Interrogazione 08 luglio 2003, n.E-2359
Parlameto europeo. Interrogazione scritta E-2359 di Maurizio Turco alla Commissione: “Violazione della libertà religiosa in Kosovo”, 8 luglio 2003.
Premesso che:
– il 27 giugno 2003 il segretario generale della Nato, George Robertson, durante una visita a Pristina, ha invitato gli albanesi kosovari ad essere più tolleranti e pronti a costruire una società multietnica;
– lo stesso giorno a Kosovska Vitina venivano profanate delle tombe nel cimitero ortodosso e a Pristina veniva assaltata la chiesa ortodossa di S. Nicola, da cui la KFOR, forza di pace della NATO, aveva ritirato la sua protezione alla fine dello scorso anno;
– il 28 maggio 2003 degli sconosciuti hanno sparato a due sentinelle spagnole della KFOR che erano di guardia al convento ortodosso di Gorioc, vicino Istok;
– il 31 maggio 2003 una granata è stata lanciata al posto di controllo della KFOR greca che proteggeva la chiesa di S. Czar Uros nella città di Urosevac, nel sud del paese;
– la missione delle Nazioni Unite, la UNMIK e la KFOR stanno cercando i responsabili di questi recenti incidenti, ma negli ultimi tre anni non c’è stato nessun arresto collegato alle centinaia di attacchi simili contro chiese e cimiteri ortodossi;
– Kosovo e Metohija sono aree post belliche in cui a quattro anni dalla fine del conflitto non è ancora possibile il ripristino dei luoghi sacri cristiani;
Visti gli ingenti investimenti dell’Unione europea in Kosovo;
Potrebbe la Commissione far sapere se è a conoscenza dei fatti esposti?
Quali iniziative potrebbero costituire un serio ed efficace strumento per indurre l’amministrazione kosovara a rispettare la libertà religiosa?
Risposta dell’On,le Patten a nome della Commissione, 12 agosto 2003.
La protezione dei siti di culto ortodossi serbi nel Kosovo è una questione che suscita notevole preoccupazione nella comunità internazionale. La Commissione condanna fermamente gli attacchi perpetrati contro tali siti e si compiace del fatto che la forza di pace della NATO in Kosovo (KFOR) assegni una parte consistente delle sue truppe alla protezione del patrimonio culturale del Kosovo.
La Commissione sostiene gli sforzi compiuti dalla missione delle Nazioni Unite in Kosovo per instaurare istituzioni democratiche che dovrebbero gettare le basi per una riconciliazione di tutte le comunità. Si tratta dell’elemento chiave per ridurre il livello della violenza e costruire un Kosovo multietnico e tollerante.
Più precisamente, la Commissione ha incoraggiato l’amministrazione civile internazionale del Kosovo (missione ONU in Kosovo – UNMiK) e le istituzioni provvisorie di autogoverno (PISG) ad includere, tra le priorità in materia di ricostruzione pubblica e d’investimento nel quadro del bilancio consolidato per il Kosovo, al quale la Comunità contribuisce, il finanziamento della riparazione dei siti danneggiati. Questa misura sottolineerebbe l’importanza della questione e favorirebbe l’assunzione di una maggiore responsabilità da parte dei dirigenti politici e della società kosovara nella risoluzione di questo problema.
Pertanto, la Commissione non intende intraprendere di propria iniziativa la ricostruzione, con fondi comunitari, di edifici di culto in Kosovo. Va tuttavia ricordato che, su iniziativa del presidente Prodi e con il sostegno del membro della Commissione responsabile dell’istruzione e della cultura, la Commissione partecipa al finanziamento di un “Programma integrato di progetti di risanamento (IRPP)/Azione comune per un censimento del patrimonio architettonico e archeologico (compreso il patrimonio di culto di tutte le religioni)” e alla stesura di un elenco dei monumenti e dei siti dei Balcani che necessitano urgentemente di un intervento di conservazione/restauro e ai quali dare la priorità. L’azione comune viene sviluppata nell’ambito del Programma regionale per il patrimonio culturale e naturale dell’Europa sudorientale, che sarà messo in atto dal Consiglio d’Europa tra il 2003 e il 2005 e che rappresenterà una preziosa fonte d’informazione in vista di promuovere la partecipazione delle autorità e dei donatori e organismi internazionali attivi in questo campo.
Autore:
Parlamento europeo
Dossier:
Libertà religiosa
Parole chiave:
Discriminazione, Finanziamenti, Restauro, Edifici di culto, Dialogo, Tolleranza, Ricostruzione, Violenze, Collaborazione internazionale, Chiese ortodosse, Società multietnica, Tombe, Profanazione
Natura:
Interrogazione