Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose

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Osservatorio delle Libertà ed Istituzioni Religiose

Documenti • 12 Luglio 2004

Interrogazione 18 settembre 2003, n.E-2884

Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2884 di Charles Tannock alla Commissione: “Persecuzione dei cristiani in Egitto”, 18 settembre 2003.

La Commissione è a conoscenza del recente arresto all’aeroporto del Cairo di due cristiani egiziani, Malak Cuirguis Fahmay e sua moglie Sarah Mikhail Lahzy (precedentemente conosciuta come Naglaa Hussein Ibrahim), cristiana convertita, con l’accusa che la signora Mikhail Lahzy avesse contraffatto il proprio documento d’identità per poter rispecchiare la nuova identità cristiana come risultato della politica ufficiale per evitare che i convertiti dall’islam al cristianesimo cambino nome e religione sui documenti? La Commissione considera tale politica una violazione fondamentale dei diritti dell’uomo e, in caso positivo, ha la Commissione presentato il caso al governo egiziano congiuntamente agli arresti all’aeroporto e al trattamento riservato agli accusati?
E’ a conoscenza la Commissione delle preoccupazioni di una parte della comunità egiziana copta per le sistematiche intimidazioni nei confronti dei membri della loro comunità e per l’incapacità del governo e della politica di offrire una protezione efficace, della quale l’assassinio di ventuno cristiani a El-Kosheh nel gennaio 2000 è stata l’espressione più tragica e, in caso positivo, la Commissione ha comunicato le proprie preoccupazioni al governo egiziano per la sicurezza della comunità copta in Egitto?

Risposta dell’On.le Christopher Patten a nome della Commissione, 21 ottobre 2003.

In precedenti risposte alle interrogazioni scritte E-2086/03 della on. Kinnock ed E-2557/03 dell’on. Evans, la Commissione ha confermato di essere a conoscenza dei problemi affrontati dalla comunità cristiana egiziana e in particolare del caso di Malak Cuirguis Fahmay e della moglie Sarah Mikhail Lahzy, accusati di aver illegalmente alterato i documenti d’identità della signora per riflettere il suo cambiamento di fede. Alla Commissione risulta che il tribunale penale del Cairo settentrionale esaminerà il caso per la fine di ottobre 2003.
Insieme alle ambasciate degli Stati membri al Cairo, la Commissione ha più volte portato le proprie rimostranze al governo egiziano in merito ai diritti umani della comunità copta egiziana. L’onorevole parlamentare può essere certo che la Commissione continuerà a seguire la situazione e a sollevare tali questioni presso le autorità egiziane nei modi e tempi opportuni.