Interrogazione 21 gennaio 2004, n.E-0216
Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-0216 di Marco Pannella alla Commissione: “Violazione della libertà religiosa in Vietnam”, 21 gennaio 2004.
– Secondo il Rapporto internazionale sulla libertà religiosa 2003 elaborato dal Dipartimento di stato, in Vietnam le attività dei gruppi religiosi non riconosciuti dal governo hanno subito restrizioni significative.
– Il Partito comunista ha imposto gravi restrizioni alle gerarchie e al clero dei gruppi religiosi. In questo senso, il governo vietnamita: 1) ha usato mezzi legali per controllare le gerarchie religiose e le attività religiose organizzate; 2) ha represso le “Assemblee di Dio”, costringendo i suoi membri a perdere i propri impiegati, vietando ai loro figli di andare a scuola o confiscando le loro proprietà; 3) ha continuato ad isolare alcune figure religiose, limitando la loro capacità di movimento e facendo pressione sui loro seguaci e familiari, come nel caso di Thich Huyen Quang, patriarca della Chiesa buddista unificata del Vietnam, vissuto agli arresti domiciliali dal 1982 sino a marzo del 2003; 4) alla fine del dicembre 2002, ha usato un gas nocivo per disperdere una cerimonia protestante hmong nella provincia di Lau Chau, provocando l’aborto di una donna incinta e rendendo necessaria l’assistenza medica per altre persone.
– Nello stesso modo, Mua Bua Senh e Vang Seo Giao, protestanti hmong, nel luglio del 2002 sono stati picchiati a morte dalle autorità.
– Inoltre, sono stati registrati casi di persone condannate per “pratica illegale della religione”, in virtù dell’articolo 258 del codice penale (sino a 3 anni di carcere). Alcune delle misure legislative usate per condannare i detenuti religiosi violano strumenti internazionali come la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
– L’Ufficio per gli affari religiosi ostacola la libertà religiosa attraverso i funzionari del governo e le forze di sicurezza, che hanno perseguitato e arrestato arbitrariamente coloro che praticano una religione.
– Il personale dell’ambasciata degli Stati Uniti ha comunicato ai membri del governo che la mancanza di sviluppi positivi in materia di religione e di diritti umani impedisce la completa normalizzazione dei rapporti bilaterali.
– La Commissione europea ha chiesto al governo del Vietnam di consolidare il suo rispetto delle libertà politiche e religiose, ma non ha adottato contro di esso nessuna ulteriore misura e la sua posizione riguardo a questo argomento è semplicemente quella di “seguire la situazione”, diversamente quindi dalla posizione nordamericana.
Considerando quanto sopra,
– la Commissione è intervenuto attivamente dopo la dichiarazione congiunta della Commissione e degli Stati membri nella riunione del gruppo consultivo ad Hanoi nel dicembre del 2002 riguardante il rispetto delle libertà politiche e religiose e di una futura libertà economica e sociale?
– Ha preso in considerazione gli abusi e le restrizioni effettive della libertà religiosa di persone come Thich Huyen Quang,Thich Quang Do o padre Nguyen Van Lye e ha cercato di porvi rimedio?
– La Commissione ha preso in considerazione la posizione degli Stati Uniti secondo cui il Vietnam è un paese che desta preoccupazione particolare secondo la legislazione internazionale sulla libertà religiosa nel caso in cui il governo non riesca ad agire per migliorare queste condizioni?
Risposta dell’On.le Patten a nome della Commissione, 25 febbraio 2004.
Nel contesto del dialogo sui diritti umani con le autorità vietnamite e in altri ambiti, tra cui le missioni della troika dell’UE nella regione degli altipiani centrali (l’ultima nel dicembre 2003), l’UE ha costantemente sollevato la questione delle gravi restrizioni esistenti in Vietnam in materia di libertà religiosa. In particolare, l’UE ha espresso serie preoccupazioni per la situazione delle comunità protestanti che vivono negli altipiani centrali e per le misure adottate contro la Chiesa Buddista Unificata del Vietnam (UBCV). Essa ha chiesto il rilascio dei pastori e dei seguaci protestanti nonché dei leader religiosi e dei monaci buddisti detenuti, sollecitando il governo a rilanciare il dialogo con la UBCV.
L’UE ha chiesto inoltre il rilascio di altri prigionieri che, in violazione degli strumenti giuridici internazionali dei quali il Vietnam è parte, vengono detenuti per aver manifestato pacificamente la loro opinione personale. Essa ha manifestato la sua preoccupazione per la formulazione vaga e l’applicazione discrezionale di alcune leggi vietnamite e ne ha chiesto la revisione: tra queste figurano una serie di disposizioni del codice penale, come quella alla quale si riferisce l’onorevole parlamentare, e il decreto n. CP/31 che consente di emettere, nei confronti di cittadini, un provvedimento di arresti domiciliari della durata massima di due anni senza l’intervento di un giudice. A proposito di tale decreto l’UE ha proposto di invitare in Vietnam gli esperti del gruppo di lavoro delle Nazioni Unite in materia di detenzione arbitraria.
L’UE ha esercitato pressioni sul governo per migliorare la trasparenza in relazione alle questioni dei diritti umani, facendo riferimento al danno che l’attuale mancanza di apertura sta provocando all’immagine internazionale del Vietnam. A questo riguardo, l’UE ha chiesto che venga permesso l’accesso illimitato al paese (compresa la regione degli altipiani centrali) alle missioni di osservazione indipendenti dei relatori ONU per i diritti umani, in particolare del relatore speciale ONU in materia di libertà religiosa, dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR) e delle organizzazioni non governative (ONG) accreditate che si occupano di diritti umani. Inoltre, ha chiesto al governo di consentire ai diplomatici degli Stati membri dell’UE di visitare i prigionieri in questione e di seguire i processi a carico dei dissidenti.
Autore:
Parlamento europeo
Dossier:
Libertà religiosa
Parole chiave:
Discriminazione, Libertà di culto, Intolleranza, Dialogo, Professione religiosa, Diritti umani, Violenza, Minoranze religiose, Violazioni, Cooperazione internazionale, Onu, Partito comunista
Natura:
Interrogazione