Interrogazione 08 luglio 2003, n.E-2357
Parlamento europeo. Interrogazione scritta E-2357 di Maurizio Turco alla Commissione: “Violazione della libertà religiosa in Uzbekistan nei confronti di cittadini di fede musulmana”, 8 luglio 2003.
Premesso che
– il 17 Giugno 2003 circa 50 donne si sono riunite a Namangan per reclamare la liberazione dei loro mariti, “prigionieri di coscienza” in quanto colpevoli di essere di fede musulmana;
– Misor Ubaidulaeva, una manifestante, si lamenta della condizioni in cui viene detenuto il marito, il quale viene picchiato quotidianamente ed ha ormai perso l’udito per le botte ricevute;
– la Polizia locale non nega di aver fatto pressioni su Misor Ubaidulaeva affinché firmasse una dichiarazione scritta dove rinunciava a partecipare ad altri “incontri illegali”;
Visti gli eccellenti rapporti di cooperazione tra l’Unione europea e l’Uzbekistan a livello economico e commerciale;
Potrebbe la Commissione far sapere se è a conoscenza dei fatti esposti?
Quali iniziative intende essa promuovere, nell’ambito dei rapporti di cooperazione, quale serio ed efficace strumento per indurre l’Uzbekistan a rispettare la libertà religiosa?
Risposta dell’On.le Patten in nome della Commissione, 14 agosto 2003.
La Commissione è pienamente consapevole della situazione estremamente difficile in cui si trovano i cittadini di fede musulmana in Uzbekistan. Essa è a conoscenza della manifestazione che si è svolta a Namangan e segue con attenzione gli eventi.
L’accordo di partenariato e cooperazione UE/Uzbekistan costituisce il contesto più adeguato entro il quale affrontare la discussione su questi argomenti.
La Commissione continuerà a sollevare il problema della libertà di religione durante ogni riunione bilaterale con le autorità dell’Uzbekistan.
Autore:
Parlamento europeo
Dossier:
Libertà religiosa
Parole chiave:
Libertà religiosa, Intolleranza, Violenze, Fede musulmana, Carcerazione, Prigionieri di coscienza
Natura:
Interrogazione