Ciò non vuol dire affatto riaccendere il contrasto, che già ha fatto troppo male ai paesi europei, tra clericali e anticlericali, tra cristiani e altre religioni. Né vuol dire inviare segnali di chiusura, agli antipodi nel progetto di Europa che vogliamo sviluppare. Possiamo riferirci al cristianesimo e allo stesso tempo riscoprire le radici che legano l’Europa al popolo d’Israele, affermare la nostra volontà di dialogo con l’Islam. Possiamo riferirci come credenti alla religione e come cittadini alla Grecia classica e all’Illuminismo … Per contribuire e stimolare tale dibattito, ho costituito due gruppi di grandi personalità che stanno lavorando sulla dimensione spirituale e culturale dell’Europa e sul dialogo interculturale all’interno dell’Unione e nel Mediterraneo”.
Può la Commissione far sapere:
— se il Presidente della Commissione interveniva a titolo personale o a nome della Commissione e, in caso affermativo, se la Commissione ne condivide le posizioni?
— se la posizione del Presidente della Commissione sul preambolo della Costituzione europea è e sarà quella della Commissione europea?
— chi compone i gruppi di lavoro citati dal Presidente, quali incarichi ed obiettivi hanno, se percepiscono uno stipendio o rimborsi spese e, in caso affermativo, quali, sulla base di quali criteri sono stati selezionati, quali esperienze e background hanno, quando hanno iniziato e termineranno il loro lavoro e quale uso ne verrà fatto?
Risposta dell’On.le Prodi a nome della Commissione, 18 luglio 2003.
Come la Commissione ha avuto modo di chiarire più volte, in risposta a interrogazioni scritte o orali di Onorevoli parlamentari, i membri del collegio sono donne e uomini politici che svolgono un ruolo politico ma mantengono, nel rispetto degli obblighi imposti loro dalla propria funzione, la libertà di esprimere in piena indipendenza la loro opinione personale, assumendosene l’intera responsabilità.
L’Onorevole parlamentare concorderà nel ritenere che il problema dei valori religiosi rappresenta per ciascun cittadino un argomento estremamente delicato e personale al tempo stesso.
La Commissione non reputa pertanto fuor di luogo che i propri membri possano esprimersi in via personale su un aspetto specifico nel corso di una manifestazione pubblica alla quale siano stati invitati, nel rispetto degli obblighi che derivano dalla loro funzione.
Quanto all’interrogativo formulato nel terzo trattino, la Commissione rinvia l’Onorevole parlamentare al sito Internet del presidente Prodi “http://europa.eu.int/comm/commissioners/prodi/group/spirit_it.htm””Dialogo tra le culture nell’area del Mediterraneo” e “http://europa.eu.int/comm/commissioners/prodi/group/michalski_it.htm””Gruppo di riflessione sulla dimensione spirituale e culturale dell’Europa”.
Al riguardo, va precisato che i membri dei gruppi suddetti non percepiscono alcuna retribuzione, ma che la Commissione si accolla le loro spese per la partecipazione alle riunioni.
Autore:
Parlamento europeo
Dossier:
Libertà religiosa
Parole chiave:
Confessioni religiose, Valori religiosi, Cristianesimo, Dialogo, Libertà di espressione, Costituzione europea, Preambolo, Gruppi di lavoro
Natura:
Interrogazione